Michele Dallapiccola
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Buon Compleanno CasaAutonomia.eu!

Da Michele Dallapiccola 8 Novembre 2023

L’otto novembre di un anno esatto fa, a Mattarello di Trento si teneva la serata fondativa del Movimento dei “gialli”.

La storia è arcinota ma la vogliamo ripercorrere in questo breve flashback. In quel periodo, il vecchio Partito Autonomista, in preda al nazionalismo più spinto, giustifica incomprensibili cambi di posizione nell’arco costituzionale. La scusa accampata è che per contare bisogna governare. La misura è colma, i suoi vertici negano, minimizzano, nascondono strategie ormai più che evidenti. 

Arrivano persino a rifiutarsi di discutere una mozione che non chiedeva nulla più che il rispetto del mandato congressuale del 2022. 

A quel punto, due consiglieri provinciali, dieci amministratori sparsi sul territorio e oltre sessanta soci fondatori, trasformano l’idea di Movimento in realtà. 

“Ce ne siamo andati perchè il tanto sbandierato progetto territoriale altro non era che un dimesso sostegno alla Lega di Fugatti”, dichiareranno a più riprese i membri del neoformato direttivo. Troppo a destra per lo ma troppo poco per il PATT. Dopo Fugatti, nel corso dell’estate è arrivata la fratellanza con l’Italia della Meloni.

I risultati della recente tornata delle regionali sono noti a tutti. Il Patt è stato punito col risultato più scarso della sua storia. A risultare eletta la componente neo-introdotta, pura espressione del più cupo doroteismo. I suoi vertici esclusi dal Consiglio.

I due consiglieri, rimasti a presidiare l’ala sociale degli Autonomisti, da soli hanno superato di lunghezza le seimila preferenze. Il doppio quelle sviluppate dai diecimila i voti ricevuti. Insomma, Casa Autoniomia.eu ha partecipato mancando il doppio seggio di un soffio.

Un paio di motivi spiccano sugli altri: un candidato presidente troppo fiacco per battere Fugatti, e un vento nazionale destrorso troppo forte. Sono questi i fattori che hanno dato l’esito temuto fin dall’inizio. 

“Noi siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto e delle prospettive che si aprono ora per i nostri tanti rappresentanti territoriali. Dall’entusiasmo raccolto nella corsa alla Provincia hanno trovato lo stimolo a correre anche per le prossime tornate comunali.

CasaAutonomia.eu non mancherà la propria responsabilità ed il rispetto della volontà degli elettori. Sapremo lavorare con dignitoso rispetto del nostro ruolo di minoranza, propositivo e di controllo. E non ci fermeremo di certo qui.” E’ il più schietto e genuino pensiero di

Paola Demagri neo-rieletta Consigliera Provinciale

Michele Dallapiccola Segretario di MCA.eu

8 Novembre 2023 0 Commenti
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Di nuovo MEDICO VETERINARIO!!

Da Michele Dallapiccola 1 Novembre 2023

Perché la passione per gli animali non si perde mai (come quella per la politica).

Chiudo il mese di ottobre con una bella notizia: l’avvenuta reiscrizione all’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Trento.

Chi mi conosce sa che non sono una persona sprovveduta o che aspetta che le cose cadano addosso. Sapevamo che le elezioni avrebbero potuto dare qualche delusione. Eravamo pronti a tutto. Così non ho perso tempo e già il giorno successivo allo spoglio ho contattato il Presidente dell’Ordine VET per procedere con il rientro alla professione. Un Direttivo snello, operativo e responsabile ha fatto il resto, in men che non si dica. Merita un sentito ringraziamento.

E adesso?

Penso che non rinnegare mai il proprio passato sia fondamentale. Esser felici di quello che si è fatto, si ha, ma soprattutto si è, pure. Io sono un medico veterinario che alla sua professione, in questi ultimi 23 anni ha affiancato la politica. Due mandati da Sindaco e tre in Provincia sono stati un grandissimo onore.

