Annuncio alla Meloni o provvedimento davvero utile?
Sì è tenuto in questi giorni un momento di incontro istituzionale col mondo agricolo provinciale. Lo scopo pare sia stato quello di riflettere e fare il punto sull’andamento delle fitopatie in Provincia di Trento. Necessario, direi, anche se a ben vedere non si tratta di nulla di straordinario. Anzi, probabilmente lo è il fatto che non sia permanente e che non si tenga con maggiore frequenza e regolarità. A QUESTO LINK UN TAVOLO ANALOGO DI QUALCHE ANNO FA DOVE SI FACEVA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Fatto sta che i titoli stampa di stamane sembrano così incoraggianti che un qualsiasi povero contadino disgraziato dalla drosofila o dagli scopazzi, potrebbe venir colto dalla felicità di aver finalmente posto fine alla propria angoscia.
Via i contributi a chi non estirpa! E’ noto infatti per legge, che laddove viene segnala una delle fitopatie previste dalla normativa il proprietario delle piante è obbligato ad intervenire.
Facile no? Ma quanti sono realmente i proprietari segnalati, incorsi in sanzione e comunque non adempienti? Nel 2016 ad esempio ricordo un dato parallelo. Dei 114 sanzionati i non adempimenti ad un certo punto erano sei. Per questo ci dotammo di una delibera per estirpare in maniera coatta nel sito di chi non rispondeva o era irreperibile.
È una delibera che deve essere smarrita o forse scaduta? Abbiamo appreso infatti dalla stampa che la giunta vuole farne una nuova. Uguale, penso, a sto punto.
Ironia a parte va detta la verità.
E cioè che la lotta agli agenti biologici nocivi è un fronte sempre aperto fatto di deboli votazioni e profonde sconfitte. E un bene che si faccia il punto, magari in zona campagna elettorale lo si vede ancora di più. Quello che non ci sta sono gli annunci alla “Pugno duro anti rave party!” I rimedi sono ben altri. Ad esempio, la cosa andava presidiata con maggiore incisività da subito. Pensate alla differenza di comportamento della lega tra la drosophila (berries) e la cimice asiatica (mele). O i ritardi sulla flavescenza.
Invece, tra pandemia e impegni diversi da parte della giunta i risultati sono stati quelli che abbiamo oggi.