Perché l’astensionismo non può essere una risposta alla politica che non piace. E a giudicare dalle persone che non vanno a votare si tratta di una reazione fin troppo diffusa. Come evidenziato dalle ultime elezioni, il Trentino si sta sempre più allineando con le forze politiche nazionali. L’elettorato si divide tra i due grandi blocchi di centrodestra e di centrosinistra, ma gran parte della popolazione non si sente rappresentata, tanto che oltre il 40% degli aventi diritto non si è presentato alle urne.
Col nostro Movimento proporremo una nuova casa a chi non si riconosce nelle attuali forze politiche. Un’organizzazione pragmatica e fin da subito chiara su quali siano gli obiettivi, come raggiungerli e con chi farlo.
Un Movimento che parte dai bisogni della popolazione, dalla necessità di riconoscersi in idee al momento assenti tra le forze politiche che governano la nostra Provincia.
Un Movimento autonomista, popolare e democratico, fatto di persone, di ideali e di voglia di mettersi in gioco per creare un’alternativa alle attuali forze di governo provinciale.
Il gruppo è dunque partito, ha tanta voglia di autonomia e allo stesso tempo si riconosce nelle cause progressiste fondamentali di una società moderna ampia e variegata.
Un’unione di persone che hanno a cuore i bisogni del territorio, ma anche consapevoli di dover guardare oltre, verso l’Europa. Non perderemo tempo a rivangare il passato, ma ci apriamo piuttosto al futuro e a tutte le occasioni che questo ci riserva. E’ così che nasce Casa Autonomia.eu.
Già forte di 2 consiglieri provinciali, 10 amministratori sparsi sul territorio e oltre 60 soci fondatori, il Movimento si è riunito martedì, nella sua serata fondativa ufficiale. Felici di essere finalmente arrivati a questo momento, abbiamo creato una nuova organizzazione, un nuovo contenitore di idee all’interno del quale riconoscerci. Insieme abbiamo imboccato un nuovo sentiero: sappiamo dove ci porterà, ma non vediamo l’ora di farlo assieme a voi e a tutti coloro che si riconosceranno nei nostri ideali e nelle nostre proposte. Una cosa però è certa: non partiamo in svantaggio.
Grazie alla nostra presenza in Consiglio Provinciale e alla nostra esperienza, potremo già sederci al tavolo e discutere alla pari con altre forze politiche, oltre che portare in consiglio atti e interrogazioni sotto il simbolo del cerchio giallo che ci rappresenta.