Michele Dallapiccola
  • BIOGRAFIA
  • IDEE E PROPOSTE
  • ATTI POLITICI
  • CONTATTI
Autore

Michele Dallapiccola

Michele Dallapiccola

COME PARLAR COI MURI

Da Michele Dallapiccola 1 Agosto 2020

Procura la stessa sensazione l’aver discusso di bilancio con la lega in Consiglio in questi giorni.

Tutto è precipitato quando abbiamo scoperto che la lega a parole rilancia l’economia e nei fatti parcheggia 350 milioni di euro sotto il materasso. Impossibile tacere, non ci abbiamo più visto.

Ora eccoli qui i leghisti, duri e puri testardi come i muli.

Se qualche buon’anima della minoranza non avrà la bontà di ritirare qualcosa, rimarranno in aula fino a Ferragosto a schiacciare il bottone della testardaggine accompagnando la loro rabbia a post sguaiati e cattivi sui social. Senza giustificazione, privi di argomenti. 

La verità è che non è mai successo che un Presidente della Provincia non fosse capace di trattare di trovare una mediazione con le forze di minoranza.

Eppure si vergognano, anche delle loro proposte. L’emendamento sulle slot se lo sono bocciato e quello sulle seconde case se lo sono auto emendato. Troppe proteste dal sistema turismo, troppi danni alla nostra economia li hanno dissuasi dal tener duro. Ora tentano di chiamarci in causa asserendo che si tratta di una mediazione: niente di più falso!

Adesso in aula stanno votando da soli, dunque le colpe degli eventuali danni sono chiare: tutte loro!

Ma tant’è. Penso che anche questo sia solo l’ennesimo segnale di incapacità di amministrare della lega al governo del trentino. 

1 Agosto 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

NUOVI IMPIANTI A FUNE. QUANTE PROMESSE!

Da Michele Dallapiccola 31 Luglio 2020

Impianti a fune? Certo, e ovunque! La lega al governo del Trentino si impegna a sostenere queste forme di mobilità alternativa promettendo un impianto milionario praticamente in ogni valle. Non che l’ipotesi sia poco interessante o affascinante ma c’è una profonda differenza che divide la volontà popolare, dalla responsabilità politica. 

Spostare le idee dal mondo dei sogni a quello della realtà è responsabilità di una buona amministrazione. Da tempo la Provincia ha delegato la propria Società di Sistema Trentino Sviluppo alla gestione e all’accompagnamento dei territori e delle società private nella realizzazione e gestione finanziaria sostenibile di questi impianti.

Un’amministrazione seria che si rispetti dovrebbe aver chiare le proprie disponibilità operative. Da queste, intersecando le priorità politiche, dovrebbe deliberare la fattibilità tecnica. Stabilire un elenco di priorità però, sviluppa un grave problema dal punto di vista del consenso. Significa infatti affermare dinieghi od elargire assensi. parliamo di una capacità di assunzione di responsabilità che questa lega al governo del Trentino non ha dimostrato di avere.

Sono molti i territori ai quali sono stati promessi finanziamenti straordinari, in molti casi assolutamente fuori scala rispetto alle disponibilità finanziarie provinciali o locali.

In grandissima sintesi, qui di seguito, il quadro degli interventi dei quali stiamo parlando.

Pinzolo, Molveno, Bolbeno, Val di Non, Panarotta, sono gli interventi programmati che pare abbiano più chance di semaforo verde.

Merita menzione a parte Folgaria, località che esprime criticità su tre livelli. Ora che la società ha portato il quadro finanziario verso una sua definitiva messa in sicurezza sono comunque attesi aiuti per finanziamenti relativi ad importanti migliorie della stazione. Nel frattempo si caldeggia un collegamento funiviario che li colleghi con la città di Rovereto.

Nondimeno sogna Brentonico, dopo aver incassato un incauto impegno dall’assessore competente a realizzare entro due anni il collegamento della località con Malcesine.

