Nozze coi fichi secchi? A giudicare da come la giunta provinciale affronta le opere pubbliche sembrerebbe proprio di si. 

Da Michele Dallapiccola

La notizia girava già da qualche giorno ma ieri ne ha voluto parlare anche qualche acuto giornalista. 

Che finalmente, si metta in sicurezza l’inquietante galleria di Ponte Pià tra Tione e Ponte Arche, è un cosa bellissima. Il progetto di intervento è partito negli intenti della Provincia già da qualche anno. 

Ma dalla bella notizia, all’amara realtà, è un attimo. Leggendo il comunicato si comprende che tutto avverrà con disponibilità finanziarie e lungaggini amministrative permettendo. 

Perché i leghisti son fantastici. Innanzitutto annunciano! Sia vero, sia fattibile oppure no, loro con la conferenza stampa partono. 

Se poi non succede nulla, a chi dar la colpa si troverà di sicuro. 

E’ successo con i sessanta milioni che sarebbero stati destinati alla SS47 della Valsugana. Dopo pochi mesi sono già diventati 30 e alla fine chissà nemmeno se si farà qualcosa. Ma potrei citare la serie inenarrabile di funivie promesse in ogni dove, passando dall’acquisizione di castelli, ospedali pubblici costruiti dai privati e chi più ne ha più ne metta.

Se leggiamo nel casus belli, notiamo la falla: l’opera vale oltre 30 milioni di€. Per approntare il cantiere ne basta uno scarso. Eccolo l’annuncio allora: facciamo quello intanto, poi si vedrà. 

In tutta onestà e a parziale giustificazione di amministratori e amministrativi, è giusto ricordare che dietro a queste opere c’è una burocrazia pazzesca. Al punto che per veder partire qualche lavoro sono necessarie almeno un paio di legislature, come normalità. 

In tal senso le stesse figure dei commissari tecnicamente aggiungono poco. E l’esecutivo lo sa e gioca sull’altisonanza del termine cosi come compreso dai più. E’ un termine roboante certo, ma di procedure come quella per il ponte Morandi a Genova, ce n’è stata una sola.

Diffidiamo dunque degli annunciatori dal cantiere subito! L’entusiasmo e lo zelo di chi si sta preparando la campagna elettorale a suon di appalti rischia di provocare ben più di una illusione. E la lega dal Comunicato Stampa facile questo lo sta pagando.

Nei sondaggi di ieri, per la prima volta è scesa sotto i valori del partito di Calenda, scivolando al quarto posto. 

Le persone cercano serietà, non conferenze stampa.