Orsi d’estate e lupi d’inverno. Presenze inquietanti vicino ai centri abitati.

Da Michele Dallapiccola

Orso e lupo sul territorio provinciale dividono l’opinione pubblica. La legge tutela integralmente i grandi carnivori con grande soddisfazione di chi, orso e lupo, può osservarli da lontano. Il lavoro, le preoccupazioni e i danni son lasciati a quei pochi che devono conviverci combattendo presenza e predazioni.

Ma c’è davvero di che avere paura?

Avere paura è un diritto di ciascuno, lo certificano le testimonianze. E la gestione di questa condizione, per la politica, è di sicuro un gran cruccio. 

Sull’argomento “grandi carnivori” l’opinione pubblica è spaccata in due. E’ forse questo il principale motivo che sta portando chi governa il Trentino in questo periodo a non far nulla. Anzi, si riserva pure il lusso di dare la colpa a qualcun altro. 

Prendere posizione assumere decisioni comporta invece il peso di sopportare un giudizio. Parlo per esperienza personale (quanti insulti mi son preso da amici e sconosciuti per esser troppo contro o a favore dei grandi carnivori). 

Invece, chi amministra deve farsi interprete di una variegata platea di opinione popolare spesso contraddittoria, sempre divergente. Proprio per questo la gestione dei grandi carnivori non dipende dalla volontà del singolo politico o partito. Assume pensiero e responsabilità diversa a seconda che interpreti il livello locale, nazionale od europeo.  

Intervenire, cambiamo la legge. Mica facile eh?

A livello europeo la corrente d’opinione più importante è quella naturalistica e protezionistica. Dunque Bruxelles non rinuncerà mai dall’obbligo  di far applicare la sua Direttiva Habitat.

Può permettersi di farlo perchè ha un fortissimo strumento in mano, quello dei finanziamenti agli Stati membri. Quella Nazione che tentasse di derogare senza seguire l’iter (che pure è previsto), finirebbe immediatamente in procedura di infrazione (come è già successo) Questo significa che potrebbe infliggere sanzioni milionarie.

A chi percepisce la Domanda Unica, di totale provenienza comunitaria, questa antifona, fa sicuramente drizzare le orecchie. (per dirla chiara: “ammazzi i lupi? Ti tolgo i contributi”) Questo, ci aiuta  a capire il motivo a causa del quale tutto quello che si farà nel controllo e nella gestione di questi animali saranno solo dei piccoli ritocchi locali.

In questo momento, i partiti e la politica locale ai suoi vari livelli tendono ad assumere atteggiamenti cerchiobottisti a seconda della platea che si trovano davanti o del ruolo che rivestono. Invece c’è un’unica ricetta: la verità. Quella stessa che personalmente, ho sempre cercato di mettere in pratica. Eppure non sono mai riuscito a liberarmi da etichette, spesso in contrasto tra loro. Per alcuni sono troppo pro, per altri troppo a favore. È per tentare di fuggire da questi cliché che cerco di scrivere spesso riguardo a questo argomento. 

Nessuna ricetta magica, qualche indicazione precisa, sì.

So che è un discorso molto lungo quasi noioso da spiegare ma le cose stanno più o meno in questi termini.  Se sull’orso si può pensare di intervenire solo su quel raro soggetto particolarmente dannoso o pericoloso per l’uomo, sul lupo un intervento mirato è praticamente impossibile. Eppure, la specie ha una riproduzione così protetta che sta procedendo in maniera esponenziale. Dunque, non c’è ombra di dubbio che qualche esemplare dovrà essere soggetto a controllo letale.  

I pastori, gli allevatori ed i semplici hobbisti proprietari di animali lo sanno bene ma stanno andando sempre più incontro ad una forma di rassegnazione. Non per questo non hanno bisogno di aiuto. La richiesta è quella di un intervento pubblico di rimozione di qualche esemplare laddove le predazioni siano particolarmente insistenti.

Ma per non illudere le persone va precisata una cosa. In quanto animale territoriale lo spazio fisico lasciato libero dalla sua occupazione con un prelievo mirato, entro breve tempo verrà utilizzato da qualche altro soggetto quando non addirittura da un altro branco. Darà sollievo psicologico alle persone interessate ma il problema si ripresenterà in brevissimo tempo.

Le persone vanno informate. 

Esattamente come accade per la volpe, la presenza degli altri due grandi carnivori sul nostro territorio è destinata a rimanere endemica. Per questo motivo ed in estrema sintesi, i livelli d’azione non possono che essere due: da un lato l‘aiuto ai pastori rimuovendo qualche esemplare ma soprattutto promuovendo opere di protezione e aiuto alla guardiania. In parallelo e non meno importante va ricostruita una relazione con la popolazione per informare e preparare alla presa d’atto. QUESTE SPECIE ANIMALI RIMARRANNO CON NOI PER SEMPRE. 

Questa mia ferma convinzione a mio modo di vedere appartiene a quella verità della quale tutti hanno bisogno. So perfettamente che a dire così non si accontenta nessuno (e si perdono i voti). Sono altrettanto sicuro che su un lungo orizzonte temporale potrà essere soltanto questa verità ad aiutare le persone. Ma non solo. Permetterà anche di salvare la dignità di quel politico che l’ha professata rispetto a chi raccoglieva firme nei gazebo e cercava di dare la colpa a qualcun altro. 

Una consultazione importantissima. 

A questo link, gestito da importanti istituti scientifici europei tra cui il nostro Muse, raccomando di cercare le risposte alle molte vostre domande riguardo al lupo e alla sua potenziale interazione con noi. 

QUI IL LINK DELLE DOMANDE: https://www.lifewolfalps.eu/faq/ 

QUI LE FALSE CREDENZE DA SFATARE:  https://www.lifewolfalps.eu/fake-news/