I risultati delle varie tornate elettorali, locali o politiche ci raccontano da tempo in che misura anche i trentini, nella loro espressione di voto, siano particolarmente condizionati dal clima politico romano e dai partiti nazionali.
Piaccia o meno, più d’uno si sarà accorto che sulla cronaca locale di questi giorni è spuntato il nome di una nuova potenziale candidata presidente della Provincia per 2023. E’ la rappresentante di FdI Francesca Gerosa. Beh: “che c’è di male, legittima aspirazione!”, direte voi. E questo è assolutamente vero, sono d’accordo anch’io.
Il fatto è che questa candidatura non è frutto di valutazioni tutte locali. Quanto piuttosto di una tattica elettorale basata su logiche spartitorie che sta avvenendo altrove.
Già, in tutt’altro posto rispetto al nostro amato Trentino. Non è un mistero infatti che a Roma, Salvini e Meloni si stiano contendendo le nomine dei candidati presidenti di Regione o Provincia. E poiché i presidenti leghisti di Friuli, Veneto e Lombardia sono intoccabili, a farne le spese del prossimo candidato in discussione non resta che il povero leghista del Trentino. Il perché lo vedete nella tabella qui sotto.
2013 Provincia | 2018 Provincia | 2022 Nazionale | |
voti lega | 14.768 | 69.117 | 30.978 |
voti FDI | 3.699 | 3.687 | 69.722 |
% lega | 6,22 | 27,09 | 11,00 (circa) |
% FDI | 1,56 | 1,45 | 25,20 (circa) |
Dal 2013, attraverso il 2018, fino al 2022, i risultati dei due schieramenti si sono letteralmente capovolti.
Il traino nazionale è chiaro come il numero assoluto di seguaci che i due partiti manifestano. Quale sarà l’esito di questa contesa non ve lo so pronosticare. So dirvi con certezza però dove si terra e chi lo condurrà. Sarà a Roma e se la vedranno Salvini e Meloni alla faccia delle piene volontà dei trentini.
L’Alleanza democratica per l’Autonomia, lo schieramento a loro alternativo, sta invece discutendo qui. A Trento, in città. Con il contributo di liste e rappresentanti tutti locali. Anche se sono presenti sigle politiche rappresentate a Roma e pure a Bruxelles.
Un partito autonomista che si definisca tale non può avere dubbi su quale aggregazione sposare. E gli Autonomisti di CASA Autonomia, su questo aspetto hanno le idee chiare già da tempo.