Preparare, preparati. Nel lavoro, nella vita, nella politica.

Da Michele Dallapiccola

Preparare [dal lat. preparare, der. di parare “apprestare”, col pref. prae- “pre-“]. 

In forma transitiva: disporre qualcosa perché sia pronto per un certo uso o scopo; predisporre, allestire 

In forma riflessiva: mettersi nelle condizioni di affrontare una situazione.

Nei lavori, nella vita, nelle cose che contano. Il futuro va affrontato oggi, partendo per tempo. 

La visita ad una floricoltura in questi giorni ha stimolato in me questo pensiero. I contadini, gli agricoltori, come tutti gli altri professionisti, questa cosa la sanno. Osservavo i ciclamini pronti per le prossime settimane, i crisantemi, per i santi, le stelle di natale, per le feste. Tutto scandito dal tempo, dalla preparazione.

Perché nutrire un animale, una pianta, un fiore, affinché possa darti di che vivere è qualcosa che deve partire da lontano. 

E così anche in politica, in amministrazione. Che della vita anche lavorativa di tutti noi dovrebbe esser l’arte che ne regola le azioni. Tornerà ad essere importante prepararsi, esprimere chiaramente le proprie idee ed il proprio programma e dare ampia dimostrazione di competenza attraverso il proprio lavoro ed il proprio impegno. Sono sicuro che passerà il tempo del preferire nel voto chi più grida, chi più sa stare sulla scena dello spettacolo. In questo momento di crisi di difficoltà sono convito che la professionalità di chi sa dimostrare di esser preparato, tornerà ad essere apprezzata.

E sempre più, proprio per questo, la politica specialmente di livello locale sarà basata sulla fiducia nelle persone. Per quello che sono, per quello che valgono. Perchè la loro parola, la rispondenza agli impegni che queste si prendono è sempre misurabile.  Come gli elettori chiedono. Amministratori, soprattutto persone, preparate.