Rincaro del Gas. Colpa della speculazione e dell’inerzia della politica. Ma davvero intanto ciascuno di noi non può far niente?

Da Michele Dallapiccola

Non so se mi son perso qualcosa ma dalle agende di questa campagna è assente una questione che pesa sulle nostre scelte politiche come un enorme macigno.

Dai programmi del prossimo governo, indipendentemente dal suo colore, non potrà mancare il rispetto dei tre aspetti della sostenibilità: quella sociale, l’ambientale e infine quella economica. A quest’ultima caratteristica si collega in maniera stringente il carovita. Particolarmente legato al caro-energia, in questi ultimi mesi ha portato famiglie ed aziende all’orlo del collasso finanziario.

E quando i guai son grossi, si cerca sempre di ascoltare la persona che li sappia affrontare nella maniera più completa e competente possibile. Per far questo non possiamo ignorare le ricette proposte dall’ultimo Capo del Governo Mario Draghi. Intervenuto al Meeting di Rimini ha ricordato le scelte compiute dal suo Esecutivo.

Sono figlie di una visione che dovrebbe consentire all’Italia la completa indipendenza dal gas di Putin. Il problema è che ammesso e non concesso che si concretizzi tutto quello che è stato auspicato e programmato, gli effetti purtroppo non si vedranno prima della fine del 2024.

Si dovrà arrivare a un tetto del prezzo del gas. Da questo andrà sganciato il costo dell’energia elettrica. Si dovrà proseguire con la stipula di accordi con altri Paesi così come è già in parte avvenuto. E se è pur vero che le nostre importazioni da Mosca si sono già dimezzate, nel frattempo il prezzo del gas è arrivato a €300 per Megawattora. E’ più di dieci volte il suo valore storico.

La preoccupazione sociale dilaga.

Deriva dal fatto che nel frattempo abbiamo davvero poche possibilità di reazione. Per questo attivare battaglie per i diritti civili o aizzare le persone attraverso la paura per la sicurezza è assolutamente fuori luogo.

Piuttosto questi nostri candidati dovrebbero partire proprio dallo stimolo alla popolazione ad effettuare la prima delle azioni di contrasto. Al caro gas quella che dipende da ciascuno di noi è un miglioramento della logica dei consumi. Pare che una diffusa ed intensa riduzione dei consumi potrebbe sortire effetti anche nel medio periodo.

E poi andrebbero accompagnate una serie di proposte da fare al futuro governo per stimolare la curiosità e la fiducia Quella di chi in fondo e ancora, cerca di attribuire il proprio voto in funzione di promesse possibilmente concrete.

È l’ora della scelta su rigassificatori, energie rinnovabili, ricerche sul nucleare di ultima generazione e tutto ciò che il resto d’Europa e del mondo persegue all’insegna dello sviluppo sostenibile. Impianti, non parole.
Invece ci sono sempre più persone che ridono. Ridono e votano allo sfasciacarrozze pensando così di vendicarsi su chi ha governato fino ad ora.

Il fatto è che fino ad adesso al governo ci sono state quelle persone che abbiamo votato noi tutti gli stessi di 5 anni fa. Questo per raccontare che il cambiamento che cerchiamo non può dipendere solo e soltanto dalle persone che responsabilizziamo attraverso il nostro voto. Ammesso non concesso che ci sia ancora qualcuno che responsabile si sente.

Ah, e prima di uscire dalla stanza ricordatevi di spegnere la luce.