Segui il giallo: un invito alla coerenza.

Da Michele Dallapiccola

L’ultimo elemento che raccontiamo in questa descrizione ad episodi del simbolo del nostro Movimento, riguarda il colore scelto per il disco utilizzato come sfondo. Si tratta del colore giallo descritto in tre diverse gradazioni, scelte a rappresentare le tre eccellenze agroalimentari del nostro territorio. 

Mele, bollicine e formaggio.

Sono tre tra le tante peculiarità agroalimentari del nostro territorio che ci permettono di correre nel mondo, riconosciuti e riconoscibili. Insieme al resto del paniere enogastronomico trentino intrattengono e allietano i nostri ospiti. Sono il cardine del turismo che vorremmo, quello legato al territorio (anziché ai concertoni). Quello dove l’ospite si immerge nelle esperienze sensoriali, quelle vere, quelle vissute nella parte più schietta e genuina del nostro amato Trentino.

E’ un colore che piace, che incontra con facilità la simpatia di tutti perché è il colore del sole, della luce che illumina le nostre montagne, il nostro paesaggio, d’inverno come d’estate.  Rende belli i laghi con la loro luce tutta da godere, rende belle le vacanze dei nostri ospiti. Da loro, è’ infatti il lato sud delle Alpi, quello che abitiamo noi, ad essere particolarmente apprezzato rispetto al lato nord. E’ afflitto da una variabilità meteorologica molto meno marcata. Il clima è migliore ed il cibo è più buono.

Il piano politico

Sarà dunque il giallo a diventare il colore acceso della novità? Di certo, il giallo di questi autonomisti ha le idee chiare. Il nostro movimento rimane collegato all’alveo dell’Alleanza democratica per l’autonomia, con grande coerenza rispetto al piano ideologico delle persone che hanno deciso di dargli vita. Una coerenza appunto, che tiene viva questa alleanza da quasi un quarto di secolo. Accanto a partiti nazionali come PD o Azione, accanto a espressioni civiche come Campobase (una sorta di spin-off della Margherita e delle civiche a lei affini o collegate), una lista di indirizzo autonomista era a dir poco necessaria. 

E il nostro gruppo, che parte dal basso, continuerà a dialogare con le forze a lui similari. Ma c’è una condizione che tra tutte le persone che ci contattano in questi giorni, viene senz’altro più apprezzata. 

Il lato giallo dell’Autonomia, si tiene ben lontano dall’opportunismo che l’alleanza con partiti statalisti oggi finisce per delineare.