Oggi gli autonomisti hanno capitalizzato un ottimo risultato. Non c’è dubbio.
A questo punto, l’opzione principale da decidere è: come potremo valorizzare il capitale di tutti questi nostri voti?
Politicamente parlando, le elezioni provinciali sono ormai alle porte. E se a livello nazionale ci sono poche alternative – la destra è sempre più destra – in Trentino tuttavia, si sta verificando una splendida anomalia.
Campobase a livello provinciale e il centrosinistra nel collegio di Bolzano hanno performato un ottimo risultato.
In particolare il neoformato Campobase ha già eletto un proprio rappresentante in Parlamento (alla faccia di chi sostiene che non esiste). Ma ha onorevolmente mancato il secondo parlamentare a Rovereto. Per 200 voti.
Così è accaduto che gli autonomisti con la loro neutralità, tutt’altro che svizzera, hanno contribuito a mandare a Roma due figure destroidi di oscuro peso. De Bertoldi e Biancofiore potevano benissimo venir sostituiti da figure ben più radicate e ben più autonomiste. Ma sul senno di poi inutile recriminare.
Il significato di questo risultato è che i voti degli autonomisti alla destra non servono ma possono però far vincere il centro.
Di qui in poi.
A destra si preannunciano due scenari interessanti per chi ora siede all’opposizione.
PRIMA OPZIONE: la destra di Fugatti si ripresenterà alle elezioni provinciali con degli equilibri fortemente cambiati rispetto all’inizio legislatura. E lui e la sua lega ne dovranno tenere conto. Se tutto rimane cosi, la coalizione conterrà Fratelli ditalia e assumerà un colore più nero che mai. Inavvicinabile dagli autonomisti.
SECONDA OPZIONE: in alternativa Fugatti potrebbe in seguito rompere con FDI per mascherarsi da mite e provare ad assumere posizioni più centrali e moderate. Nel caso, si potrebbe verificare una situazione simile a quella in cui è incappato il centrosinistra nel 2018.
A questo punto quale miglior occasione per le forze attualmente all’opposizione in Provincia di provare a riprendersela in mano?
Insegna Machiavelli, già alla fine del 1500, che le alleanze vanno codificate prima della battaglia. Aspettare il vincitore dopo l’esito infatti non servirà a nulla poiché di te non si fiderà ne il vinto né il vincitore.
QUI SOTTO: le prime avvisaglie di ammiccamento risalgono a più di un anno fa.