Danni da Drosophila. Siamo alle solite: manca la programmazione provinciale.

Da Michele Dallapiccola

Come ad ogni inizio anno di questa legislatura, avvertiamo l’esigenza di stimolare la Provincia a prestare più attenzione all’annoso problema della Drosophila. 

E’ pur vero che qualche segnale c’è stato. Dopo una serie inenarrata di stimoli richiami e convegni (promossi dagli imprenditori provati) lo scorso anno è partita la sperimentazione in campo della diffusione del suo nemico naturale, la Ganapsis brasiliensis.

Dopo il lancio del parassitoide, come è normale immaginare però, il problema si presenta tutt’altro che risolto. Davanti a noi, purtroppo avremo ancora molto tempo dove vivere il disagio della fastidiosa convivenza col vorace parassita. 

Del resto, fino a quando – e soprattutto se – la colonizzazione del parassitoide Ganapsis b., non porterà ad un pesante abbattimento della popolazione del moscerino della frutta, avremo ancora bisogno di metodi fisici di contrasto. Le reti si sono dimostrate indiscussi presidi utili a contenere il disagio e i trattamenti. 

Purtroppo, per i coltivatori di berries le noie non finiscono mai. Sta per presentarsi per loro un ulteriore problema che riguarda gli aiuti all’acquisto delle reti di protezione. Questi presidi sono molto onerosi e per questo sono sempre stati sostenuti da aiuti pubblici. La misura 411 del PSR, però non contempla la possibilità di finanziamento. Alle misure previste dai fondi OCM, non tutte le grandi cooperative frutticole, hanno aderito. Alcune vaste aree agricole del Trentino sono dunque rimaste escluse colpite dalla mancanza di programmazione, a questo punto, da parte della Giunta provinciale. La sua azione di mediatore avrebbe potuto mettere in campo strumenti straordinari quali ad esempio specifici Bandi.

Ne sono stati attivati parecchi in questi anni, anche per asset di ben più minuta portata. La legge 4 del 2003, offre possibilità di intervento piuttosto agili ed altrettanto variegate. Inoltre, sarebbe bastato fare un copia incolla anche solo dalla precedente legislatura. A QUESTO LINK IL COMUNICATO STAMPA DI ALLORA. Per questo con la collega Paola Demagri intendiamo stimolare la giunta provinciale ad intervenire depositando (per ora) l’ennesima interrogazione.

Con 190 milioni e passa sul fondo di riserva del Presidente, investire qui due o trecentomila euro non sarà sicuramente un problema.