Figlio di ogni schieramento politico, in questa campagna elettorale arriva poi l’impegno di connettere dal punto di vista funiviario la città di Trento col Bondone

Non ultimo il collegamento sciistico tra San Martino e Passo Rolle tra tutti forse quello più realizzabile necessario e proficuo dal punto di vista resa/investimento

Le frecce indicano l’agognato tracciato

Centinaia, i milioni di euro promessi senza promuovere adeguatamente e con trasparenza l’impegno concreto e preciso di dove si voglia arrivare.

A causa di Vaia e del Covid si possono ascoltare molte spiegazioni relative al procrastinare gli investimenti ma non è accettabile che finora per il turismo Trentino, settore che più beneficia di questi investimenti, il principale problema di questo governo rimanga ancora il numero delle APT.

Nel frattempo il Presidente, pur mantenendo tutti i tagli di bilancio che sono stati necessari per costruire Fondi atti a reagire a questa crisi, parcheggia nel proprio Fondo di riserva 350 milioni di euro.

Non credo servano commenti.

31 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

La lega alle elezioni comunali.

Da Michele Dallapiccola 24 Luglio 2020

In tutti i più importanti centri del Trentino e per fortuna anche a Civezzano stiamo assistendo alla cronaca di un fallimento annunciato. La sfortunata epopea “Baracetti” è solo la punta dell’iceberg che alle comunali di settembre affonderà il Titanic-lega trentina.

Del resto, catapultata al potere dai “moti salviniani” un’orda di persone impreparate due anni fa ha raggiunto il più alto scranno del governo Provinciale, solo per una serie fortuita di circostanze.

Scarsamente dotata e ancor meno organizzata è in breve si convinse che questa condizione fosse in qualche modo legata a qualche merito.

A quel punto ha deciso di effettuare riforme a spron battuto allo scopo di allargare il proprio consenso. Purtroppo per noi, lo ha fatto ripercorrendo canali dove è necessario avere preparazione competenza e professionalità.

Così, è arrivato il turno di organizzare le elezioni comunali. E’ una partita molto delicata, quella delle amministrative nei nostri paesi. Si basa profondamente sulla reputazione delle persone. Una condizione che specialmente nelle piccole località è evidente ed esposta, senza il bisogno di una bacheca social.

Social nei quali, navigando l’altra sera, mi sono imbattuto in una fotografia che mi ha colpito. Ma prima di parlare della foto, faccio una premessa 

20 anni fa diventai Sindaco di Civezzano grazie alla lista CIVES. La stessa anima che oggi si ripresenta orgogliosa dei propri ventennali risultati. Ai nostri candidati abbiamo sempre chiesto ed ottenuto due caratteristiche: l’onestà e l’assenza di interessi personali. Il certificato di questo, lo misura l’aver sempre approvato le varianti urbanistiche al PRG senza il bisogno di un commissario.

Non è stato così in passato dove in comune hanno amministrato o avuto relazione figure che di interessi personali han fatto man bassa. Soprattutto nel campo immobiliare, anche in maniera disonesta. 

Torniamo alla foto social che mi ha colpito. Ritrae un consigliere provinciale della lega, un esponente di seconda linea, che si fotografa con qualcuno di questi personaggi.

Paradossalmente, la cosa mi ha rincuorato perché aiuta i cittadini a capire. Qui, come in molti altri paesi del Trentino, chi voterà lega voterà questo tipo di persone.

Si potrà vivere l’emozione ed il brivido di subire l’incompetenza provinciale schivando però la possibilità di vedere al governo del comune di Civezzano chi persegue gli interessi personali così come è successo in un lontano passato.

Noi ci batteremo perché questa cosa non accada.

24 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

TURISMO: perchè tanta differenza tra TRENTINO e ALTOADIGE?

Da Michele Dallapiccola 23 Luglio 2020

Il confronto nei numeri è impietoso. Ammonta ad 1 miliardo€ la differenza di PIL tra noi l’Alto Adige. Ma è soprattutto il numero degli alberghi – 5500 a 1500 – ad impressionare.

La competenza linguistica, tra i molti fattori che hanno determinato questa differenza, è stata determinante. Lassù, la conoscenza del tedesco ha aiutato il turismo a partire almeno 50 anni prima di noi. In più con un turismo destagionalizzato e di maggior qualità grazie alla clientela germanofona – cosiddetta DACH –  meno abitudinaria, nei periodi di vacanza rispetto a quella italiana.

