Ormai è sotto gli occhi di tutti, l’emergenza è enorme. I danni che sta facendo il coleottero denominato bostrico, al patrimonio boschivo sono incalcolabili.
Dopo il disastro determinato dalla tempesta Vaia, nelle foreste nel nostro settore delle Alpi si è manifestata una vera e propria discesa negli inferi. Per gravità e dimensione è probabilmente peggiore anche alla tempesta stessa. E non è finita qui. Altre esperienze di livello europeo raccontano che l’epidemia tende a una mitigazione spontanea ma che può manifestarsi per una durata di cinque o sei anni. Non c’è pace dunque per le foreste trentine, il patema strutturale sarà una costante ancora per un bel pezzo. A QUESTO LINK TROVERETE DA PARTE DELLA PAT, GLI ULTERIORI APPROFONDIMENTI DEL CASO.
Siamo consapevoli che affrontare una simile problematica sia a dir poco improbo. E tra tutte le emergenze che la Provincia deve gestire, questa probabilmente non è nemmeno nello spazio riempipista. Eppure le amministrazioni locali, questa grave situazione, la vivono tutta.
Chi riveste compiti di esecutivo vive certamente questa responsabilità. A ben vedere però, le risposte che arrivano così come presentate alla stampa di questi giorni differiscono molto a seconda se provengano dal vicino Alto Adige o dal Trentino. E il confronto, purtroppo fa emergere pesanti discrasie tra le due province in reazione allo stesso problema. Nei giorni scorsi ad esempio su IL DOLOMITI è passata questa notizia:
Emergenza bostrico, in Alto Adige la Provincia dà 40 euro per ogni albero scortecciato e stanzia 2 milioni per la sicurezza delle strade nei boschi attaccati QUI IL LINK DELL’ARTICOLO COMPLETO
Forse per questo ha particolarmente colpito il contraltare trentino con un’informazione che riguarda lo stesso ambito e passata per ovvi motivi molto più in sordina. Con IL COMUNICATO A QUESTO LINK, la giunta trentina ha assistito ad un’Indagine conoscitiva presentata agli artigiani: “Filiera del legno, il Servizio foreste mette 345 aziende sotto la lente” è il titolo del rapporto.
Ecco, mentre a Bolzano hanno stanziato i milioni, a Trento, gli assessori presenti hanno commentato che vogliono scommettere su formazione e innovazione.
Penso che questo passaggio sia sufficiente anche come commento.