La stalla moderna, un microcosmo a parte da tutelare dentro alla società moderna.

Da Michele Dallapiccola

Ogni azienda ha la sua storia, ogni famiglia ha un suo personale destino. Ma quando la gestione può contare su forza giovane con un futuro aperto, le sue prospettive possono apparire completamente diverse. 

Da un lato – si badi bene – per ogni figlia o figlio che sia, non deve diventare obbligatorio seguire le orme dei genitori. Ognuno nasce col diritto a portare avanti l’azienda di famiglia solo la sente sua per passione. D’altronde, ogni persona ha diritto a pensare alla propria attività in proprio, in maniera completamente sganciata dal fatto di organizzarsi in una famiglia tradizionale fatta di moglie e figli e tutto quello che le sta intorno. 

Al netto però di questi sacrosanti diritti individuali, quando in particolar modo nelle aziende zootecniche girano aiutanti come quelli ritratti nella foto di copertina, allora vuol dire che la politica ha vinto. Perché anche a chi fa un lavoro maledetto avrà offerto la possibilità di realizzarsi come chi fa un lavoro comune.

Eh si, perchè l’allevatore è davvero un lavoro speciale. Non ce ne sono altri così. 365 all’anno 7su7. E questo vincola. Scelte di vita, opportunità per sé e per la potenziale famiglia, insieme a molto altro.

Ecco perché la politica della zootecnia trentina 2030-2050 potrà dichiararsi vincente solo se riuscirà ad interpretare questa situazione. Quella dell’allevatore, almeno in Trentino, è una specie in via di estinzione soprattutto per questo motivo. Certo anche la marginalità che offre un lavoro rispetto ad un altro ma chi si avvicina a questo tipo di impegno, fa del guadagno l’ultimo dei pensieri. Allevare è soprattutto passione..

E con una PAC sempre più risicata con fondi provinciali sempre più dedicati a rammendare ogni buco che si forma a causa della crisi saremo vincenti solo se sapremo mettere in atto cose nuove. Attività a servizio della zootecnia, ad esempio, utili a far sì che questo dannato mestiere possa diventare qualcosa di accettabile anche per una famiglia normale. 

Aiuti per agevolare l’assunzione di manodopera in stalla, servizi alle aziende agricole, facilitazioni di natura finanziaria ma soprattutto promozione del valore sociale del Contadino!

Sono tutti aspetti fondamentali che andranno adottati come parte integrante di un programma di governo Provinciale serio e che si rispetti a partire dal 2023. La politica lo deve in maniera ineludibile al popolo che alleva e che produce latte ma soprattutto che coltiva rende bello (e commerciale per il turismo) il nostro territorio.