Aiuto! arriva la SQNBA degli animali, farà male?

Da Michele Dallapiccola

Voler bene agli animali è una questione di civiltà, è un atto etico con dei profondi risvolti di responsabilità soprattutto morale.

Proprio per questo attribuiamo un grande valore ad un contenuto della Gazzetta Ufficiale numero 279 del 29 novembre. Ospita infatti la disciplina del “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale” che su base volontaria certifica le imprese zootecniche che adottano sistemi che garantiscono agli animali allevati condizioni migliorative rispetto a quanto già previsto dalle norme in materia

Insomma, oggi arriva anche per le produzioni animali, lo stesso metodo di certificazione che ha coinvolto la viticoltura qualche anno fa: lo SQNPI. Acronimi impronunciabili concettualmente rivolti alla tutela delle produzioni e dunque dei consumatori. 

In questo specifico caso trattandosi di produzioni che provengono dal mondo animale, oltre al prodotto è stata innanzitutto tutelata l’origine del prodotto stesso. 

Quando parliamo di esseri senzienti, dei nostri amici animali, non dovremmo dimenticare che forniscono cibo alle persone sacrificando la propria vita. 

Eticamente parlando è una condizione sulla quale non ci possono essere mediazioni. O si accetta o si rifiuta. In ogni caso però nessuno può permettersi di disquisire sulla necessità di garantire loro la migliore qualità di vita possibile. 

Per questo, e giustamente, tra i vari parametri dei quali terrà conto per attribuire la certificazione ci sarà il sistema di valutazione di CLASSYFARM. QUI IL LINK DI COSA SI TRATTA

Lo ripetiamo, voler bene agli animali è una questione innanzitutto di civiltà e oltre che di etica anche di obbligo morale. 

Ben vengano poi questi ulteriori interventi normativi se riusciranno a stimolare anche i più scettici a considerare che in fondo, anche per loro, anche per i meno leali ad un approccio che tuteli l’animale innanzitutto, è anche una questione di reddito.

L’animale non stressato, peloso o piumato nostro compagno di vita che sia, se messo nelle migliori condizioni di vita, si ammala di meno. Ci regala dunque alimenti più salubri per la produzione del quale servono molti meno farmaci e artifici. Pensiamoci.