Anche a noi la storia offrì qualche possibilità. Che evidentemente non sfruttammo come i nostri cugini a nord

Il piano d’insegnamento delle lingue, fortemente voluto dal presidente Rossi nella scorsa legislatura, avrebbe provato a recuperare anche questo, di gap. 

La lega, lo ha pesantemente smontato.

Il secondo motivo è di natura urbanistica e di “logistica” dell’ospitalità. Due terzi dei posti letto in Alto Adige sono alberghieri. Qui un terzo di meno. Rispetto all’Alto Adige sono invece il doppio i posti letto extra alberghieri, con moltissime seconde case costruite a partire soprattutto dagli anni 70. Si è prodotta così, un’alterazione del sistema urbanistico e della ricettività che ora è molto difficile controvertire.

È per questo motivo che è nata la legge Gilmozzi. Il patrimonio edilizio per i non residenti è stato contingentato. Si è voluto fermare la speculazione edilizia a favore un turismo poco interessante dal punto di vista del PIL caratteristico. E’ vero che c’è un patrimonio edilizio desueto va in qualche modo recuperato. Non attraverso la speculazione edilizia. Stiamo assistendo ad un ennesimo colpo gobbo della Lega. Vittima di un “machismo” che smonta un sistema, priva di capacità e competenze adatte a montarne uno nuovo.

Ultima chicca politica: ironia della sorte, a gestire questo cambiamento è proprio un assessore cresciuto sotto le gonne dell’UPT, il partito che la propose. Oggi, quell’assessore ha cambiato casacca politica e con essa, idea. La cosa, purtroppo, non sorprende.

23 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

FINANZIAMENTI ALLE APT: CHE CONFUSIONE!

Da Michele Dallapiccola 20 Luglio 2020

Non paga di riservare al mondo della promozione locale uno dei momenti più emozionanti della sua storia, la giunta leghista al governo del trentino ha deciso di riservare alle APT qualche sussulto in più. Nel pieno dell’emergenza Covid, nel vuoto delle prenotazioni, nel periodo più incerto della storia del turismo trentino, a quest’anno orribile la politica ha aggiunto l’incertezza dei finanziamenti.

Di seguito il testo dell’interrogazione a firma Dallapiccola, Demagri e Rossi

Dalla risposta all’interrogazione 1563/XVI si evincerebbe che i fondi disponibili per le Pro-loco per questo corrente anno ammonterebbero a circa 6,5 milioni€.

Questo, almeno, è ciò che sembra emergere da una semplice sottrazione tra quanto dichiarato come disponibile a bilancio PAT 2020 e quanto annunciato si voglia corrispondere alle APT per il programma attività sul corrente esercizio.

A questo punto, sul ballo delle cifre sarebbe forse opportuno fare un po di chiarezza. 

La materia finanziamenti alle APT risulterebbe di più facile comprensione se fossero messe a disposizione le cifre esatte soprattutto in confronto agli scorsi anni. 

Lo scoramento, è condiviso da alcuni amministratori di APT che stanno attendendo fiduciosi lo scioglimento delle riserve da parte della provincia rispetto alla seconda tranche di finanziamento per l’esercizio in corso.

La risposta all’interrogazione, anziché rassicurare ha piuttosto alimentato preoccupazioni in più rispetto alla proposta iniziale. Pur assestata in diminuzione rispetto al passato l’intenzione di finanziamento dell’assessore presentata ormai a maggio si sarebbe infatti sostanziata sui 19 milioni di euro. In base alla risposta che stiamo commentando si sarebbe perso un ulteriore mezzo milione di euro. A questo punto si ritiene doveroso ricevere dall’assessore un’ulteriore serie di dati e per questo

si interroga la giunta per sapere:

