Arriva il consiglio regionale. Abbasso il Consiglio Regionale.

Da Michele Dallapiccola

Per qualcuno sembrerebbe proprio di si. Forse è per questo che è stato convocato nel giorno di San Valentino.

Forse qualcuno che ha ancora un briciolo di cuore per l’Autonomia, ha invocato il santo patrono degli innamorati a stendere la sua benedizione sulla giunta regionale? Perché a guardare ciò che sta accadendo dentro agli esecutivi provinciali, di un po’ d’amore, ce ne sarebbe davvero bisogno. Le prese di posizione e le liti sono all’ordine del giorno. Spesso anche in maniera irriconoscente.

Paradigmatica quella del Patt, in giunta col secondo assessore (se mai il primo lo sia mai stato) grazie alle prese di posizione dei fratellisti. Gli stessi che, cinque minuti dopo la sua nomina, il segretario assessore ripescato dichiarava di voler arginare. Chissà come verranno gestite posizioni radicali intestine alla maggioranza a Trento dove, come per loro tradizione, Cia e Kaswalder continuano a tenere banco.

Intanto a Bolzano i Freiheitlichen, ad un passo dall’entrare in giunta si alleano coi pasdaran dell’opposizione per tentare un golpe alla regione. La mozione da loro presentata come atto politico di debutto in Consiglio Regionale è alquanto inquietante. Per quanto dimostrativo, racconta che clima si respiri in regione. 

È poi singolare leggere di un’ipotesi di gruppo misto regionale formata da membri di opposizione provinciale trentina vera (Degasperi) o più sopita come quella di membri di maggioranza provinciale. 

Meno curioso può essere invece l’adempimento ad aderire ad un altri già formati. Si tratta di un atto obbligatorio per quei gruppi consiliari mono-rappresentati. 

Casa Autonomia.eu è senza dubbio uno di questi. Al di là dei tecnicismi regolamentari trova però in Campobase assoluta sintonia. Molti gli elementi di reciproco pensiero politico. Per queste due forze politiche è stato dunque naturale proseguire con le stesse forme di collaborazione stretta che sono già occorse e che ancora avverranno anche a livello territoriale. Arco ne è l’esempio più eclatante. Entrambi i movimenti hanno interesse a mostrarsi vicini e collaborativi. Separati soltanto da pochi elementi di distinguo. Più civici, di estrazione popolare i campobasisiti, più interessati alle tematiche che guardano a nord, con spirito progressista, gli Autonomisti di MCA.eu. 

Lo stesso contenitore dunque con la comune matrice democratica popolare. Con un vantaggio alle spalle. Aver collaborato dal lontano 2008 nelle giunte Dellai e poi Rossi, ottenendo ottimi risultati sul piano politico e amministrativo. È stato un tempo d’oro per gli Autonomisti. Tempo dentro al quale hanno portato a casa i migliori risultati della loro lunga storia politica. La stessa che oggi hanno tradito per molto, ma molto meno.

Ci vedremo in Consiglio Regionale.