Capita talora – ma è fatto raro e soggettivo – che a sentir la maggioranza parlare ci si accorga che si sta accapponando la pelle.
Di solito accade quando la controparte viene assalita dal malsano desiderio di dibattere con la minoranza adducendo motivazioni insostenibili. Perché lo scontro/confronto dialettico ci sta tutto. Stride invece quando persegue lo stile un po’ come fu nella novella del lupo e dell’agnello. A QUESTO LINK PER CHI SI VOLESSE RINFRESCARE LA MEMORIA
A tutti costi e contro l’evidenza.
Capitava anche qualche sera fa, proprio alla capogruppo della lega. Durante una seduta di Consiglio, piuttosto indispettita, parlava di un Bilancio provinciale altoatesino più alto di due miliardi rispetto all’omologo trentino. Abbiamo provato a spiegarle come stanno le cose ma non c’è stato nulla da fare.
Ora, il fatto quantomeno curioso è che un consigliere provinciale non sappia nemmeno che cosa vota alla fine dell’anno. I dati in parola sono parte integrante di un bilancio che viene votato e che un consigliere dovrebbe prendersi la briga almeno di leggere.
Qui, è utile offrire al lettore alcuni di questi dati (sono reperibili con un po’ di perizia del sito del Consiglio Provinciale). Mi permetto di esporli in sintesi qui sotto.
I sei miliardi ” e rotti” di Bolzano sono computati dagli altoatesini tenendo conto di capitoli di Bilancio che in Trentino non consideriamo. Questo perchè sono fondi che transitano sul Bilancio ma di fatto non spendibili perche già impegnati. Dunque è come se non fossero a disposizione. Il Trentino, col suo bilancio di 4 miliardi e mezzo circa, preferisce – a mio vedere correttamente – non presentare ad arte la cifra totale.
Per questo non sono tenute in considerazione:
- partite di giro per ca. 355 milioni€
- il fondo pluriennale vincolato per ca. 700 milioni€
- gli accantonamenti vincolati per ca. 240 milioni€
- gli accantonati per le manovre dello Stato per ca. 170 milioni€.
Questo solo per citare i principali capitoli. Se ci comportassimo come Bolzano, insomma, il bilancio di Trento anziché a ca. 4,561 miliardi€ pareggerebbe a ca. 6,174 miliardi€. Una cifra, in fin dei conti poco differente da Bolzano (più forte essenzialmente in ambito economico turistico).
Il Bilancio della Provincia di Trento, come si può constatare, non è inferiore di 2 miliardi rispetta a quello di Bolzano. Eppure incomprensibilmente, anche l’altro giorno si voleva dimostrare o peggio mistificare questa differenza, spacciandola per debito.
Altrettanto intollerabile è ascoltare pareri dalla giunta provinciale quando prospettano come plausibili affinità con la destra da parte del PATT. Viene invocata un’alleanza statalista nazionalista citando come artefice una delle tante meteore politiche transitate nel Patt. Qualche anno fa, questo dimenticato esponente di partito, effettivamente tentò un patto con Bossi pur di provare a conquistare un seggio alle elezioni nazionali. Perdendole.
L’agnello provò a spiegare al lupo che le sue erano tutte scuse basate su principi sconclusionati.
Nella novella non c’è un lieto fine, nella realtà per il Patt sta per arrivare un rinfrancante, resiliente congresso.