Manodopera per le imprese. Acqua alla gola. 

Da Michele Dallapiccola

L’impresa chiama la politica!

Quante chiamate da utenti e conoscenti in queste ore. Chiedono informazioni rispetto al decreto flussi, allo sblocco dei permessi a notizie fresche dal sistema. Un amico del settore del porfido che aspetta una persona dal Marocco, un malghese che aspetta aiuto dall’Albania. Per non parlare della piccola frutticoltura entrata nel vivo dei problemi anche da noi. C’è l’esperto di turno che con fare affabile stabilisce dai palchi dei convegni che la colpa è del reddito di cittadinanza. Poi c’è il sociologo di grido che racconta dei cattivi insegnamenti ai giovani che voglia di lavorare non ne hanno più. Troppa signorilità di massa, ci dice. 

Poi c’è tutta la questione relativa al decreto flussi. 

Di fatto nessuna di queste considerazioni sembra fuori strada. E nell’ambito di questo dramma, è significativo che vi sia una sorta di presa di coscienza collettiva. Appare evidente che l’aver affrontato la questione lavoro in maniera così goffa e drammatica si è finito per ottenere un paradossale effetto contrario. 

Riflettiamo insieme su cosa è successo a causa di alcune forze al governo nazionale in questi ultimi anni.

Per i cinquestelle il problema era la disoccupazione e la diseguaglianza sociale. Principio più che giusto se preso in considerazione come senso assoluto. Se poi però lo corredi qualche miliardo di euro e comici a lasciare a casa gente senza arte né parte non va più bene. Senza contare che il diavoletto delle tentazioni ha spinto più di un italiano ad approfittare in maniera disonesta di questa opportunità. 

Non è andata meglio a chi urlava “al nero”! Come se tutti i nostri mali venissero da lì, Solo oggi ci rendiamo conto quanto grave la situazione. e il brutto deve ancora arrivare. Leggete a QUESTO LINK la situazione in Emilia nell’ambito dell’ortofrutta. Par di capire che vi saranno interi settori non coltivati poiché non si trova la manodopera per la frutta che lì si converrebbe.a anche il settore commercio non va tanto meglio. Sempre più numerosi gli articoli di giornale che ne parlano. Manca il personale e i bar sono costretti a chiudere: citava ieri ad esempio IL DOLOMITI. QUI IL LINK

Insomma: che Draghi stia perdendo consensi e simpatia è cosa nota. Il suo operato però non ha nulla a che vedere in qualità con i provvedimenti populisti del governo gialloverde appena trascorso. I suoi effetti, ancora operativi, hanno una grandissima responsabilità. 

È stato detto: “Via gli stranieri e stipendio gratis a tutti!”. In una società che cambia, con una sempre più innata maldisposizione al sacrificio, l’effetto di questo mix è risultato micidiale.

C’è davvero da chiedersi come sarà possibile uscirne. Speriamo ci venga ancora una volta in soccorso, la serietà e la competenza di affrontare l’amministrazione della cosa pubblica di alcune persone. Anche in questo caso sempre meno numerose. Ci vorrà tempo, troppo, e i danni saranno ancora molti.