Quale aiuto per gli allevatori in crisi? Un suggerimento alla Giunta Provinciale.

Da Michele Dallapiccola

All’assemblea della Latte Trento il Presidente della PAT ha promesso agli allevatori che potranno sperare in qualche aiuto che sarà stanziato nella fase di assestamento di bilancio. A fine luglio.

Bene che vada significa dunque che tra attivazione delle misure, raccolta delle domande e liquidazione del contributo, potrebbe passare tranquillamente tutto il 2022.

Questo, significa che la giunta leghista manca di fantasia amministrativa o tira semplicemente il can per l’aia (e risparmiare per il concertone)?

Sarcasmo a parte a questo governo provinciale un suggerimento lo vogliamo prorio inviare. Esattamente come ha fatto il vicino Alto Adige, si può benissimo percorrere una strada simile. Anzi, è un suggerimento che avevamo già inoltrato alla Giunta in passato ma come tanti altri nostri è stato puntualmente ignorato.

Esiste, attuale e già normato un contributo per agevolare le pratiche del pascolamento. Si tratta di un’attività estremamente significativa per il benessere dell’animale allevato. Cibo fresco, esposizione al sole e movimento fisico, come per l’uomo anche per il bovino migliorano notevolmente lo sviluppo fisico e fisiologico della mandria. È infatti promosso prevalentemente nelle fasi dell’accrescimento giovanile. Permette di ottenere degli adulti cresciuti in condizioni ottimali.

Ebbene, allo stato attuale la Provincia stanza già un premio in tal senso. Lo permette una norma, notificata a Bruxelles. Rifacendo lo stesso percorso in questa fase transitoria si potrebbe almeno raddoppiare. Partendo fin da subito. Come ha fatto Bolzano che l’ha organizzata come tripla rispetto a Trento.

Oltre a questo potrebbe venir attivata una campagna promozionale straordinaria per il prodotti lattiero caseari. Si potrebbero anche immaginare forme di co-marketing assai articolate. Estremamente valide anche perché potrebbero coinvolgere tutte le latterie del Trentino.

Gli allevatori non hanno certo bisogno dell’avvocato della difesa. Questa nostra proposta vuole semplicemente rappresentare che a quattro anni di distanza dal proprio insediamento, questa maggioranza fa ancora fatica a fare il proprio dovere. Con carenze, rese particolarmente evidenti da un periodo di crisi che auguriamo a tutti termini presto.