Penso che amare il proprio lavoro sia un atto imprescindibile affinché il sostentamento economico della propria famiglia sia un piacere anziché un cruccio. E in questo, sono sempre stato fortunato e continuerò ad esserlo, visto che la professione mi potrà accompagnare ancora a lungo nella vita.

Ho operato come libero professionista per 20 meravigliosi anni. Poi, per qualche anno ho dovuto sospendere. Ora, dal 2024 riprenderò un lavoro che amo e che – spero – mi accompagnerà il più a lungo possibile.

L’impegno in politica.

Non terminerà certo qui. Con la Collega Paola Demagri abbiamo fondato un Movimento che con soddisfazione ha espresso il proprio simbolo nel Parlamento trentino.Troveremo modi e tempi per essere ancora a lungo sulla scena politica. Di quel movimento sono anch’io espressione, nel suo Direttivo.

Rifletteteci! Fugatti è Presidente della Provincia, con il consenso del 25% degli aventi diritto al voto.

Noi ci sentiamo in dovere di rappresentare tutti quelli che non lo avrebbero voluto o che hanno perso fiducia nella politica e nelle istituzioni.

Ci batteremo ancora per una sanità più giusta e un rimedio alla denatalità. Per quanto mi riguarda l’attenzione severa sarà quella di sostenere la voce della zootecnia e di tutte le attività legate allo sviluppo territoriale. Specie nelle valli. Lo dobbiamo a tanti ma soprattutto alle 10mila persone che hanno votato il nostro Movimento.

Avremo dunque modo di confrontarci ancora. CasaAutonomia.eu procede. La mia ritrovata veste di medico veterinario pure.

Ecco perché avremo molte occasioni di rivederci presto, come sempre… dalle vostre parti!

1 Novembre 2023 0 Commenti
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Vince Fugatti, viva Fugatti?

Da Michele Dallapiccola 28 Ottobre 2023

Dopo tanti anni di frequentazione, è forse la prima volta che mi congratulo di qualcosa con la persona che è stata riconfermata al suo secondo mandato alla guida della Provincia Autonoma di Trento: Maurizio Fugatti

Intendiamoci, i complimenti per la sua vittoria non arrivano certo perchè io gli riconosca particolari capacità amministrative. La cui qualità è certificata dal poco o nulla di fatto di questi suoi ultimi cinque anni di governo. Penso che questo sia sotto gli occhi di tutti: sanità, gestione grandi carnivori, nuovi appalti, tutti ambiti di azione politica gestiti, diciamola tutta, a “modo loro”.

A ben vedere però il successo è arrivato lo stesso. Bravo!

I perché del successo politico di Fugatti

La congiunzione astrale favorevole di condizioni concatenate in maniera più che fausta, più che sulla squadra, si è a parer mio concentrata soprattutto sul premier del Carroccio in salsa locale.

A questo Presidente va riconosciuta una capacità politica di stare sulla scena davvero formidabile. Il suo modo sornione è tutto impostato sul comunicato “fake”, sul colpo teatrale, sulla notizia vera o altro, che sia. Basta che sia data. Da cinque anni siamo inondati di conferenze stampa spesso rivelate portatrici più di intenzioni che di reali atti amministrativi. Ma alla gente è piaciuto lo stesso. Andava bene compiacersi, illudersi, credere e sperare.

Tra l’altro l’aviense politico utilizza un modo originale di comunicare, fatto di sbavature e lessicali, atteggiamenti dialettici e comportamentali talora dozzinali con un uso frequente del dialetto. La percezione dei più, è quella di una figura rassicurante. 

Il secondo elemento favorente la riconferma, è stato senza dubbio l’avere il vento in poppa della politica nazionale. Di questo ne ha beneficiato una sua squadra piuttosto litigiosa. Probabilmente tale anche a causa dell’ingresso di elementi che hanno approfittato dello stesso motivo portando nella compagine di Fugatti personalità ed individualismi molto marcati. Allearsi coi vincenti a costo di abdicare da una propria etica (chissà se presente?) sta diventando un vero sport anche nella nostra Provincia. 

C’è un ulteriore elemento, il terzo rispetto al 2018. In questa tornata non ci sono stati soltanto personaggi politici ad aver cercato il loro Caronte.