  • a quanto ammontino gli stanziamenti per la promozione turistica locale riservata alle APT e separatamente ai consorzi Pro loco, nella serie storica dal 2016 al 2020.
  • se la cifra di 18.550.084€ è da considerarsi sostitutiva ai 19 milioni precedentemente proposti alle APT
  • se questa cifra va considerata quale risposta negativa tombale alla richiesta delle APT di implementare rispetto ai 19 milioni proposti
  • se i 6.5 milioni€ presenti sul capitolo della promozione turistica locale ed eccedenti rispetto a quanto proposto in assegnazione alle APT siano da considerarsi una fortunata occasione dei consorzi Pro loco della federazione delle Pro loco per rilanciare se stesse grazie a questa nuova importante ondata di finanziamenti del valore di circa 1.1 milioni€ di media ad ente
  • in caso negativo, se per il comparto pro loco quest’ultima illusoria possibilità, sia frutto di un nostro fraintendimento, quali siano le intenzioni dell’assessorato? Quale la destinazione dei 6,5 milioni€? Verrà coperto con risorse provinciali l’eventuale ammanco determinato dalle minori entrate derivanti dalla tassa di soggiorno?
  • a luglio inoltrato, a ridosso della preparazione per la prossima stagione invernale, si chiede infine quando l’assessore abbia intenzione comunicare alle APT l’esatta cifra a disposizione per il corrente esercizio 2020.

Post scriptum:

Nella foto di apertura, lo screenshot della proposta di finanziamento che a maggio l’assessore aveva proposto alle APT. Queste avevano rilanciato chiedendo qualcosa di più simile al passato. L’assessore aveva dato verbalmente la disponibilità ad assegnare un paio di milioni€ in più. Da allora, non si è saputo più nulla fino alla risposta citata in premessa da dove si evince che la cifra definitiva ammonterebbe a 18.5 milioni € circa.

Questo il quadro di risorse previsto ad inizio anno. L’Alto Adige, ad esempio. ha deciso da tempo di garantire con fondi provinciali quanto non raccolto dal minore introito della tassa di soggiorno.
Ad oggi le APT trentine hanno ricevuto 13 milioni€ circa.

20 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

ORSI&LUPI: un tema che divide

Da Michele Dallapiccola 15 Luglio 2020

Contadini da una parte amanti della natura dall’altra. Questo il grande dilemma che affligge la società (anche) trentina

E così sui media ci troviamo a leggere posizioni ed articoli contrastanti di contadini giustamente disperati per la perdita del proprio bestiame e di amanti della natura che di questi meravigliosi animali possono permettersi il lusso di gustare solo gli aspetti emozionanti. E come biasimarli entrambi?

In mezzo, l’amministrazione provinciale, quella che non decide quella che riduce i finanziamenti quella che è salita al governo all’insegna dello stermineremo tutto!!

Quando sei sotto ad un gazebo è facile fare delle promesse. Quando stai lontano, dai territori, dalle soluzioni, allora possono funzionare anche le bugie. Per poco tempo però.

Poi, può arrivare il momento di assumersi delle responsabilità. Anche con gli strumenti che già ci sono e che sarebbe sufficiente utilizzare e non depotenziare. E tutto naufraga infine, quando ti affidi agli spot sui media.

Evidente bluff in pieno stile leghista

Le persone, gli animali, l’ambiente, hanno bisogno di una politica concreta e capace di assumersi le responsabilità.

La legge 9 del 2018, che noi avevamo lasciato come eredità amministrativa alla lega, avrebbe permesso al Trentino di diventare una provincia all’avanguardia nella gestione dei grandi carnivori. E’ rimasta lettera morta, mai attuata.

Abbiamo lasciato anche l’indirizzo e l’esempio di un trend di investimenti straordinari per la protezione di pastori ed allevamento che ha subito riduzioni e generale disinteresse di sviluppo.

E così intanto, continuano le predazioni e come se non bastasse gli insulti ai poveri allevatori. Esasperati chiedono risposte che non arriveranno mai.

Anzi, ci si trova nella paradossale condizione dove, chi applica diligentemente le regole richieste dai tecnici quali tra tutte l’utilizzo di cani da guardiania, si trova sotto i riflettori preoccupati di un’opinione pubblica che vorrebbe attraversare indisturbata anche il campiglio faticosamente lavorato e del quale i malghesi pagano regolare affitto.

Ma la politica non è forse l’arte del mediare? La lega non doveva essere il partito vicino alla gente e presente sui territori?

