Amministrare significa avere visione. Non certo elencare strade da finanziare.

Da Michele Dallapiccola

Come ogni lavoro amministrativo anche quello in consiglio provinciale richiede concentrazione e pazienza. Oltre che rispetto.

Dovrebbe essere il luogo dove l’autonomia produce il più elevato livello di pensiero politico. Purtroppo le cose non vanno sempre per il meglio. Tra belati canzonatori ed epiteti, è davvero difficile riuscire a mantenere la calma e con essa il dibattito su un livello alto. Eppure i fatti che squalificano Consiglio e Consiglieri vanno certo rimarcati ma al contempo superati. Per arrivare alla considerazione centrale di questa riflessione. 

Richiamato alla necessità di esprimere una sua visione del Trentino del 2030, il Presidente della Provincia è intervenuto elencando una mera quanto sterile elencazione di cifre. Va precisato che nelle pieghe di un bilancio provinciale da 4 miliardi e mezzo, non è certo particolare merito individuare la disponibilità di alcune decine di milioni di euro. Diverso è prendere l’impegno di utilizzarli per finanziare opere stradali già progettate o addirittura già in parte avviate. 

In effetti, nei tempi necessari per eseguire opere pubbliche di elevato valore, la parte amministrativa e quella operativa coprono il raggio di due o tre legislature. E dunque, niente più del proprio dovere! Questa giunta ha messo a disposizione i fondi presenti in ogni legislatura. Anche per finanziare un progetto davvero molto discutibile.

Il raddoppio della Valsugana nel Comune di Ospedaletto.

Finanziato (Come? Quando?) ma non progettato resta il più misterioso ed aleatorio degli impegni promessi dalla lega in questa Valle. Perché volendola osservare da un punto di vista meramente economico finanziario, lo strano progetto della giunta leghista consiste nell’investire in Valsugana 60 milioni di euro per realizzare una superstrada nel comune di Ospedaletto. 

Se mai fosse possibile interrogare ogni singolo abitante della Valsugana, vien da chiedersi quanti risponderebbero affermativamente ad un quesito:  di fronte a una disponibilità di 60 milioni di euro, quale sarebbe l’investimento del quale la Valle avverte la maggior necessità? La sicurezza è importante ma non certo impiegare mezzo minuto di meno per  transitare da Villa Agnedo a Grigno! 

In Valsugana, con 60 milioni di euro, si potrebbe attivare un nuovo Patto Territoriale. Si potrebbe stimolare la nascita di nuove piccole attività economiche. Disseminate sull’intero territorio, risulterebbero particolarmente sostenibili. Agritur, nuove Aziende agricole, una miglior valorizzazione del Lagorai e di tutte le risorse turistico naturalistiche della Valle!

Altro che autostrade!