Il radar politico di SWG, in un suo recente studio-sondaggio, ci racconta che sulla scena politica nazionale niente sarà più come prima.
Leggiamo volentieri i tanti sondaggi delle agenzie specializzate. Sul web, si reperiscono facilmente. Aiutano a guardare un po’ lontano. Se vogliamo, ci permettono anche di ipotizzare alcuni scenari futuri.
Per noi che cerchiamo di occuparci di politica, capire attualità e tendenze e provare ad interpretare al meglio le esigenze del momento, è davvero fondamentale.
Che l’attuale sistema politico, economico e sociale susciti un discreto malcontento tra gli italiani, non è certo una novità. A ritenere che questo funzioni più o meno bene è soltanto un italiano su quattro.
Il Trentino si adagia al trend nazionale, lo dimostrano i dati elettorali delle ultime tornate nazionali, in rapporto ai risultati provinciali. Le grandi correnti nazionali dell’antipolitica degli anni 10 non hanno certo risparmiato. Ciò che ci fa ben sperare però anche per il Trentino è che in Italia sta tornando la voglia di rimanere nel perimetro del contesto democratico.
Nel suo recentissimo report, SWG ha evidenziato che solo un 16% di italiani mostra un’inclinazione a volere un ribaltamento radicale dello status quo, da perseguire anche con rivolte o svolte autoritarie.
A destra inoltre, sono particolarmente rappresentate le correnti di sostegno a Putin o il movimento no-vax. Nel complesso, la quota di cittadini con questa visione più critica e radicale si è ridotta negli ultimi 5 anni, in particolare durante la pandemia, la quale ha messo in evidenza l’esigenza di soluzioni moderate e di una società regolata.
Buona parte degli Italiani si identifica invece con un’ideologia progressista o un approccio moderato, due orientamenti che hanno lentamente preso piede negli ultimi 5 anni.
Cresce al contempo anche la quota di italiani che si riconoscono maggiormente nella politica tradizionale piuttosto che dell’antipolitica.
Questa visione è identificabile anche nella strada preferita dagli italiani per raggiungere il cambiamento: in calo la quota che lo cercherebbe con soluzioni rivoluzionarie, in aumento invece la quota di chi preferirebbe perseguire la strada delle riforme, che sfiora ormai il 60%.
CasaAutonomia.eu: genuino ed immediato interprete delle esigenze politiche del momento
Un movimento democratico, autonomista, progressista come Casa Autonomia.eu, non può che accogliere con favore queste tendenze. Spiegherebbe anche perché, la nostra compagine civica abbia trovato un terreno così fertile dove far attecchire il proprio terreno.
La riprova è rappresentata dall’enorme partecipazione alle serate divulgative che abbiamo tenuto e tenuto sul territorio trentino in questa lunga campagna elettorale.
Ci siamo resi conto che parlare, dati alla mano, della nostra società trentina innanzitutto, comparata con quella nazionale ed europea, piace, proprio tanto. Piacciono i numeri, i grafici e pure i raffronti. Piace la sincerità tecnica e non le opinioni politiche “tuttologiche”.
Chissà che il tempo dei santoni e dei “promessivendoli” non stia un po ‘alla volta scemando. Chissà che il motto “via-70-orsi-non-importa-come” non cominci a suscitare più perplessità che sollievo. Ottobre è vicino ma anche molto in là. C’è tempo.