Il salto della posizione occupata da almeno 5 precedenti legislature lo ha fatto anche un terzo di quello che fu un glorioso Partito storico. Il suo cambio di DNA, oltre ad aver annullato la presenza in consiglio dei suoi precedenti rappresentati, ha permesso a Fugatti di vincere in carrozza. (Con lo sberleffo di piazzare in consiglio gli archetipi dei peggiori dorotei).

Il quarto motivo di successo è legato alla qualità della proposta di alleanza Democratica Autonomista. Squadra, programma ma soprattutto tempistica e Candidato Presidente sono apparsi come forieri di scarso appeal.

Da qui la tempesta perfetta con un risultato particolarmente aggravato dal crescente astensionismo dilagante, anche qui come già accade su base nazionale: ecco il quinto e ultimo motivo.

 Ha senso ripartire col lavoro di opposizione?

 Assolutamente sì! A ben vedere Fugatti è stato acclamato dal 50% dello scarso sessanta degli aventi diritto al voto. Meno di uno su quattro. 

A noi politica di minoranza, il compito dunque di tutelare gli interessi e riaccendere la passione politica in quei tre quarti di popolazione trentina che hanno dimostrato che di Fugatti o non gliene importa un fico secco, o non lo avrebbero proprio voluto in piazza Dante per altri cinque anni. 

Pur conquistando due seggi CasaAutonomia.eu ha visto eleggere un solo consigliere nell’emiciclo provinciale. Il successo di Paola Demagri sarà così assistito dal volontariato e dai suoi rappresentanti territoriali (tra i quali ci sono anch’io).

Nei prossimi mesi torneremo nelle valli a tenere una serie di incontri ricognitivi e serate informative. Sarà bello ritrovarsi ancora ed offrire credibilità e speranza a quei tre quarti della popolazione trentina che a Fugatti non ha voluto dare il proprio sostegno.

28 Ottobre 2023 0 Commenti
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ELEZIONI PROVINCIALI 2023: a Civezzano sarà derby tra ex sindaci?

Da Michele Dallapiccola 21 Ottobre 2023

Non sarà una tornata qualunque quella elettorale di questo autunno a Civezzano. Due ex sindaci, della stessa lista civica comunale, la Cives, affrontano la kermesse del 22 ottobre. Dopo 20 anni trascorsi lavorando insieme ora si ri-trovano dentro a due schieramenti completamente opposti. Certo, leali entrambi. Uno al Patt, uno ad un quadro etico e di valori, quello del centrosinistra autonomista.

Che è la mia compagine da sempre. E che vale a prescindere dall’opportunismo di vincere o meno.

Ecco perché ho lasciato andare chi ha praticato la sua “transumanza a destra”. Già da qualche tempo. Perché, sì, la capriola politica il Patt l’ha fatta già a partire da dopo il Congresso ’22. “Pensare fuori dagli schemi” era il motto annunciato. E da lì a trovarsi alleati di Lega e Fratelli d’Italia è stato un attimo. Dopo vent’anni di fortunata alleanza col Centrosinistra, si è tuffato tra le braccia dei suoi avversari di sempre.

La sua improvvida dirigenza prova a giustificarlo col fatto che per contare bisogna governare. Ma siamo in tanti a vederlo solo come espressione di un tipico vezzo degno della peggiore Italia: stare sempre con chi vince. Ma adesso, alla fine di questa accesa campagna elettorale siamo proprio sicuri che si sappia già chi vince?

Al diavolo la coerenza?

Di certo c’è il responso delle urne. Sarà giudice di una dirigenza che non ha portato le Stelle Alpine ad una scelta unanimemente condivisa e apprezzata. Le premesse lo confermano. Ci sono almeno due tronconi di partito che hanno deciso di non seguirla.

Chi non è d’accordo con le loro scelte potrà infatti votare gli Autonomisti identitari che non candideranno con Fugatti ma con Divina e forse anche in una loro lista indipendente.

