Un governo del cambiamento porta tante novità, si sa. Sta nell’ontologica condizione delle cose. Alcune gradite altre meno.
Su questo giudicheranno gli elettori. Ma c’è un cambiamento di questi giorni, molto insignificante per i più, che mi ha colpito più di altri e per questo ve ne voglio parlare.
Premetto le scuse, rivolte a chi ha la bontà di leggermi. Oltre a parlare di una questione di piccolo conto, sto utilizzando un’impertinente prima persona singolare. Ciò che sto per esporre rappresenta una mia modestissima impressione che tuttavia sento il bisogno di esprimere.
Mi è stato fatto notare che la Provincia e di conseguenza la giunta provinciale si è dotata di un nuovo layout per il proprio sito internet. Nulla di eclatante direte voi. E su questo concordo. Giudicate voi nell’immagine sotto.
Un sito più performante e più moderno. Sicuramente.
Che poi sia un pò più difficile trovarci le cose, lo considero un pieno limite personale. Poco incline quale sono a gettarmi a capofitto nelle novità della tecnologia.
Tuttavia il nuovo sito, asciutto, agile, veloce e completo persegue verosimilmente le logiche di marketing e di feeling cromatico dettate dalle moderne regole della comunicazione. L’azzurro è un colore rassicurante. E fior di partiti politici hanno attinto a questa condizione, a piene mani, già da tempo.
Senza scomodare materie che conosco poco, vengo comunque trascinato in una considerazione. Perchè un partito territoriale, come afferma di sentirsi la lega, ha completamente dimenticato di inserire il più territoriale dei simboli dalla Home Page della massima istituzione che rappresenta?
Dov’è finito il Trentino?
Manca il brand territoriale Trentino, ma soprattutto manca ogni riferimento alla bandiera.
Ma i suoi colori sono davvero visivamente così fastidiosi al punto dal dover esser disertati? L’identità e l’appartenenza sono fatti molto intimi, che ciascuno di noi sente alla propria maniera. E’ pur vero che rispetto ai problemi concreti della nostra società questo descritto sopra è proprio piccolo. Mi vien da dire, pure sintomatico.
La considero una grande disattenzione, sicuramente di una reale insensibilità.