Drosophila, Ganapsis & Autonomia

Da Michele Dallapiccola

“Repetita iuvant”, (ripetere le cose, serve) cita un adagio latino. E a giudicare da come ha reagito la giunta provinciale a certi stimoli che il nostro partito ha voluto produrre nei loro confronti, il sentimento di fiducia può starci tutto.

L’esempio che voglio portare in questo breve pensiero, si riferisce all’atteggiamento della giunta provinciale riguardo ad uno specifico argomento, la ganapsis brasiliensis, un insettino utile a combattere la Drosofila, la peste dei piccoli frutti


Una premessa

Riavvolgiamo per un attimo il nastro della narrazione. Siamo ai primi mesi dell’anno 2019. L’invito a tenere un convegno da parte di alcuni intraprendenti operatori agricoli viene colto e sponsorizzato dal gruppo comunale PATT di Baselga di Pinè guidato dall’allora Assessore Bruno Grisenti.


Il Convegno dal quale è nato tutto. La giunta provinciale era assente.


Nel corso della serata, viene messa in risalto una grande opportunità: degli studi dell’Istituto svizzero CABI, dietro opportuna omologazione ministeriale italiana, potrebbero risultare dirimenti per combattere la drosophila s.. Il suo insetto parassitoide, la Ganapsis brasiliensis è una realtà dimostrata come efficace.


Ebbene, oggi, a oltre due anni fatti di pressing politico pesante, articoli sui media, prese di posizione collettiva ed atti politici del Gruppo Consiliare PATT, la giunta Provinciale ha dovuto assumersi le sue responsabilità. Il lieto fine della novella è ancora tutto da scrivere ma pochi giorni fa, sono stati liberati sul territorio proviniciale i primi esemplari di ganapsis.


Questa è la dimostrazione che i problemi in questo caso in agricoltura (ma non ci si ferma qui) si risolvono più con l’ingegno che con i contributi a fondo perduto. Quelli servono eccome, ma non sono né totipotenti né risolutivi. Bene farebbe la lega a tenerne conto.

Lo stantio cliché amministrativo “io stanzio i soldi, tu dammi i voti” comincia  a non funzionare più. Sa di vecchio, di un tempo in cui il consenso si comprava con i soldi. Anche perché la provincia li aveva.


L’Autonomia bistrattata

Oggi, oso arrivare a definire questo approccio come una forma di destrutturazione dell’Autonomia. Anzi, potrebbe essere un tema da portare alla pubblica discussione proprio nei giorni in prossimità della festa dell’autonomia. Perché il modus operandi della Lega fin qui dimostrato, è fatto di tanti piccoli provvedimenti, di spot confezionati alla ricerca del singolo voto.


Penso alla partita sulle Centrali idroelettriche, alla Valdastico, al rinnovo della concessione dell’A22. Prosegue il “mostro” di riforma della sanità e si porta avanti la ristrutturazione dell’Ospedale di Cavalese il cui timing dei lavori è eteroguidato, ad esser eufemistici. E qui mi fermo

Manca pianificazione, fantasia, coraggiose soluzioni normative di insieme che solo strumenti di quali fu padre Alcide de Gasperi ci possono aiutare a realizzare.


Gli arnesi sono gli articoli del nostro Statuto, servirebbero per tenere messa a punto la nostra Autonomia.