Metroland, punti nascita e altre retromarce.

Da Michele Dallapiccola

Che La lega non fosse un campione di coerenza ce ne eravamo accorti da un pezzo.

Ma se qualcuno tendesse a dimenticarlo, ci pensa la giunta provinciale a ravvivarne memoria. Le critiche alla gestione della Sanità sono senz’altro le più evidenti. Tra queste le promesse di riapertura dei punti nascita: Arco tra tutti.  Ricorderemo la faciloneria con la quale veniva liquidata la possibilità di gestire lupi e orsi, finita tutta dentro a una gabbia corazzata al Casteller. Nel frattempo, il web non perdona. Basta googlare un po’ per trovare un’intensa prosopopea leghista contraria a tutto e al contrario di tutto.

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Ora, in Provincia, è in dirittura d’arrivo la riforma alle Comunità di Valle. In realtà sarà un piccolo lifting, nulla di stravolgente. È strano, dunque per un partito che prometteva di abolirle. Strade, funivie, tunnel ovunque. Quello del Peller, ad esempio è la tipica fandonia da gazebo archiviata con la coda tra le gambe. 

Eppure, cronaca e storia recente, tutte scolpite a suon di bit, sui server di chissadove nel web, tengono viva la memoria. Ci ricordano il Fugatti di lotta e il Fugatti di governo.

Ieri è toccato al treno Rovereto-Riva. Non sono però i 500 milioni di euro, di ipotesi preventive, a spaventare. Sono cifre necessarie se si vuol parlare di progetti di respiro, di visione del domani. Non è nemmeno detto che vedranno la luce, ma è giusto prenderli in considerazione. Ecco, se vogliamo, forse un po’ meno di enfasi e di teatralità nel presentare questa cosa io ce l’avrei messa. Ma si sa, la sobrietà non è tra le principali doti del Carroccio, nemmeno nella sua declinazione locale. 

La cosa simpatica qui la troviamo come un messaggio in bottiglia spiaggiato dopo una tempesta. Anche in questo caso ce la restituisce il web. Basta digitare “lega contraria Metroland” ed ecco comparire le prove. Si tratta di un Fugatti d’antan, che in molti ricorderanno benissimo. E’ intento a criticare molte cose tra cui il progetto dell’allora giunta Dellai. 

Beh, dopo l’elettrificazione della Valsugana e i ragionamenti intorno alla “Vaca Nonesa”, l’ipotesi presentata ieri altro non è che la riproposizione di uno dei quattro rami di Metroland. Del resto ad illustrare l’interessante progetto, Fugatti – stavolta senza scherno – si è portato gli stessi tecnici che criticava allora come “scagnozzi dell’odiato concorrente politico”. Oggi, professionali, diligenti, preparati come unanimemente riconosciuto, a servizio di un parte politica allora contraria oggi, alleata. 

Magari, un piccolo atto, non dico di scusa ma di chiarimento di circostanza da parte della lega ci sarebbe stato proprio bene. Ma dubito che mai arriverà: a giudicare da come ha glissato sulla smentita sulla loro convinzione che il lupo Slauz è frutto delle favolette dei forestali!