Le strade trafficate del Trentino: qual è la peggiore?

Da Michele Dallapiccola

La Valsugana attende il completamento della Valdastico ormai da quarant’anni, su questo non si può essere che d’accordo. Non è la sola a soffrire, anzi.

Chiudiamo questa settimana di Consiglio Provinciale con un’ultima, necessaria considerazione rispetto alla politica delle promesse di questa maggioranza. 

E’ estremamente interessante scorrere il programma elettorale che la destra trentina depositò nel 2018 insieme alla sua candidatura al governo del Trentino. Una maggioranza tanto convinta delle proprie promesse elettorali al punto da farne convinta divulgazione per tutta la legislatura.

La Variante del Tesino, alcune milionarie circonvallazioni, il tunnel del Peller, quello da Avio a Malcesine e non per ultima la Valdastico. Ah, non senza dimenticare la mobilità alternativa su fune. Perchè in effetti, un fune non si nega a nessuno. Arriva ad oltre 100 km la somma delle lunghezze di quelle promesse.

Nel frattempo il web non perdona. Dati, numeri ed articoli di giornale riemergono con facilità. E le statistiche e le contabilità emergono severe. Così va aggiunta una seconda amara constatazione. A mio vedere i 60 milioni € promessi, (finora si badi bene, soltanto promessi) la Valsugana se li merita proprio per una ragione di fondo. E’ necessario infatti che questa valle possa colmare il gap di sviluppo che ha avuto con altre Valli del Trentino. Sono opportunità che per una serie di ragioni a questa valle in passato erano state precluse. 

Oggi ci sono i termini per reagire. 

Un‘economia diffusa di sviluppo locale fatta di micro, mini e medie imprese agricole, turistiche e artigianali potrebbe davvero far virare le sorti economiche di questa località. Non certo in asfalto, i sessanta milioni di € possono offrire alla valle il miglior servizio, lo abbiamo detto più volte.

Se poi vogliamo pensare al peggior sito di sofferenza della viabilità, il nostro governo provinciale ha solo l’imbarazzo della scelta sul posto da dove cominciare. Qualche esempio?

La tangenziale di Trento è ormai un autentico budello. Alle 7 di mattina serve l’attenzione di Schumacher in pista per riuscire ad uscirne indenni senza distruggere la macchina. Quasi un incidente al giorno.

Eppure si preferisce insistere nei luoghi di propaganda politica della prima ora, dove le promesse elettorali cieche e prive di obiettività hanno battuto di più in passato. Senza valutare statistiche e numeri che il tempo ha impietosamente modificato. Un articolo un po’ datato, (2019) ma sempre attuale perché eventualmente peggiorato, chiarisce molto attraverso la tabella sotto bene che cosa stiamo cercando di spiegare.

Per questa maggioranza , non c’entra nulla l’obiettività, la razionalità o forse ancora peggio la serietà e la competenza.

Sembra quasi che la cosa che interessi di più sia l’annuncio stampa, la promessa shock. Ma forse è proprio un strategia per tirate al 2023.

Dopo, si vedrà.