Fugatti e il Triveneto lombardo-emiliano

Da Michele Dallapiccola

Posso senz’altro testimoniare che tra gli autonomisti, quelli più legati a storia, cultura e identità gridarono allo scandalo. Correva il 2017 e la Provincia si era agganciata alla proposta veneta di adottare una nuova DOC per il Pinot Grigio da affiancare a quella vigente DOC Trentino. In termini volontari e alternativi – si badi bene – i viticoltori trentini avevano acquisito la possibilità di vendemmiare anche con la nuova DOC Pinot Grigio delle Tre Venezie.

Ai più attenti appassionati identitari era sfuggito che il nome, certo degno del Ventennio, dava però una possibilità in più ai nostri viticoltori. In caso di prezzo interessante, la vendemmia con questa nuova Doc sarebbe potuta diventare più remunerativa. Nel frattempo, la Doc locale è rimasta, ora come allora, immutata nel valore e nel diritto di vendemmia per ogni viticoltore locale.

Adesso sarò io ad osservare gli autonomisti storici, allora più critici, con curiosità. Come prenderanno l’odierna boutade del governatore trentino Fugatti? Veneto di nascita, trentino di adozione, forte di una sua cultura di profonda matrice leghista cerca, ammicca e propone alleanze con la parte più italiana – che più italiana non si può – dei governatori delle Regioni confinanti. 

Chiarisco che la cosa non mi scandalizza affatto. Anzi, entro certi termini potrebbe offrire anche al Trentino alcune opportunità, soprattutto in termini di potere contrattuale con Bruxelles. 

Conoscendoli da vicino mi chiedo però come la prenderanno quelli che si definiscono autonomisti genuini, nel midollo e nei costumi. Come potranno accettare alleanze politiche con la politica provinciale responsabile di questo tipo di proposte? Schuetzen, tesserati storici del trentin tirolese Partito, appassionati di identità, non leggeranno forse con orrore una notizia apparsa ai più invece così ghiotta da esser riverberata dai quotidiani online di mezzo nord Italia? 

Qui a seguire, riporto alcuni link dell’’impressionante successo della pensata leghista.

Purtroppo, se la coerenza in politica, è qualcosa che si compra e si vende, per far digerire questa trovata al mondo identitario autonomista, mi sa che prossimamente vedremo fiorire ben più di un’offerta di mercato.