Prosegue con caparbietà la prova muscolare che la Giunta Fugatti sta provando a fare con la Valsugana.
A suon di incontri pubblici si narrano soluzioni milionarie come veloci da dover prendere perché ancora più facili da realizzare.
Va innanzitutto premessa la follia che sta a monte di questo tipo di investimento. Come abbiamo avuto modo di dire più volte, la Valsugana, questi 65 milioni € a sua disposizione, li merita tutti. Non certo per costruire un’autostrada! QUI QUALCHE PROPOSTA. Si sarà mai chiesto questo nostro caparbio Presidente del perché non si riesce a trovare un bandolo della matassa delle numerose soluzioni proposte? QUI LA PREOCCUPAZIONE DEL PATT LOCALE.
Una premura sospetta.
A questo punto, l’insistenza della Giunta a procedere con velocità, manifestata nelle riunioni dei giorni scorsi, genera fortissimi sospetti. Soprattutto se relazionati ai comunicati di alcune Istituzioni pubbliche del Veneto. Alla ribalta della cronaca e dei media ormai da alcuni anni, questo tipo di notizie, lette nel contesto raccontato sopra, acquistano caratteristiche inquietanti. Ne ho conservate alcune, ai link allegati segnalo questo di VENETOeECONOMIA ma soprattutto questo della REGIONE del VENETO
In quest’ultimo cito un passaggio davvero significativo:
“Questi 26,4 chilometri – conclude la vicepresidente (della Regione Veneto) De Berti – allacciano alla rete delle strade statali centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica come Padova, la ‘Pedemontana Veneta’, la Valsugana, i laghi di Levico e Caldonazzo, Trento e le zone sciistiche del bellunese e del trentino ed è al servizio di traffici interregionali e internazionali sulla direttrice Brennero-Austria-Germania e Nord Europa, rappresentando particolare interesse per l’economia di vaste zone del territorio veneto e trentino”.
Spaventoso, vero? Ora che la Pedemontana arriva a compimento, un po’ alla volta prende forma anche il senso di articoli come questi sopra.
Da questo nuovo tratto autostradale, un accordo transregionale tra amministratori dello stesso partito politico offrirebbe transito veloce e gratuito verso nord passando dalla Valsugana. Anche perchè è piuttosto palese che l’opera Valdastico tanto contestata è pure molto onerosa e di altrettanto difficile progettazione. Per questi motivi, la sua tutta teorica realizzazione si collocherà comunque lontanissima nel tempo nella sua fase attuativa.
In parole povere?
A tradurre queste riflessioni in termini poco più che volgari ci troveremmo in una condizione piuttosto ridicola. La Valsugana attende il suo sviluppo territoriale ed economico. Invece, per fare un piacere ai veneti, finiremmo per buttare tutti i milioni di € di investimento che la zona merita, dentro ad un nastro di asfalto e cemento. Lo scopo? Permettere a camion e passanti di scorrazzare più velocemente attraverso la nostra bella valle lasciando in pagamento smog e collaborazione tra lega veneta e trentina. Se confermata, questa tesi potrebbe fare sicuramente bene a qualche partita elettorale chissà quando e chissà dove, ma ai trentini questo interesserebbe davvero poco. Anzi, ricorda la pantomima avviata in occasione del rinnovo della concessione dell’A22 che qualcosa in effetti aveva già fatto sospettare.
Mi rincuora soltanto una sola cosa. La lentezza dei procedimenti burocratici associata ad una scarsa attitudine al pragmatismo di chi sta governando adesso il Trentino, vedranno ben presto riempire la loro agenda di impegni di campagna elettorale. Ancora una volta i mancati atti amministrativi si trasformeranno in promesse. Piuttosto che niente, per ora, va bene così.