LE PECORE DANNO FASTIDIO? PUO’ ESSERE, DICA LA PROVINCIA DOVE DEVONO PASSARE.

Da Michele Dallapiccola

Un Sindaco preoccupato a mezzo stampa ha dichiarato la sua difficoltà a gestire il passaggio delle greggi attraverso il suo comune. 

Tra gli addetti ai lavori, a modo suo la notizia ha fatto scalpore. Qualche precisazione penso tuttavia sia giusto farla. 

Nonostante il grande affetto che io provo per questa professione e per chi la pratica devo innanzitutto spezzare una lancia in favore del primo cittadino. Nel muoversi con un gregge, sulla pubblica via, effettivamente la prudenza è d’uopo. E quando manca i risultati sono questi. 

Non va tuttavia dimenticato che la condizione nella quale si possono essere trovati questi allevatori transumanti appartiene a uno stato di cose sempre più diffuso. Il pascolo vagante da fastidio, le pecore puzzano, sporcano e soprattutto pascolano (anche) su terreni privati. Va precisato che questo avviene prevalentemente solo in una parte dell’anno. Il resto delle loro stagioni i pastori lo passano a gestire e a mantenere liberi dall’abbandono terreni marginali e soprattutto di alta quota. Pensateci, sono i terreni a disposizione del Trentino turistico. Tenuti puliti ed in ordine non trovate anche voi che a qualcuno fanno proprio comodo? 

Non per questo è giusto dire ai pastori che possono transitare ovunque. Ci sta. Ma d’altro canto dovrebbe essere compito della Provincia mettere i comuni nelle condizioni di indicare dove e come sia consentibile invece il passaggio dei pastori. 

Per questo con la collega Paola Demagri avevamo voluto depositare un apposito Disegno di Legge che la lega al governo del Trentino non ha ancora voluto prendere in mano. 

Eppure, la Provincia è quella che più ha in mano le leve economiche per convincere quel pastore distratto o maleducato a comportarsi bene. Per tutti gli altri, per la maggioranza di professionisti che si comportano bene ed onestamente, ma anche per tutti i sindaci amici dei pastori è giusto che la Provincia si attivi ed individui al più presto una soluzione mediata per tutti.

La Tecnica dello struzzo come si sta cercando di fare con la questione lupo, non basta più. 

A seguire la relazione illustrativa delle proposta di legge depositata.

DISEGNO DI LEGGE 103/XVI dd 4-giugno-2021: LEGGE PROVINCIALE SULLA DISCIPLINA E VALORIZZAZIONE DELLE VIE DELLA TRANSUMANZA E DEI SENTIERI ARMENTIZI. 

L’Unesco ha dichiarato la Transumanza Patrimonio dell’Umanità. Inoltre, è recente notizia quella di un patto tra Regioni Italiane per valorizzare ciò che probabilmente rappresenta l’aspetto più atavico e nobile dell’agricoltura. Anello di congiunzione tra le popolazioni di cacciatori raccoglitori del paleolitico e i successivi insediamenti agricoli produttivi. Dopo aver vissuto in tribù alla perenne ricerca di prede, l’uomo cacciatore nostro progenitore fu in principio pastore. Almeno 10 mila anni fa. Oggi in Trentino e più in generale nel Vecchio Continente questa pratica esprime la presenza di quell’arcaico lavoro attraverso un suo recupero da parte dei giovani. Nuove generazioni, antico sapere e respiro di libertà. Così raccontano i veri protagonisti quando riferiscono dei motivi che li hanno portati ad una professione a dir poco singolare. Riteniamo sia innanzitutto un dovere culturale tentare di agevolare questo recupero. Senza contare che vi sono ampi margini di espressione di questo prodotto anche a valenza turistica. 

Questo breve ma efficace disegno di legge si propone di stimolare Giunta provinciale ed opinione pubblica, a prenderne atto. A seguire una breve descrizione prosaica dell’articolato 

Articolo 1 La Provincia riconosce, sostiene e promuove la transumanza come patrimonio storico e culturale del Trentino 

Articolo 2 La Provincia, in collaborazione con gli enti locali e tutte le istituzioni che siano in grado di contribuire ad effettuare una ricognizione formale e codificate dei luoghi della transumanza 

Articolo 3 La Provincia individua e localizza formalmente questi luoghi. La funzione, che ha principalmente valore storico naturalistico, si estrinseca attraverso attività turistico ricreative. Non di meno è rivolta a che esercita la pastorizia, il pascolo vagante e l’allevamento in transumanza

Articolo 4 E’ prevista l’approvazione di un piano locale di valorizzazione dei sentieri armentizi denominato Vie della transumanza del Trentino. Il piano prevede le aree da destinare ad infrastrutture tecniche o a servizio della comunità. Non trascura gli interventi di riqualificazione e recupero ambientale. E’ prevista apposita segnaletica, promozione e tutela della cultura della transumanza A tali propositi vengono stabiliti appositi finanziamenti. 

Articolo 5 Rimane a Carico dei Comuni, come norma vigente prevede, la competenza in materia di igiene pubblica e polizia urbana La giunta provinciale assicura la corretta informazione ai comuni interessati al transito 

Articolo 6 Si propone l’abrogazione di un precedente tentativo di semplificazione in materia. Risultato all’atto pratico di difficile attuazione. 

Articolo 7 Per attuare le iniziative previste da questo disegno di legge si prevede uno stanziamento di 300mila€ all’anno per i prossimi tre anni.