Non si ferma la moria di avannotti negli incubatoi delle pescicolture del volontariato trentino.
Potrebbe essere di oltre 4 milioni di minuscoli pesciolini il bilancio della strage alla fine dello studio che con tanta calma la Provincia si è prenotata il tempo di predisporre. Nonostante il pressing pesante effettuato sul governo dalle minoranze e dalle stesse associazioni pescatori, ci troviamo di fronte ad una inquietante caparbietà della giunta nel non voler individuare una soluzione in tempi brevi. Con la beffa che la bozza che pare trapelare è assolutamente da respingere al mittente per scarsità di contenuti di soddisfazione.
Intanto come sui grandi Carnivori, si scaricano le colpe su Roma.
La Provincia di Trentino, prima a dotarsi di Carta ittica in Italia, già a partire dagli anni 70 si trova ora unica a livello nazionale a non aver ancora individuato una soluzione come è invece avvenuto nelle altre Regioni. Le Associazioni smentiscono i comunicati della giunta provinciale. Questa intanto continua a dar la colpa a qualcun altro. Qui sotto l’ultimo dei documenti delle Associazioni.
Una maglia nera che non ci meritiamo e che va tutta a questa giunta provinciale. Una maglia nera che sta bene coi jeans, vestiti adatti per andare ad esempio ad un concertone rock.