Elezioni provinciali 2023. Da che parte può stare un autonomista?

Da Michele Dallapiccola

I risultati delle varie tornate elettorali, locali o politiche ci raccontano da tempo in che misura anche i trentini, nella loro espressione di voto, siano particolarmente condizionati dal clima politico romano e dai partiti nazionali. 

Piaccia o meno, più d’uno si sarà accorto che sulla cronaca locale di questi giorni è spuntato il nome di una nuova potenziale candidata presidente della Provincia per 2023. E’ la rappresentante di FdI Francesca Gerosa. Beh: “che c’è di male, legittima aspirazione!”, direte voi. E questo è assolutamente vero, sono d’accordo anch’io. 

Il fatto è che questa candidatura non è frutto di valutazioni tutte locali. Quanto piuttosto di una tattica elettorale basata su logiche spartitorie che sta avvenendo altrove. 

Già, in tutt’altro posto rispetto al nostro amato Trentino. Non è un mistero infatti che a Roma, Salvini e Meloni si stiano contendendo le nomine dei candidati presidenti di Regione o Provincia. E poiché i presidenti leghisti di Friuli, Veneto e Lombardia sono intoccabili, a farne le spese del prossimo candidato in discussione non resta che il povero leghista del Trentino. Il perché lo vedete nella tabella qui sotto. 

2013 Provincia2018 Provincia2022 Nazionale
voti lega 14.76869.11730.978
voti FDI3.6993.68769.722
% lega6,2227,0911,00 (circa)
% FDI1,561,4525,20 (circa)

Dal 2013, attraverso il 2018, fino al 2022, i risultati dei due schieramenti si sono letteralmente capovolti. 

Il traino nazionale è chiaro come il numero assoluto di seguaci che i due partiti manifestano. Quale sarà l’esito di questa contesa non ve lo so pronosticare. So dirvi con certezza però dove si terra e chi lo condurrà. Sarà a Roma e se la vedranno Salvini e Meloni alla faccia delle piene volontà dei trentini. 

L’Alleanza democratica per l’Autonomia, lo schieramento a loro alternativo, sta invece discutendo qui. A Trento, in città. Con il contributo di liste e rappresentanti tutti locali. Anche se sono presenti sigle politiche rappresentate a Roma e pure a Bruxelles. 

Un partito autonomista che si definisca tale non può avere dubbi su quale aggregazione sposare. E gli Autonomisti di CASA Autonomia, su questo aspetto  hanno le idee chiare già da tempo.