Sono passati quasi sei mesi da quando abbiamo ripreso a frequentare le sezioni del nostro partito sul territorio dopo lo stop durato più di un’anno e imposto dalla pandemia.
Piu di 30 località visitate a più riprese, 15 mila i chilometri percorsi. È da questi numeri che ripartiremo con un Patt rinnovato. Sarà infatti il partito che per la prima volta dopo tanti anni si ripresenta al pubblico nella sua era post Rossi.
Rispettosi delle norme sanitarie, armati di green pass e di buona volontà, abbiamo messo tanta strada sotto le ruote dei nostri mezzi. Abbiamo battuto il territorio trentino palmo a palmo seguendo colleghi e direttivo del Partito. Gli umori raccolti e le indicazioni dei tesserati e dei simpatizzanti ci serviranno a costruire il congresso del 2022. Quello che ci porterà dritti alle elezioni nazionali e provinciali dell’anno successivo.
Il 2023.
Sarà un anno di programmazione, di cambiamento profondo. Dove il Partito dovrà ricostruire una propria identità dentro ad un quadro più allargato. Con un elettorato polarizzato su destra e sinistra, sarà necessario fare delle scelte. Tanto più ragionate quanto più saremo forti nel formare insieme ad altri un raggruppamento partitico di centro forte. Questo è ciò che emerge dalle persone che ci sostengono.
Aggiungo che per quanto mi riguarda, il percorso di opposizione e controllo della lega al governo del Trentino proseguirà immutato fino alla fine della legislatura. Il poco tempo rimasto a questa maggioranza non potrà certo svelare cambi di rotta o sorprese. Il modo di governare fin qui dimostrato si è, a parer mio, rivelato lontano anni luce dai canoni di buon governo serietà, sincerità, trasparenza, competenza ma soprattutto rispetto dell’Autonomia.
Sono concetti imprescindibili per un Patt che sta per fare le sue scelte ed il suo percorso. A mio modo di vedere in un unica direzione possibile.