Consiglio provinciale o bicicletta?

Da Michele Dallapiccola

La lega ha scelto! E se è vero che il Trentino ha problemi ben peggiori di questo da denunciare, i fatti di ieri celano un significato più profondo che qui vorrei raccontare. 

Cos’è successo?

Questa settimana, la giunta provinciale ha seguito la seduta di Consiglio in maniera molto distratta.

Ad un certo punto, ad esempio, il Presidente ha preferito abbandonare l’aula consiliare per presenziare alla conferenza stampa del Giro d’Italia.

Nulla di grave direte voi! E in parte condivido. Non fosse che in Consiglio intanto si stava discutendo dell’interramento della ferrovia del Brennero. Un’opera di valore storico per tutto il Trentino: parliamo di un investimento di quasi un miliardo e mezzo di €. 

A certi comportamenti politici la lega ci ha abituato.

Sempre pronta ad intestarsi i meriti quando la partita è positiva, veloce a nascondere la testa sotto la sabbia quando arrivano i problemi. 

E questa maggioranza provinciale, oggi preferisce lasciare solo il Sindaco di Trento a spiegare ai trentini, vantaggi e disagi che l’opera creerà.

Trova invece il tempo di partecipare ad una normalissima conferenza stampa di presentazione di un evento sportivo come avviene ogni giorno, da sempre, in Triennio. 

La faccenda dell’interramento è una questione troppo seria per non essere affrontata con la giusta responsabilità. Drenerà gran parte delle risorse del PNRR che arriveranno a Trento.

Questo è il motivo a causa del quale tutte le opere promesse come finanziabili con il PNRR dalla lega, vanno prese con le pinze. Appartengono ai sogni leghisti, certo, alle richieste della popolazione, anche, ma sono lontane dalla realtà. 

Il corposo pacchetto di opere pubbliche.

È stato presentato dalla maggioranza nei giorni scorsi: bene! Peccato che quasi tutto il promesso di oggi, compreso l’elenco di opere inserite come attivabili nella prossima finanziaria proviene dal passato. 

A tal riguardo, è emblematico il commento del Presidente della precedente Giunta provinciale. In un suo recente tweet ha elencato tutto quello che la giunta spaccia come proprio dato di fatto.

La sua testimonianza, alla quale mi associo, rivela che il 90% di queste opere appartiene alla Giunta Rossi. Invece, l’unica responsabilità che ha la lega su queste opere è che fino ad ora non è stata capace di farne partire nemmeno una. E’ rimasto tutto fermo tranne quello ereditato come già avviato dalla precedente amministrazione. Così, nella pratica del taglio del nastro denigrando comunque chi c’era prima i leghisti si sono rivelati in tutti i loro limiti.

Infine è doveroso chiarire il senso delle lamentele delle forze di opposizione. Corrisponde al tentativo di far giungere al governo provinciale lo stimolo a fare di più e a fare meglio. 

Non ci resterà che insistere perché fino ad ora i leghisti si sono dimostrati tanto inefficaci quanto sordi.