Valdastico e A22: strade che portan via l’Autonomia?

Da Michele Dallapiccola

L’attuale governo provinciale ha superato di lunghezza il giro di boa del proprio mandato legislativo. 

Tradotto in termini finanziari significa che 15 miliardi€ (avete capito bene! più di 15 miliardi€) sono passati dalle mani della lega per esser utilizzati per i Trentini. Sono le cifre che si riferiscono a tre mandati d’esercizio provinciali.

 

Oggi, come un mantra, la giunta è solita rispondere che i problemi sul piatto, sono colpa di chi c’era prima. Nella Sanità ad esempio. Effettivamente dice una cosa che tutto sommato è vera, ma è senz’altro incompleta! E’ pur vero che è dal passato che va recuperata l’origine dei problemi. Questo governo però ha la responsabilità di un’attualità fatta di 3 anni e 15 miliardi€ di investimenti.

 

Che cosa è stato fatto con questo patrimonio di tempo e di fondi a parte l’ordinaria amministrazione?

I nuovi provvedimenti intrapresi si sono limitati alle azioni spot: autobus gratis agli ultrasettantenni, un mese di custodia dei bimbi alla scuola d’infanzia a buon prezzo, i negozi chiusi la domenica per ingraziarsi il voto dei commessi. Se poi tutto va a finire come per l’orso ed il lupo, non importa. Se le cose vanno male si può sempre dare la colpa a Roma. 

 

Il momento delle scelte.

I conti, con la responsabilità di amministrare, non si possono sfuggire per sempre. Le scelte da adottare per le grandi infrastrutture viabilistiche come la definizione del tracciato della Valdastico e la futura gestione dell’A22, son nodi che vengono al pettine da soli. 

 

Valdastico: il cortocircuito della lega parte dalla Valsugana

Anziché pensare al bene della Valsugana che è anche il “suo” (?) collegio elettorale, Fugatti ha piuttosto preferito una collaborazione leghista trans regionale. La modifica dell’ipotesi progettuale “Valdastico a Rovereto”, frutto di un collaborazione tra la lega Veneta e la lega trentina, ha ricevuto l’endorsement di Zaia e del sistema di imprese Venete. Ad adiuvandum, nei giorni scorsi la lega ha agito anche a livello parlamentare. In alternativa ad una gestione dell’A22 connotata da una fortissima trazione regionale Trentino Alto atesina dobbiamo assistere ad ipotesi sconcertanti. 

 

Ipotesi politiche come quella rappresentata da articoli come questo sopra certificano sopra ogni cosa che la nostra autonomia è davvero in pericolo e che la lega sta svendendo la nostra Provincia all’Italia.

 

Sono assolutamente convinto che un partito come il mio, il partito autonomista, non può nemmeno lontanamente accettare tutto questo.