La politica delle mance.

Da Michele Dallapiccola

Ma è davvero, questa, la giunta del “cambiamento”?

Uno degli tradizionali cavalli di battaglia elettorale della lega, tenuti a suon di slogan e gazebo, è da sempre stato quello di voler combattere la politica dei “piazerotti”. Intesa come attività amministrativa volta ad accontentare sacche di consenso, attraverso piccole elargizioni di potere o di denaro. Pur nel lecito, ma dentro ad un quadro di scarsa equità sociale ed equilibrata scelta politica.

Eppure, una volta al potere, anche la comunità dei salviniani in Trentino, è finita per inciampare in questo “vizietto” in più di un’occasione.

Alcuni, gli esempi.

Pare che ad un incontro coi sindaci della comunità della Val di Sole, un paio di assessori avessero proposto l’abominevole scambio. 

La valle sarebbe stata devastata dal passaggio di 30 km di un tubo che avrebbe in seguito proseguito il suo scempio col prelievo di acqua dal Noce. Ovviamente, come noto ed evidente, la risposta dei primi cittadini è stata secca ed irremovibile. No ad opere pubbliche come merce di scambio. Depuratori e strade sono un diritto, non un contentino!

Ma ecco la giunta delle mance che fa capolino in un altra vicenda. Quella della riapertura delle discariche. 

Il disagio grave non sta nell’epilogo, del quale pure parleremo tra poco. A mio avviso lo scandalo sta nel fatto che siano trascorsi 3 anni prima che questi amministratori provinciali abbiano deciso di reagire di fronte al più che previsto collasso della discarica di Ischia Podetti. Fatto, noto fin dal loro insediamento nel 2018 e dunque più che prevedibile.

E non si venga a portare la pandemia come scusa perché allora andrebbe chiarito anche cosa ha fatto il dicastero all’ambiente durante il letargo durato più di un anno ed imposto dal lockdown. 

Oggi la stampa dà notizia di un fatto triste. Le dimissioni di un comandante dei Vigili del Fuoco sono un fatto che rammarica sempre. Non vorrei nemmeno entrare nelle dinamiche politiche locali.

Ad Imer, un buon lavoro.

Nel riferirmi ad Imer, considero e preciso che l’amministrazione comunale si è mossa bene. Nel migliore dei modi tra i quali poteva agire. Ed il Comitato Antidiscarica – dal canto suo – un piccolo successo, consistente nella diminuzione di quantità conferita, lo ha ottenuto. 

Ma a far impressione – un gesto di sciatteria istituzionale come pochi – lo ha fatto la giunta. Ed è tanta la sua miopia da averlo voluto pure comunicare. Come fosse una cosa della quale andare orgogliosi.

La domanda da porsi.

Ma ad Imer, si finanziano le opere per compensare altre? Avere infrastrutture pubbliche comunali in ordine, qui come in val di Sole o altrove, è un diritto o merce di scambio? Mettere le comunità locali contro, è un modo di operare inammissibile. La politica delle mance, riesce forse a far peggio di quella che la lega criticava nel passato. Quella dei “piazerotti”.

Allora infatti un disegno generale almeno c’era.