L’ala sociale del Partito invece, continuerà in Casa Autonomia.eu. Sarà validata da autorevoli rappresentanti autonomisti storici come Walter Pruner o il Presidente onorario Luigi Panizza.

A Civezzano poi, il salto della barricata del Patt produrrà negli elettori un ulteriore momento di incertezza. Il sostegno provinciale ad una compagine fino ad ora avversaria produrrà localmente un curioso cortocircuito con l’attuale minoranza comunale. Che in pratica rimarrà avversaria degli Autonomisti in Municipio ma loro alleata in Provincia.

Il Bel contrasto da spiegare ai cittadini.

Sotto ai gazebo di Piazza Santa Maria potrebbero finir per brindare persone che i civezzanesi non avrebbero mai pensato di veder bere insieme.

I miracoli della politica non finiscono in paese. Alle elezioni provinciali, il Patt locale finirà per collaborare con chi lo ha sempre ostacolato attraverso la politica della “magnadora”. Nello stelluto partito milita infatti il padre spirituale del famoso metodo di attribuzione dei contributi pubblici. È un metodo che ha fatto scuola. Il nuovo rappresentante della stessa compagine politica nella stessa sedia (assessore “ai Comuni”) applica lo stesso metodo. E così Civezzano, in questi ultimissimi anni, gli aiuti provinciali li ha visti col lumicino.

Ben altra cosa rispetto a tutto quello che è arrivato in passato. A seguire, qui sotto troverete alcune immagini delle tante opere che il governo del Centrosinistra ha portato a Civezzano in 20 anni di collaborazione e buon governo.

Io sono leale e riconoscente a questo.

Il “nido”
La nuova Palestra
L’impianto irriguo a Seregnano-Torchio
Il nuovo Parcheggio per la Scuola Materna
La Scuola Materna a Roverè
Alcuni Marciapiedi
Un piccolo aiuto per la Caserma dei VVFF
La sistemazione della strada provinciale a Sant’Agnese
la nuova viabilità presso le Elementari

21 Ottobre 2023 0 Commenti
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ATTENTI ALLE INSIDIE DI UN VOTO DISTRATTO!

Da Michele Dallapiccola 17 Ottobre 2023

Domenica prossima, eleggeremo innanzitutto il nuovo Governatore della nostra PAT. La scelta della squadra che lo sostiene non è affatto facile e nemmeno troppo ovviamente ininfluente. Ragionateci sopra!

Da qualche giorno Casa Autonomia.eu ha pubblicato sui suoi canali social un’infografica che spiega come votando lo storico PATT ci si ritrovi a sostenere Fugatti, Lega, ma ancor peggio Fdi. Commenti al vetriolo della dirigenza del vecchio partito che ha seguito il post – tutti sul piano del personalismo – certificano il disagio che serpeggia tra gli autonomisti più genuini.

In effetti i vertici di quel che resta degli autonomisti identitari ben si guardano dal promuovere questo fatto. A dire il vero tenuto a bada nella comunicazione anche da tutti gli altri partiti della coalizione di destra. 

C’è un Fugatti nascosto in tante pieghe

Praticamente nessuno, Lega esclusa, sbandiera orgogliosamente il fatto che Fugatti sia il candidato Presidente prescelto. Perfino la lista che porta il suo cognome, insiste nel segnalare che di lista civica si tratta. In realtà sappiamo tutti che si tratta di una pura e semplice gemmazione leghista. Nata con il solo scopo di far eleggere un assessore a chiamata, della scorsa legislatura.

E tutti tengono così nascosto Fugatti, che persino lui si tiene nascosto da solo!

Non sarà sfuggito ai più che il premier leghista locale ha disertato tutti i confronti aperti e istituzionali, ben lontano da pubblico e rapporto con altri candidati. Ha scelto piuttosto di insistere a presentare il fake di quello che dovrebbe essere il “suo libro”.

Scappare tra le braccia della Meloni o del PATT, non salverebbe nessuno.

Insomma, la polpetta avvelenata di tutta questa vicenda è che non servirebbe a nulla provare a rifugiarsi nel nuovo miracolo politico italiano rappresentato dai Fratelli d’Italia. 

