Ucraina: dramma davanti al quale si rimane senza parole.

Da Michele Dallapiccola

Ci sentiamo tutti piccoli e inutili di fronte a questa nuova, assurda tragedia planetaria.

Perché di questo si tratta. Dopo il Covid, dopo la crisi sopra tutto ed in ogni caso non  ci voleva. E mi sento così piccolo e ridicolo a parlarne anch’io.

Non proseguirò lungamente con questo scritto. Finirebbe per diventare un esercizio di retorica. Nemmeno trovo giusto scopiazzare news dalla cronaca dei tabloid. Non sono sufficientemente esperto io e sono fin troppo chiari ed espliciti quelli. Ritengo giusto esprimere però un pensiero coerente col messaggio che qui a seguire voglio lanciare.

Non si può stare zitti.

Non è possibile e non è giusto. Ma se ciascuno di noi è una piccola goccia nel mare dell’opinione pubblica è giusto allora, che come tale, faccia la sua parte. Come ogni minuscola particella d’acqua, ognuno di noi può contribuire a determinare una corrente. Come in questa metafora di pensiero.

Più alta sarà la voce di ciascuno più i governi saranno rinfrancati nell’esercizio delle loro scelte.