Certo i selfie al mercato sono molto più facili da catturare che quelli in malga. Specie se in compagnia di un turista arrabbiato o un contadino esasperato.

15 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

ESPLODE LA DROSOPHILA.

Da Michele Dallapiccola 10 Luglio 2020

E C’ERA DA ASPETTARSELO, LO AVEVAMO DETTO!

A nulla è valso per il mondo dei piccoli frutti che la giunta leghista costruisse un apposito Ufficio dentro al “castello” per la propria assessora. E così, mentre a tenere banco sul tavolo del dibattito politico sono i posti in CDA, la lentezza della grande MADRE dell’agricoltura trentina – la FEM – ha colpito ancora.

Da qualche mese è operativa la deroga al Decreto 357/’92, per l’utilizzo di parassiti alieni da utilizzare in agricoltura per quel tipo di lotta integrata che attendevamo da anni. Peccato che celerità di attivazione dei protocolli di utilizzo, ci sia stata solo per il parassitoide della cimice asiatica. Le sperimentazioni sui parassitoidi pare siano state implementate da veri e propri copia/incolla. Il tutto per accelerare il processo di liberazione della vespa samurai in modalità sperimentale prima e operativa poi.

Nessuna premura ha contraddistinto invece un analogo percorso per la drosophila suzukii.

Sono 12 anni che – col mondo contadino -, attendiamo questi giorni. Per tutta la scorsa legislatura, abbiamo inseguito pesanti trattative con Roma, anche ad opera del sottoscritto. Vedere il nostro lavoro, portato avanti senza l’apparente impegno fa davvero male. Eppure esistono studi che potrebbero essere utilizzati per accelerare il processo di rilascio del parassitoide ganapsis b.. Pare anche che FEM non abbia intenzione di omologarli seguendo tortuosità burocratiche dannosissime. Si finirà col perdere un altro anno di produzione, schiacciati dallo scarso impegno e vivendo una condizione di figli di un dio minore

Intanto in questi giorni, le condizioni climatiche straordinarie hanno provocato uno sviluppo abnorme della drosophila.

Le coltivazioni dei berries anche a livello provinciale sono state letteralmente devastate. Le fragole sono il frutto che più ne ha risentito tanto da subire, ci auguriamo transitoriamente, un grave momento di deprezzamento. Pare siano decine e decine di quintali di ciliegie e soprattutto di fragole, scartati in fase di raccolta da produttori e consorzi in particolare in Valsugana. 

Ma probabilmente parliamo di una valle dove le mele ancora coltivate sono meno interessanti che altrove, figuriamoci le fragole.

Pezzi di qualità, ancora in salute!
Di bei frutti per decorare dolci come questi, nel 2020 potrebbero rimanerne davvero pochi.
10 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

RIFORMA DEL TURISMO?

Da Michele Dallapiccola 7 Luglio 2020

Non adesso e comunque non così

I numeri del turismo nella scorsa legislatura, anno dopo anno, hanno polverizzato i record storici delle stagioni precedenti. Solo recentemente dunque si è avvertita l’esigenza di riformare il settore. Questo è avvenuto a causa di un incombente direttiva Europea che codifica l’utilizzo delle risorse secondo la modalità con la quale sono state raccolte.

Le APT potranno continuare a funzionare come soggetto privato se almeno il 51% del loro finanziamento sarà di origine privata.

Di qui l’esigenza di costruire degli enti intermedi che da un lato costituiscano un momento di integrazione delle attività delle singole APT e dall’altro possano valorizzare le importanti risorse pubbliche rese disponibili dall’introito della tassa di soggiorno.

Pur contrari all’applicazione di una riforma in un momento tra i più delicati della storia economica di quest’ultimo secolo trascorso, ci troviamo d’accordo invece sulla necessità di costruire questi enti intermedi. Per questo motivo li abbiamo voluti inserire anche nella nostra proposta legislativa.

Invece: armonizzare, fondere e centralizzare l’amministrazione del turismo dalle valli sulla città, costituisce la cifra che delinea l’intento riformista l’attuale Giunta.

