IL TRENTINO: SARA’ LA TERRA DEGLI ORSI IN GABBIA?

Da Michele Dallapiccola

Nel tempo della lega al governo del trentino, la gestione dei grandi carnivori ristagna nella palude delle idee. 

E così dentro ai prodotti di politica salmastra, ci è finito anche l’orso. O meglio gli orsi in eccesso. Il parametro pare sia stato edittato direttamente dal presidente che con insindacabile giudizio ha individuato in 30 il numero preciso. Stabilito il difetto, o meglio l’eccesso, si è pensato bene di intervenire, incominciando a… rinchiuderli tutti! Questo perchè, affrontato il nazional ludibrio con ordinanza prese tra capo e collo (per JJ4) e dal Tar impugnata, si è accorto di non avere né la forza né’ il coraggio di ordinare di sparare. Eppure quando stavano sotto i gazebo a raccoglier firme, i leghisti, paventavano tutt’altra sicumera.

Così la soluzione farsa partorita ora è quella di catturare gli orsi che anche solo minimamente infasticano l’opinione pubblica, o meglio la campagna elettorale.

DJ3 al Casteller. Sarà trasferita altrove

Secondo un suo personale credo, dicevamo, che Il presidente della Provincia ha stabilito che in Trentino vi siano 30 orsi di troppo. Non è stata citata nessuna motivazione né nessun studio che porti a comprendere il perché del numero sopra annunciato.

In realtà, scientificamente ed eticamente è assai difficile stabilire se siano troppi o magari troppo pochi. Per questi motivi, la precedente Giunta aveva promulgato una norma che se attuata avrebbe previsto la gestione dei grandi carnivori. L’intento prevedeva di prescindere dalla conta e si sarebbe partiti invece dagli esemplari problematici.

La lega al governo del trentino, per risolvere il problema, pare abbia invece pensato di cominciare a catturarli e chiuderli dentro a dei recinti. Qualora non si trovasse soluzione diversa, in breve tempo, potrebbero essere parecchi gli esemplari di orso rinchiusi in una gabbia.

Il Trentino così potrebbe diventare famoso per essere la Provincia con il maggior numero di orsi in gabbia del mondo.

Un recinto, a misura di orso. M49, tuttavia, lo ha scavalcato e divelto.

I meno giovani ricorderanno gli orsi di Rovereto, Gocciadoro e Sardagna. Li rivedete nella foto in copertina. Erano abominevoli galere, che custodivano animali psicotici. Fortunatamente, l’evoluzione nel rapporto con gli animali ha risolto quella prassi. Invece, il provvedimento attuale della lega, nell’ambito della gestione degli fauna selvatica, ha fatto fare al Trentino un salto a ritroso di 50 anni.

E’ assolutamente comprensibile la necessaria preoccupazione per le persone ma non è giustificabile accettare una soluzione decisa in fretta e furia dopo non aver fatto praticamente nulla nei primi due anni di governo.

La non soluzione riserva al Trentino una nomea inquietante quella di regione incapace di gestire un corretto equilibrio ecosistemico del quale l’esistenza dei granai carnivori costituisce certificato vivente.

Che l’ambiente, la sua importanza e la capacità di gestirlo bene non fossero il fiore all’occhiello della politica leghista lo sapevamo. 

Del resto, il relativo dicastero è stato affidato ad una figura che ne ha intascato l’incarico e da allora non ha più proferito original parola. In parte comprendiamo. Anzi, esprimiamo solidarietà a questa figura politica, nota più per il suo drammatico cambio di casacca che per un vissuto a difesa e promozione dei temi ambientali. È difficilissimo promuove un argomento del quale nella vita se sia occupati davvero poco.

E che dire della relazione di questo problema col turismo? Dentro a questo desolante quadro, il Trentino spinge a promuovere pesantemente la provincia all’estero,valorizzando anche i suoi aspetti ambientali e la sua capacità di gestirlo al meglio. In questa situazione paradossale si sprecano risorse e reputazione con opere inutili se, come dicevamo si fosse intervenuti prima.

E’ per mettere in risalto gli aspetti ridicoli di queste decisioni che abbiamo voluto depositare un’INTERROGAZIONE.

Quanto verrà a costare il nuovo recinto a Spormaggiore riservato a DJ3? Quanti metri quadrati misurerà l’area recintata? Per quanti orsi si ha intenzione di utilizzarla? È in programma la realizzazione di ulteriori recinti? Se si, quanti e dove?

E mentre si costruiscono queste strutture, si diserta l’impegno di attuare la legge 9/’18 che permetterebbe di gestire questi animali, prelevando solo qualche raro esemplare problematico e permettendo al contempo lo sviluppo ragionevole della specie.

Non di meno, in questo modo, si ignora completamente il problema lupo, senza proferir verbo su come o cosa si possa fare per lenire il disagio di ci deve, suo malgrado convivere.

Eppure, da parte nostra, sarebbero arrivate numerose proposte, una legge già predisposta ed esperienze negative e positive da recuperare per costruire qualcosa di originale dal punto di vista amministrativo.

Invece, si prova a dar la colpa e a mettere alle strette il ministro.

L’impressione è che del virtual edificio chiamato Autonomia, si stia smontando mattone dopo mattone.