Che il proprio voto vada a Meloni, Gottardi, Spinelli o peggio ancora al PATT, si finirebbe per ritrovarsi comunque Fugatti alla guida della nostra Provincia anche per i prossimi cinque anni. 

Qui sotto, la simpatica animazione.

17 Ottobre 2023 0 Commenti
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Governo parziale? Ai territori scontenti, il fato ha offerto la provvidenza Divina.

Da Michele Dallapiccola 13 Settembre 2023

Anche se è trascorso ormai qualche giorno, vorrei tornare a parlare di un fatto avvenuto a latere della manifestazione tutta “rendenera” delle Giovenche di razza locale. A chi segue la politica, al di là degli aspetti zootecnici e turistici, non è certo sfuggito un fatto increscioso. (clicca qui per saperne di più).

I discorsi dal palco di quella parte di esecutivo provinciale che si dovrebbe occupare di promozione delle produzioni zootecniche sono stati interrotti dai fischi di protesta degli intervenuti. Le parole dei due malcapitati amministratori si sono fermate e i due assessori intervenuti se ne sono andati con una reazione non certo all’altezza del ruolo che dovrebbero interpretare. Per certi versi poi, vanno capiti e sostenuti da una dovuta solidarietà istituzionale. In chi ha fischiato, c’è infatti tanta maleducazione. 

Nel frattempo però, vorrei provare a ragionare insieme a voi sul perché sia successo quello che ho raccontato qui sopra. Tra gli allevatori, il clima è sicuramente riscaldato a causa del nulla di fatto sul piano della gestione dei grandi carnivori. Senza escludere che aiuti aggiuntivi alla zootecnia se ne son visti proprio pochi. Chi si aspettava un PSR più consistente è rimasto deluso. E’ inoltre mancata una più decisa e rinnovata modalità di promozione del latte e dei suoi derivati. 

Ma questa giunta “vendicativa”, non si è limitata a scontentare soltanto il comparto zootecnico. In ben più di un’occasione passata si è ritrovata a minacciare dispetti o ritorsioni verso tanti “non amici”. A mio vedere, è stato questo continuo essere di parte ad aver causato omertà e un certo clima di paura ad esporsi politicamente. All’inizio della campagna elettorale si faceva fatica a trovare perfino candidati di opposizione a questi governanti.

Finalmente invece, in questa fase finale di legislatura si comincia a percepire un certo desiderio diffuso di ribellione. Gli scontenti hanno trovato il coraggio di reagire. A Pinzolo maleducatamente, in altri ambiti in maniera più composta ma certo non meno esplicita. Dichiarando insomma il proprio dissenso e la propria voglia di rivalsa. Amministratori locali, volontariato, dipendenti pubblici, imprese e lavoratori attendono il momento elettorale come qualcosa di catartico. Del resto nel segreto dell’urna le minacce non trovano certo luogo.

“Ora comandiamo noi” fu l’incipit di un galvanizzato Savoi in apertura di legislatura. Si tradusse in una sorta di rapporto col territorio ammorbato dalla conta “o con noi o contro di noi”. Il resto si tramutò nei fatti della recentissima storia politica trentina. Populismo: tanto, promesse: tantissime. Risultati concreti davvero pochi. Con un Trentino dalle magagne sempre più allineate a quelle nazionali, in barba all’Autonomia. Sanità, scuola, aiuto ai giovani, solidarietà. Tutto sospeso.

Intanto però, laggiù a destra, qualcosa si è rotto. Una sorta di ribellione, un rigurgito di dignità, una presa di posizione precisa e decisa. La presenza di Divina era l’alternativa politica che attendevano in tanti.

Piaccia o meno, si tenti di sminuirla o di denigrarla, la sua è una bella compagine che ai seguaci di Pontida darà qualche bel grattacapo. Anche perché, quei tredici seggi d’oro conquistati dalla Lega nel 2018 grazie all’onda di Salvini, rimarranno per sempre un meraviglioso ricordo. La fiamma tricolore brucia e asciuga. Disidrata, consuma posti in parlamento e in Consiglio provinciale. La Lega locale ne sconterà le peggiori ustioni. 