Noi non siamo d’accordo e riteniamo che il necessario coordinamento vada impostato sulla base dei prodotti turistici disponibili. I Territori verrebbero aiutati a collaborare perché accomunati da prodotti turistici affini anziché divisi da nuovi confini di nuovi cervellotici enti: le ATA, agenzie territoriali d’ambito.

Proporremmo di coordinare attività sulla neve, sulla terra, cultura, enogastronomia, formazione e business. Sono questi alcuni esempi di capisaldi che i tavoli di coordinamento dovrebbero amministrare.

Oggi si sono concluse le audizioni sui “ddl turismo” dove ai rappresentanti di categoria sono state offerte le due opzioni attraverso i due disegni di legge presentati.

Siamo molto soddisfatti perché la nostra proposta in audizione ha ricevuto il parere tendenzialmente positivo e da:

  • Asat associazione albergatori della provincia di Trento
  • Confindustria
  • Azienda promozione turismo Vallagarina
  • Ingarda
  • Rappresentanza delle tre strade dei sapori
  • Associazione gestori rifugi la provincia
  • Associazione professioni della montagna (guide Alpine maestri di sci accompagnatori di territorio)

Ora la palla passa all’assessorato che dovrà decidere se accogliere o meno questa richiesta.

A noi rimane la soddisfazione di aver introdotto in legge un principio che conoscevamo perché queste categorie, le abbiamo ascoltate con grande attenzione rispetto nei 5 anni precedenti all’insediamento dell’attuale Giunta.

7 Luglio 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

TANTI AUGURI AI PRESIDENTI DELLE APT.

Da Michele Dallapiccola 30 Giugno 2020

Il reale valore delle Aziende Promozione Turismo non è forse mai stato davvero compreso dalla generalità della popolazione. Anzi, spesso sono state oggetto di critiche anche feroci da parte di chi – dico ingiustamente – non le ha capite.

A maggioranza, oggi in commissione riforma turismo, i loro presidenti si sono espressi a favore della proposta dell’assessore.

Anch’io ho voluto ringraziarli, per il prezioso lavoro svolto fin qui. Non solo, ho inteso augurare un grosso in bocca al lupo per l’interessantissimo momento di sfida che si prospetta loro davanti.

E sfida sarà! Per affrontare:
  • La riduzione dei finanziamenti
  • L’esubero del personale
  • Il confronto con un nuovo ente intermedio del turismo, una sorta di comprensorio della promozione la cui presidenza sarà decisa dalla TN marketing la cui presidenza sarà decisa da chi governa il Trentino.
  • La gestione della rappresentanza dei territori armonizzati – eufemismo per dire annessi – da APT maggiori
  • La gestione di ambiti enormi con esigenze diverse da mescolare e ripensare.
  • La relazione con le imprese che nel pieno della peggiore crisi economica dell’ultimo secolo trascorso, dovranno gestire un nuovo modo di vivere il turismo
  • Il rapporto con una Provincia che deve ancora ridefinire i propri accordi finanziari con lo Stato oltre che il quadro locale

Insomma sono tantissime le sfide che questi coraggiosissimi presidenti pur con alcuni distinguo, hanno deciso di affrontare. 

Sfide difficili, in parte anche epocali, alcune ancora senza nessuna risposta né indirizzo da parte della politica provinciale. Dotati di grande ottimismo e buona volontà a larghissima maggioranza i presidenti hanno accolto positivamente la coraggiosa proposta di questo assessore.

Certo questo stato di cose non ci solleva dalla grave preoccupazione che ci rende contrari ad alcuni aspetti.

Parimenti, alcuni concetti chiave sono fondamentali. Ecco perché questa nostra contrarietà non si estende tout court alla riforma, anzi. Per certi versi necessaria.

Tanti auguri dunque a questo coraggioso gruppo. Buona riforma a loro e buona fortuna al Trentino turistico post Covid. 

Credo ne avranno estremamente bisogno.

30 Giugno 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin

Le contraddizioni della lega al governo del Trentino

Da Michele Dallapiccola 29 Giugno 2020

In questi giorni, l’apertura di un percorso normativo a dir poco “sui generis” ci offre l’opportunità di sviluppare ulteriori considerazioni relative al modo di operare di chi attualmente sta governando la Provincia di Trento. Mi riferisco alle sempre più frequenti contraddizioni nelle quali l’esecutivo cade.

