Aiuto! C’è un’invasione di insetti alieni? 

Da Michele Dallapiccola

Sembra il titolo di un film e invece è un’amara realtà. Anche il Trentino, il montuoso territorio, cerniera mitteleuropea tra lo Stivale e l’Europa intera non è indenne dagli effetti negativi del cambiamento climatico. 

Delle intemperanze del clima ne parleremo in altra occasione. Qui oggi vorrei riprendere un allarme lanciato da Coldiretti sulle pagine de Il Dolomiti. 

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Zecche, cavallette, bostrico.  Per citare le sventure raccontate nella notizia. QUI IL LINK DEL COMINICATO

Ma le preoccupazioni non si fermano qui. Già dal 2015 il prestigioso Istituto Zooprofilattico delle 3Venezie segnalava un paio di inquietanti presenze. 

Mi riferisco all’incombente colonizzazione anche dei nostri territori di due nuove specie di zanzara. La giapponese e la coreana. Embè direte voi, che problema c’è? Si metteranno in coda alle zanzare locali e a quella tigre. E purtroppo no, non è così semplice. (Teppareva!) Queste zanzare hanno una preoccupante caratteristica. Le loro larve sono termofobe. Se l’acqua dove sono state deposte è troppo calda non si sviluppano. E quindi? Quindi queste zanzare sono bell’e pronte per colonizzare anche le zone di montagna anche sopra i mille metri. Comunque più in alto rispetto all’altimetria che le zanzare locali rispettano per questioni biologiche.

Le zanzare giapponese e coreana, il cui nome scientifico è rispettivamente Aedes japonicus e Koreika, sono insetti appartenenti alla famiglia dei Culicidae ed alla super-famiglia dei Diptera.

Provengono dal Giappone dalla Corea, Taiwan, Cina Meridionale e Russia. La diffusione nel mondo occidentale è da attribuire al commercio di pneumatici.

Possono svilupparsi sia in ambienti acquatici naturali che artificiali, come ad esempio piscine, vasche per pesci esterne, secchi umidi, fori negli alberi ecc. Il periodo di maggiore attività di questa specie, sia di larve che di adulti già pungenti, è tra il mese di maggio e quello di novembre. In Svizzera, alcune uova sono state ritrovate fino ad autunno inoltrato.

I danni provocati.

La puntura di queste zanzare può essere molto pericolosa poiché la specie è vettore del Virus del Nilo occidentale (chiamato anche virus WNV). Recentemente è stato scoperto che è anche in grado di trasmettere tra gli altri anche il virus Dengue ed il virus Chikungunya.

Riusciremo ad arginare l’invasione?

Io sono speranzoso. Ma sarà solo mettendo in campo tutte le possibile soluzioni. Dai classici insetticidi per gli adulti, ai larvicidi nelle pozze d’acqua. Ma anche utilizzando nuove e sempre più avanzate strategie di controllo, come il rilascio di maschi sterili geneticamente modificati in grado di abbattere drasticamente il successo riproduttivo dei ditteri, fino a far arrivare al collasso intere popolazioni.

L’importante è che intanto, di popolazione, non collassi la nostra. Politica e cittadini uniti devono, possono rispettare le più severe direttive che fermino il climate change. 

Sostenibilità delle azioni e riduzione delle emissioni di carbonio in primis. Facile no?