La partita Valduga-Fugatti si è di nuovo completamente riaperta. Deciderà il Trentino

13 Settembre 2023 0 Commenti
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Politica o amministrazione? Il Primiero si fa coraggio cercando di dissimulare.

Da Michele Dallapiccola 30 Agosto 2023

Non sono trascorse nemmeno 24 ore dalla nostra denuncia sulle scorrette commistioni tra politica e amministrazione, che sulla pagina social del Comune di Primiero San Martino è comparso un comunicato che dal punto di vista istituzionale si manifesta coma un vero e proprio abominio.

In pratica, la Giunta comunale invita pubblicamente a votare il governo provinciale in carica ascrivendo come principale motivazione , quella di aver ricevuto “attenzioni” (contributi?) dall’attuale esecutivo provinciale. 

Al di là del fatto che gli stanziamenti a favore dei territori, oltre ad essere frutto di scelte politiche, sono un diritto dei territori stessi, va segnalato che il Primiero, da questo punto di vista, non è certo all’anno zero. Anzi. Tutte le amministrazioni passate hanno cercato di fare qualcosa. 

Specificatamente rispetto al collegamento San Martino Passo Rolle poi, alla Giunta Fugatti vanno piuttosto imputati cinque anni di lungaggini burocratiche. Il costruendo impianto è rimasto fermo al palo pur con un progetto pensato da tantissimi anni. Per questo, partito con un preventivo di trenta milioni di euro, oggi è in fase di appalto (speriamo?) per sessanta. Con un gravissimo dubbio, tutto buttato sulle spalle della Comunità locale.

Chi gestirà un attrezzo dai simili costi di gestione? Sarà in grado il sistema delle imprese locali di tenerselo in “groppa”? Tutte risposte che, pare, la Giunta Fugatti si è guardata bene dal dare scaricando la responsabilità al tessuto d’impresa locale. 

Accantoniamo però le sopra citate questioni spinose, perché il territorio saprà affrontarle nel migliore dei modi. Intanto sottolineo soltanto il peccato di cinque anni buttati via.

Rimane tutta invece la sorpresa che provoca un’amministrazione comunale che in fondo, a volerla guardare tutta non sta facendo altro che cercare di dissimulare la realtà. Afferma di rifiutare un approccio ideologico politico dove invece di politica ce n’è eccome. 

La tanto decantata come civica, “Lista Spinelli” è in realtà una normalissima lista di destra. Spinelli è infatti regolarmente iscritto da anni alla lega. Ha pellegrinato regolarmente a Pontida e sostiene un presidente della LEGA. Candidato che per altro ha già promesso la vicepresidenza ai destrissimi Fratelli d’Italia. Più destra di così?

E’ più che comprensibile, che poi si voglia far passare per sostegno corale quello di una per altro rispettabilissima figura femminile che però sempre a destra si schiera! 

Nel frattempo, il gossip locale narra delle malcelate intenzioni andate a cattivo fine di un primo cittadino tentato da tempo ad un lancio di se stesso verso piazza Dante. Probabilmente, l’aver tergiversato così a lungo lo ha infine portato a decidere per la desistenza. 

Forse, la questione è connessa agli scarsi risultati che i sondaggi consegnano all’unica lista di Fugatti ancora aperta. Molti chiamati, pochi eletti sembrano il destino dei fedeli di Spinelli, con l’unica certezza disponibile da subito. Le dimissioni da Sindaco. 

Possiamo capire ma non condividere. Qui, la confusione tra il piano istituzionale e quello politico elettorale si fa davvero pesante.

30 Agosto 2023 0 Commenti
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La politica delle tribù. Tra sconti e ritorsioni di un mandato legislativo partito coi dispettucci e terminato con qualcosa di peggio.

