Salvini in Trentino, un viaggio e tre servizi.

Da Michele Dallapiccola

Tempi duri anche per le spese dei Ministri?

Dopo aver trascorso le vacanze natalizie da privato cittadino (nell’albergo dell’assessore da lui voluto nella Giunta provinciale), Matteo Salvini ha proseguito la sua presenza in Trentino omaggiando la Provincia di una sua visita come Ministro. Senza lesinare su ammiccanti discorsi di politica di partito (QUI IL PENSIERINO AL PATT).

E così, comprimendo le spese in un solo viaggio, ha fatto tre cose. Del resto, forse ce lo siamo un po’ dimenticato ma il Matteo “nazionale” è anche il capo indiscusso della sezione locale del suo partito che è pure al governo della Provincia. 

Eh sì perchè per quanto simpatico vi possa sembrare Fugatti, capace l’assessora Segnana, umile e competente l’assessore Failoni tanto per citare tre pezzi da novanta della Provincia, la forza politica che li tiene insieme e li coordina è il partito che anche qui si chiama proprio col suo cognome: Lega Salvini Trentino. 

Allora forse ci ritorna un po’ più chiaro il perché dello stile che talora incarna anche la politica locale. Certo non siamo a livelli delle ruspe sulle case dei mafiosi, dei giri in moto d’acqua col figlio, ai fasti del Papeete ma il modo di operare è assai simile. Presenzialismo, spregiudicatezza, tanta piazza e ancor più attività sui social. E qualche totem da erigere come simbolo di consenso. All’uopo, Salvini va annunciando il ponte sullo stretto di Messina.

E dunque in questi giorni, per imitare il suo mentore, la Giunta trentina ha rilanciato. Tempo fa ci aveva provato con la Valdastico, ma era andata male, allora si è buttata sullo stadio del ghiaccio in Pinè ma lì è andata pure peggio. Perché non è come con l’inceneritore che si può continuare a promettere fin dopo le votazioni. A Miola i lavori sarebbero già dovuti partire (e qualcuno, finalmente, se n’è accorto) QUI IL LINK

Allora nei giorni scorso hanno pensato bene di rilanciare col tunnel del Baldo. QUI L’ARTICOLO. Un miliardino di euro di opera – giusto per gradire – e completare il collegamento con Malcesine. Che sempre nei desiderata della giunta dovrebbe essere raggiunto anche da una cabinovia da Brentonico. 

Tutti a Malcesine: Failoni in funivia e Fugatti in galleria. 

Boh? Come mai le persone, prese nel loro insieme, siano così credulone e ne continuino a parlare, non riesco davvero a spiegarmelo. 

C’è davvero bisogno di una proposta alternativa fatta di coerenza, competenza e credibilità. Altrimenti va a finire come in Italia, dove tutti, dopo il Papeete (o peggio ancora dopo l’episodio del Sindaco polacco), dichiaravano avversione al personaggio più discusso della politica italiana. Eppure a settembre se lo sono votato. 

E il Trentino con tutti i suoi acciacchi in sanità, nei servizi pubblici e nel welfare, finirebbe per rivotarsi un’altra volta l’attuale governo. Ecco perché l’Alleanza di centrosinistra sta accelerando a formare una sua proposta. 

E a quel punto, per i trentini, ci sarà finalmente libera scelta. Chi governerà lo farà non certo per come è successo nel 2018: per mancanza di alternativa.