Palestre per lo sci. La Provincia sembra dire: “i milioni a Bolbeno, in Panarotta… faremo”.

Da Michele Dallapiccola

Chissà se la crisi energetico-finanziaria avesse coinvolto un impianto di risalita nelle Giudicarie, se la giunta Provinciale si sarebbe comportata alla stessa maniera. 

Insomma nulla da eccepire rispetto al gradimento locale della stazione giudicariese ma l’impressione che da lì alla Panarotta, siano stati utilizzati due pesi e due misure è palese. QUI L’ARTICOLO DE IL DOLOMITI.

Lo sappiamo che ci sono difficoltà oggettive ed effettivamente la polemica politica che sto mettendo in campo è assolutamente strumentale. Ma sono stato assessore anch’io e ho la perfetta cognizione di causa che l’autonomia trentina permette una moltitudine di strumenti a servizio di amministrazione ed imprese. Se solo la giunta avesse voluto. 

Ma il loro impegno di fermarsi in ufficio a ragionare sembra quasi aver preso la strada dei festival e delle manifestazioni. Ed è difficile poi, che le soluzioni si trovino dentro ad un calice di spumante. 

Uno stile di amministrazione un po’ troppo “italiano”, al quale eravamo poco abituati.

Per questo esecutivo, ogni occasione è buona per rivendicare promesse ed intenti. Adesso siamo arrivati agli annunci di indizione di appalto.

Fateci caso. E se qualcuno di voi ha davvero parecchio tempo da perdere si prenda il tempo di aprire i social del Presidente. Siamo arrivati agli annunci dei tempi del ventennio. Si presenta la foto del politico accanto al sito  dove – teoricamente – si realizzerà l’opera prevista dalla gara d’appalto oggetto del comunicato. E’ davvero di gusto assai dubbio, da tutti i punti di vista.

Una Valle dimenticata.

Il sopruso che subisce la Valsugana con la chiusura della sua stazione sciistica di prossimità nel prossimo inverno è solo l’ultimo degli incidenti occorsi alla nostra Valle.

Recentemente sono andati in fumo e 5 milioni che erano dedicati alla ristrutturazione delle Terme. QUI IL LINK DEL COMUNICATO-DENUNCIA. 

Lì, se l’è data a gambe anche l’emissario della giunta inviato per cercare di mettere le cose a posto. Ma evidentemente anche per lui è molto più comodo condurre trasmissioni televisive che amministrare un’impresa oggettivamente piuttosto difficile da gestire. 

Ora la promessa sul piatto è quella del nuovo bacino idrico. Lo mettiamo lì, insieme a tutti i milioni promessi per strade e piani territoriali. Mentre la crisi morde, le stalle chiudono e le persone faticano ad arrivare a fine mese. 

Da ultimo non possono mancare le parole di solidarietà per gli amministratori locali e i gestori della graziosa stazione. Ora lo sforzo andrà tutto concentrato sulla prossima stagione tenendo conto che tenere aperto, per una comunità, non certo per il gestore, è sempre meno costoso che tenere chiuso.