Protezioni anti orso e anti lupo. Dalla minoranza una scossa alla giunta a nome di pastori e malghesi

Da Michele Dallapiccola

Ha trovato consenso trasversale un disegno di legge che di fatto propone di ampliare e rafforzare una norma già esistente.

Si tratta di quella che la precedente giunta aveva voluto prolungare per tracciare una via che portasse alla gestione in autonomia dei grandi carnivori. 

 

La particolare delicatezza della questione ha trovato d’accordo TUTTI I 14 CONSIGLIERI DI MINORANZA. E’ un fatto assai raro che non potrà certo lasciare indifferente questa giunta!

 



La proposta.

REALIZZAZIONE DI RIPARI SUI PASCOLI D’ALTA MONTAGNA E ALTRE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DELLA GUARDIANIA DA GRANDI CARNIVORI.

Si tratta di una modifica della LEGGE PROVINCIALE 11 luglio 2018, n. 9. La proposta è quella di migliorare ulteriormente il sistema dell’alpicoltura. Premendo al pulsante nero Download, il testo completo

DDL-n.-113_XVI-Protezione-da-carnivoriDownload

In pratica vengono aggiunti due articoli che intervengono anche sulla prevenzione attiva. 

 

In particolare appare evidente che un servizio di guardiania è estremamente necessario e deve essere condotto nella maniera più confortevole possibile anche dal punto vista abitativo. Fino ad oggi si è optato per ripari di fortuna in poliuretano espanso. Con il primo articolo di questa proposta si intende intervenire in maniera molto più incisiva realizzando impianti fissi a tipologia tradizionale. Potrebbero valorizzare la montagna qualora utilizzati anche come bivacchi. 

 

Il secondo articolo prevede la valorizzazione del volontariato per coadiuvare i pastori nella gestione delle numerose ore necessarie per effettuare un servizio di guardiania. A livello nazionale esistono già numerosi esempi che potrebbero essere innestati sulla rete del locale Servizio civile Provinciale o attività similari. 

 

Intendiamoci! 

  • Sappiamo che quanto proposto è solo una parte di quanto necessario. 
  • Sappiamo che soprattutto per il lupi, il tessuto di impresa agricola punta allo sparo come elemento di dissuasione estremo utile a tenere lontani i questi fastidiosi selvatici sanguinari.
  • Sappiamo anche che il tempo stringe. 

Fino ad ora, da questo governo, è arrivato un poco di fatto se non di piccole azioni di basso cabotaggio. Per il resto, cioè un piano con eventuali sparuti quanto inutili abbattimenti, si prospettano tempi biblici. 

 

Dunque, perché non rafforzare la prevenzione? 

Perché non investire molto, anzi moltissimo anche con soluzioni innovative per aiutare i pastori ed i malghesi. Appare ancora troppo lontano il tempo in cui politica nazionale e locale si sveglieranno dal torpore e produrranno qualche soluzione normativa.

 

Lo so che siamo noiosi e che parliamo forse troppo spesso di questo problema. Ma è qualcosa di ancora irrisolto, praticante lasciato al punto in cui lo avevamo consegnato nel 2018 alla lega, noi. Ed il nostro ruolo attuale, di critica e proposta ci impone di insistere. 

 

Non vogliamo che l’usuale torpore ferragostano al quale è abituata la politica tanga basso il tenore delle lamentele e zittisca le proteste. 

 

lo dobbiamo ai nostri allevatori.