Mondiali di Calcio? Siamo in tanti a tifare per il Marocco

Da Michele Dallapiccola

La simpatia che ispira questo popolo, la sorpresa dei Mondiali, il tifo marocchino sui nostri media ricordano al Trentino la sua storia e il suo futuro. 

Sarà perché nessuno se l’aspettava ma la vera sorpresa dei mondiali 2022 è una squadra che in pochi tenevano in considerazione. Ora la Regina d’Africa è il Marocco. I Leoni dell’Atlante sono la vera sorpresa del torneo in Qatar. Il Marocco è tra le prime quattro del mondo, mentre il mondo si stupisce. Sbagliando: perché il Marocco ha meritato di arrivare fin qua, dimostrando solidità e qualità diffusa. Ma il Marocco non è emergente solo nel calcio. E’ la prima economia del nord Africa. E al netto delle fortissime disuguaglianze economiche interne, è uno Stato che ce la sta mettendo tutta per crescere. Con un PIL fortemente legato a condizioni climatiche che annualmente possono variare anche in maniere drammatica. 

E c’è pure una condizione che accomuna quella terra con la nostra. Fummo in tempi e modi diversi terra di emigrazione. Perché qui da noi, prima dell’Autonomia, prima del turismo, prima delle guerre, non c’era nulla. I nostri nonni, i nostri avi, migrarono scapparono via da qui, se ne andarono in cerca di fortuna. E così hanno fatto moltissimi marocchini. 

Per questo se vogliamo, da queste comunità possiamo imparare tanto. La tenacia innanzitutto. Possiamo leggere in loro quello stesso spirito che ebbero i nostri avi quando, valigia di cartone alla mano, affrontarono le navi e l’Oltreoceano. E come noi nemmeno loro qui da noi non devono aver trovato vita facile. Cultura ed identità forte che li contraddistingue, fede religiosa, diffidenza dei locali e difficoltà di integrazione sono state il piatto forte di tempi bui. Ma il tempo passa per tutto e tutti ed aiuta a smussare angoli e incomprensioni.

E dallo stereotipo del “vu cumprà”, del porta a porta con le mercerie a basso prezzo, si sono emancipati ed integrati nelle comunità dove hanno cercato fortuna dimostrando fortissimo spirito di adattamento. Oggi sono poco meno di 4000 i cittadini marocchini residenti in Trentino, la terza comunità dopo Romania e Albania. 

Comunità straniere che nutrono la demografia del Trentino. Provincia dove siamo sempre più vecchi, con gli over 65 che hanno già quasi doppiato gli under 14. 

E il saldo naturale è sotto zero ormai da qualche anno. Son più i decessi che le nascite.

La linea nera, sotto lo zero dal 2014. (notare il picco negativo del 2020 determinato dai decessi da Covid)

Senza gli stranieri insomma il Trentino sarebbe più vecchio, sempre più disabitato e con una crescente difficoltà demografica e sociale. Non prendere atto di questi dati, con questi numeri, significa negare la realtà. E la politica, non potrà farne a meno di tenerne conto . 

Ma intanto, prepariamoci alla semifinale. Forza Marocco!