La settimana d’approdo alla data elettorale, l’avrete notato tutti, scorre all’insegna degli annunci scoppiettanti di una giunta Provinciale entusiasta di inventarne una di nuove al giorno.
Ce n’è per tutti. Opere pubbliche, bretelle stradali, bonus come se piovesse. Anzi, a un certo punto sono proprio piovuti dal cielo 180€. Sulla testa di tutti. Ora i leghisti son passati a prospettare studi di ricadute economiche favolose. L’ultima, quella dei 44 milioni che avrebbe portato Vasco Rossi, custodisce una curiosità. E’ una cifra simile a quella che chiede l’impresa a ristori dei danni subiti dalla mancata assegnazione dell’appalto del Not. Ne faranno una partita di giro?
La patata bollente dei Grandi Carnivori.
Da questo argomento, la Giunta si è tenuta accuratamente alla larga. Eppure i danni da lupo e orso sono sempre stati uno dei grandi classici della giunta leghista.
Certo, l’argomento lo rumoreggiavano meglio quando a governare erano altri. Mentre loro, potevano permettersi di navigare a vista con le vele dei gazebo spiegate dal vento dell’opposizione.
Eppure con la destra a governo, i lupi non hanno smesso di praticare stragi né gli orsi di sbranare animali.
Gestire questa convivenza al meglio richiede l’elaborazione di un percorso normativo complesso. Lo sappiamo tutti, è molto difficile e va concordato con un governo che possa constatare il massimo impegno a livello locale.
Che si fa di innovativo in Trentino? Si procede, come i gamberi.
Ancora una volta è di queste ore la notizia che una rispettabilissima regione a Statuto ordinario quale è il Veneto ci ha superato in un progetto di gestione assai interessante. QUI IL LINK per leggere della prima lupa dotata di radiocollare per prevenire gli attacchi al patrimonio zootecnico
Il Trentino aveva già iniziato a sviluppare una tecnologia simile già qualche anno fa partendo dall’orso. QUI IL LINK all’articolo che racconta dell’avvio al progetto.
Evidentemente, la FEM, incaricata dalla Provincia di procedere col progetto, non ha ultimato il lavoro o forse è stata la Provincia stessa a decidere di impegnarsi su ben altri fronti.
Non sapremo mai come è andata davvero. Fatto sta che in Veneto il recinto che avvisa dell’arrivo dei lupi è una realtà, almeno sperimentale. In Trentino ti accorgi del lupo soltanto a pecore sbranate, se ti distrai anche soltanto un attimo.
Come se non bastasse, un sempre maggior numero di imprenditori agricoli e malgari danneggiati, riferiscono di una estrema farraginosità nel vedersi attribuito il giusto ristoro dei danni subiti. Al punto che spesso ne devono fare a meno.
L’Autonomia dimenticata
Insomma, la tanto sbandierata autonomia di questa campagna elettorale pare dimenticata per quanto riguarda la gestione di grandi carnivori. Sembra quasi una faccenda spazzata come polvere sotto al tappeto. Sembra quasi che questa maggioranza provinciale viva nella speranza che a non parlarne il problema si risolva da solo. O ricorrendo tuttalpiù a recinti e psicofarmaci per gli orsi e a girarsi dall’altra parte per non vedere per quanto riguarda i lupi.
La sappiamo benissimo che queste sono considerazioni che leggono soltanto gli addetti ai lavori. Del resto il male ed il dolore delle perdite lo avvertono soltanto i proprietari di animali che ne subiscono i danni.
Noi però continueremo a parlarne perché riteniamo che anche gli amanti di questi affascinanti carnivori, è bene che siano informati. Dal punto di vista della gestione e della convivenza Il problema è praticamente ignorato. In altre regioni (diciamo, anche europee) gli allevatori esasperati, sottoposti ad uno stress analogo finiscono per adottare abominevoli soluzioni. In proprio.
Il rischio di questo deplorevole punto di approdo locale c’è tutto. Eppure la politica, competente, responsabile, autonoma dovrebbe essere capace di gestirlo ed evitarlo. Dovrebbe.