Tengono banco nella cronaca nonesa di queste settimane, le scorribande dell’orso denominato M62.
La scorsa settimana, in Bassa Valle ha predato alcuni volatili. Al di là dell’entità del danno possiamo solo immaginare il disagio provato dai malcapitati proprietari e allo stato di angoscia che stanno certo vivendo in questi giorni. Sicuramente staranno ricevendo tutte le premure del caso grazie all’assidua presenza del nostro corpo forestale. La tranquillità però è tutta un’altra cosa. A loro va tutta la nostra solidarietà. A voi le informazioni a QUESTO LINK
Ciò che mi ha colpito però è ancora una volta il caparbio atteggiamento della giunta. Correttamente, si reca sul posto portando vicinanza ma scivola di stile scaricando barile.
Mi par di capire che la giunta provinciale lavori un po’ con la politica dei due forni: “interverremo certo!” ma poi manda a dire che in fondo, la colpa è di Roma.
Ecco dunque, a onor di cronaca, la precisazione che va fatta. Un conto è il lupo verso il quale in termini di intervento diretto su soggetti che si avvicinano troppo alle abitazioni abbiamo a mala pena l’autorizzazione ad utilizzare niente più che proiettili di gomma e petardi (come a Carnevale).
Diverso è per l’orso. Per questa specie infatti la Provincia autonoma di Trento è dotata di un regolamento serissimo e completo. Il Pacobace permette di intervenire fino in fondo.
Anzi, ai più sarà sfuggita una delibera della Giunta Provinciale del 2014 che è giusto ricordare. Completa il Pacobace dando la possibilità di intervenire in estrema ratio fino al prelievo cruento del soggetto.
Posso capire il disagio dei più ma si pensi a una cosa della quale avevamo parlato ai tempi di M49. Castrato, drogato, sedato e chiuso dentro a una gabbia di metallo. Come del resto quelli trasferiti nei giardini zoologici all’estero. E’ forse più pulita la coscienza collettiva a comportarsi così?
In Trentino dunque, per debita informazione, si sappia che questa maggioranza, rispettati tutti i dovuti passaggi può intervenire sugli animali pericolosi o particolarmente dannosi con tutte le autorizzazioni del caso già in essere. Certo non si tratta di un’operazione né semplice né veloce. Le valutazioni scientifiche e tutti gli interventi propedeutici del caso vanno assolutamente dimostrati. Perché certe azioni, qualora intraprese, devono essere figlie della scienza e non della pancia o della politica. Ma una volta completata nei dovuti tempi e modi, la griglia prevista dal regolamento, la gamma di possibilità di intervento è completa.
Nella fortunata saga di Star Wars Il maestro Yoda in una fase difficile di preparazione del suo allievo Luke Skywalker a diventare maestro Jedi lo redarguisce con una frase che rimane epica e che si adatta estremamente bene anche a questo caso.
Fare o non fare non esiste provare!
In allegato lo schema principale di azione del PACOBACE