Ad onor del vero, lo stato delle cose si rifà ad un grande male originario del quale vorrei parlare in calce a questo breve pensiero

Ebbene, la contraddizione del del giorno riguarda il bonus vacanze. Ci pensate? L’esiguo contributo è proposto dalla stessa persona che avrebbe intenzione di portare in aula anche l’aumento della tassa di soggiorno.  

Così, finirà per rendersi responsabile dell’incredibile paradosso di dare con una mano – il contributo – e di prendere con l’altra – la tassa di soggiorno. 

Ma i cortocircuiti non finiscono qui. La stessa persona afferma che tra i punti di maggior qualità di questo processo normativo c’è l’affermazione che finalmente ora ogni luogo del Trentino va considerato come turistico. Immediatamente, smentisce se stesso attraverso un’altra sua proposta di legge. Gli orari di apertura degli esercizi commerciali saranno regolati in funzione del riconoscimento di aver sede in comune turistico o meno.

A stati schizofrenico-politici di tal guisa, comunque, questo governo leghista ci ha abituati da tempo.

Cito volentieri l’atteggiamento tenuto nei confronti delle fusioni dei comuni o delle casse rurali: contrarietà su tutta la linea! Per le APT, invece, la fusione è considera l’unica strada possibile per permettere di affrontare il proprio futuro economico delle imprese turistiche trentine. E che dire di come ha sempre parlato la lega delle Comunità di valle? Non servono a nulla! Salvo poi attraverso la creazione delle ATA proporre l’istituzione di analoghe realtà per gestire la promozione turistica locale.

Ma non stupiamoci; parliamo di quella stessa lega che come prima proposta in campo sanitario di inizio mandato propose di tagliare 120 milioni dai capitoli di bilancio dedicati salvo poi liquidare un direttore dell’azienda sanitaria che non approva politiche espansive sulla sanità periferica. Da attuare coi tagli di bilancio? 

Infine, prodiga di critiche verso le mancate risposte del governo nazionale nasconde di non aver chiesto un beato nulla quando nel suo primo anno di amministrazione, al governo della nazione imperversava proprio il suo capitano.

Da medico veterinario quale sono, cerco sempre di capire l’eziologia delle cose. 

In questo caso mi sembra piuttosto facile ascrivere questi apparentemente incomprensibili provvedimenti ad un unico archetipo comportamentale. Siamo di fronte alla politica a gettone: caro utente ti chiedo di inserire il tuo desiderio come una moneta nella fessura dopodichè ti racconterò la soluzione che ti vuoi sentir dire, come un disco che suona. Non importa se tener chiuso il negozio dove lavori la domenica non è nelle mie prerogative; se me lo chiedi ti racconto che lo chiuderò. Ti assale un orso, ti racconto che lo ucciderò! Non importa nè quando né come ma soprattutto nemmeno se nel frattempo faccio fare alla mia Provincia un’ennesima brutta figura planetaria. Non c’è un ragionamento complessivo o una linea di governo. Sembra piuttosto che si stia operando tenendo conto solo delle singole istanze.

Siamo dentro ad un loop dove l’apparire è molto più importante dell’essere: captare la benevolenza del malcapitato potenziale elettore rispetto all’esigenza di amministrare una comunità con serietà e professionalità. 

29 Giugno 2020 0 Commenti
0 FacebookTwitterLinkedin
Post più recenti
Post meno recenti

Michele dallapiccola

Dopo un po' nella vita, ti accorgi che intorno
il mondo cambia e allora ti vien voglia di dire la tua!

PAGINE

BIOGRAFIA

IDEE E PROPOSTE

ATTI POLITICI

CONTATTI

micheledallapiccola@consiglio.provincia.tn.it

dallapiccolam@gmail.com

+39 335 1522884

Social

Facebook Twitter Instagram Linkedin Youtube Whatsapp

@2025 - Tutti i diritti riservati. Progettato e sviluppato da JLB Books sas

Michele Dallapiccola
  • BIOGRAFIA
  • IDEE E PROPOSTE
  • ATTI POLITICI
  • CONTATTI