Salta il Premio insediamento agricoltura per un gruppo di giovani. Dalla PAT, superficialità o disattenzione?

Da Michele Dallapiccola

Sembra quasi un annuncio dai toni trionfalistici quello della Camera di Commercio pubblicato in queste ore. Riguarda lo stato di salute delle partite Iva giovanili. A ben vedere la buona notizia riguarda numeri davvero molto bassi.

Forse è proprio per questo che l’informazione stride. Soprattutto se correlata ad una ulteriore considerazione trionfalistica annunciata dalla Provincia.

La giunta comunica infatti di aver rimpinguato i fondi che finanziano la graduatoria della misura 611: il Premio insediamento giovani.

Peccato che dall’attuale lista d’attesa rimarrà fuori la metà delle persone che stavano aspettando. Pare saranno 25 i giovani esclusi da questa misura di aiuto. In questo momento. Perché è pur vero che nella generalità dei casi queste nuove imprese potranno ritentare la “fortuna” a partire dal prossimo anno. Ecco. Qui sta il vulnus della cosa. Forse e tra un anno. Col rischio di tutto quello che nel frattempo potrebbe succedere.

Va poi sottolineato che la PAT non può nemmeno addurre un problema di natura finanziaria. Nel recente assestamento la giunta si è infatti riservata una nutrita riserva di milioni di euro (almeno 6 per la sola agricoltura) la cui destinazione è ancora tutta da decidere. Qui ne sarebbe bastato ancora uno.

Allora mi chiedo: perché non si è pensato di permettere a queste giovani imprese di partire fin da subito? È sempre antipatico rilevare le mancanze o i difetti delle decisioni della maggioranza ma sembra quasi che questa amministrazione ce la metta davvero tutta a cercare “bucce di banana” sulle quali scivolare.