IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE PROVINCIALE 2021-2030. Ma non stiamo parlando di un documento già vecchio?

Da Michele Dallapiccola

Un elemento di grande qualità della nostra Autonomia è il Piano sopra indicato. Il PEAP (in acronimo) si pone come obiettivo generale quello di ridurre le emissioni dei gas che contribuiscono al cambiamento climatico. In particolare il Piano si propone di raggiungere entro il 2030 una riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990. I corposi documenti di accompagnamento sono tutti elencati nel sito PAT

http://www.energia.provincia.tn.it/peap/ 

Merita attenta lettura. E’ un documento avviato dalla precedente amministrazione che questa attuale ha ereditato. Lo ha portato avanti con la sensibilità che le è propria, figlia di una cultura ambientalista come quella che traspira il vissuto dei vari componenti di questa maggioranza. Nonostante tutto, i concetti elaborati dall’apparato e dagli stakeholders sono comprensibili e condivisibili. 

In semplicistica sintesi si afferma che per risolvere il problema del climate change non c’è un’unica soluzione ma un insieme di attività.

Ben 12 le macroaree di intervento, suddivise in questo modo:

  • 1. Riqualificazione energetica profonda degli edifici civili e incremento dell’autoconsumo 
  • 2. Industria: efficientare e aumentare l’uso di energia rinnovabile. 
  • 3. Favorire la mobilità sostenibile favorendo l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata. Parallelamente efficientare la diffusione della mobilità elettrica. 
  • 4. Incrementare e differenziare le fonti di energia rinnovabile: biomasse legnose, fotovoltaico, biogas e idrogeno. 
  • 5. Autoprodurre e autoconsumare: via alle comunità energetiche 
  • 6. Estensione del servizio di distribuzione del gas naturale
  • 7. Idrogeno: progetti di ricerca 
  • 8. Energia idroelettrica: riassegnazione delle concessioni di grande derivazione d’acqua a scopo idroelettrico. 
  • 9. Pianificazione urbana e territoriale riducendo i vincoli relativi alla riqualificazione energetica degli edifici.
  • 10. Sinergia con il sistema della Ricerca, dello Sviluppo e delle amministrazione pubbliche
  • 11. Mobilitare gli investimenti del settore privato con specifici strumenti finanziari per la realizzazione di nuovi impianti di produzione da fonti rinnovabili ed efficienza energetica. 
  • 12. Educazione, formazione e informazione e attività di sensibilizzazione.

Ebbene, quanto proiettato dagli studi riprodotti rivede un obiettivo da realizzarsi nel prossimo decennio tra il ‘21 e il ‘30. Si basa essenzialmente su studi fatti tra il 2014 e il 2017. Con un grave problema dunque. Gli eventi che sono occorsi nel frattempo hanno determinato che alcune soluzioni sono già superate. 

La numero sei

Metano o rinnovabili? Abbiamo corso tanto per arrivare a metterci tutti nelle mani di Putin? A giudicare dalla nostra dipendenza energetica dal gas sembrerebbe proprio di si. Poi di certo, a chi attendeva l’allacciamento al gas metano va tutta la nostra solidarietà. Capiamo che il CH4, più economico e più comodo rispetto ad altri combustibili fossili, ha rappresentato soprattutto in passato una grandissima evoluzione rispetto a chi dipendeva dal resto. Ma siamo davvero sicuri che sia ancora così. 

La numero otto

Stridono poi le scelte della politica come quelle richiamate dove si parla di riassegnazione delle grandi derivazioni. Del resto come fare altrimenti? Le medio-piccole, questa giunta Provinciale, si è pensata bene di permettere la messa in gara e dunque a disposizione del libero mercato. Ci chiediamo a questo punto in che mani potrebbe finire il nostro micro patrimonio locale di oro bianco. 

La numero nove

Pianificazione urbana e territoriale. Il no dei Sindaci in CAL in questi giorni pesa come un macigno. Hanno fatto bene ad esprimere le loro perplessità. Dovevano essere messe di fronte alla gogna mediatica in questo modo? Un passaggio informale con la giunta sarebbe stato di certo più opportuno e proficuo.

Ma si sa, tra le varie di questo governo la capacità di mediazione non è in testa alle numerose loro doti.

Qui sotto la versione di sintesi del PEAP.