Da Michele Dallapiccola 30 Agosto 2023

Leggiamo nella testimonianza di colleghi di coalizione che esiste una comune percezione registrata specialmente in fase di raccolta delle adesioni alla candidatura. Tra le persone contattate emerge, spesso piuttosto chiara, la paura ad esporsi politicamente. A parte il fatto che si tratta di un diritto della persona sancito dalla Costituzione, ma tant’è. I più, citano l’evidente attitudine di questo centrodestra al governo del Trentino di porre le persone in difficoltà. Non parliamo di una condizione di ricatto ma quantomeno di pressing psicologico, sì. Basti pensare ai veti incrociati nei quali sono incappati i transfughi della lega approdati in Fratelli d’Italia.

Senza sconfinare in casi eclatanti come quello occorso al povero Dirigente PAT che non volle assumersi a cuor leggero i rischi connessi ad utilizzare un concerto da 120mila persone.

Sembra quasi che questa politica sia stata trascinata ad assomigliare ad uno scontro tra tribù. L’avversario è il nemico, il governare non è più tale, ora si comanda! 

E così anche noi abbiamo più volte raccontato nel recente passato, della ritrovata politica della “magnadora”. Questa giunta provinciale – non abbiamo timore a dichiararlo – ha sottoposto i vari territori ad evidenti disparità di finanziamento anche a seconda dell’appartenenza politica. 

Con, come unico comune denominatore il poco di fatto. I milioni di € assegnati a parole da questo esecutivo in effetti son tanti. Non c’è dubbio. Ma la loro reale “messa a terra” sul territorio si è potuta vedere in pochi limitatissimi casi. Guarda caso a partire da dove è maggiore il consenso del Centrodestra (Valsugana esclusa).

Ma al di là dei risultati, nella definizione delle liste abbiamo potuto constatare alcune correnti di pensiero.

Chi preferisce non esporsi, promettendo comunque un aiuto dietro alle quinte, chi invece reagisce considerando deplorevole questo atteggiamento. E per questo si candida. La pubblica esposizione insomma è vista come atto di dignità di fronte ad una politica che non piace.

Poi ci sono alcuni amministratori locali (pochi per fortuna) che  cambiano orientamento a seconda del governo provinciale in carica. Come se non esistesse un’etica politica ma soltanto i fondi assegnati. Ma possono essere i contributi un modo per comprare le persone, o gli amministratori? Possono essere gli anatemi, le frasi sibilline un modo per scoraggiare eventuali candidature? 

Rispondo con un aneddoto che attinge alla mia storia personale. Dal 2000 al 2005, durante il mio primo mandato di sindaco, mi trovavo in una condizione politica neutrale rispetto al governo provinciale di allora. Tuttavia, la mia minoranza di allora era molto vicina ad un assessore col quale l’empatia personale non era certo alle stelle. Così, per finanziamenti ricevuti, sui 223 Comuni nei quali era suddiviso il Trentino di allora, Civezzano rimase saldamente intorno al duecentesimo posto! Eppure l’azione amministrativa puntuale e la cura dell’ascolto di cittadini (e qualche bel mutuo) permise alla nostra amministrazione di venir confermata con quasi il 60% dei voti. Anzi, permise al sottoscritto di candidare e risultare eletto nella tornata elettorale delle provinciali del 2008. 

Nonostante tutto, Alleanza Democratica Autonomista non ha avuto difficoltà ad individuare propri candidati di qualità. Sia nel suo complesso che in particolare nel nostro Movimento Casa Autonomia.eu.

Questo pensiero però lo ho voluto offrire a chi si recherà alle urne il prossimo 22 ottobre, insoddisfatto dell’attuale governo provinciale. Che sia mai che aveva ragione un vecchio adagio di una Democrazia Cristiana d’antan che rammenta il religioso rispetto di una sua etica politica?

Nel segreto dell’urna c’è solo uno sopra di te che può vedere cosa voti.

30 Agosto 2023 0 Commenti
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Sondaggio elettorale per le PROVINCIALI? CasaAutonomia.eu lo fa casa per casa.

Da Michele Dallapiccola 27 Agosto 2023

È stata una settimana importante questa per noi di Casa autonomia.eu. Trasformare il Movimento in una lista che abbia tutte le carte in regola per presentarsi alle elezioni provinciali, richiede una burocrazia molto pesante. Anch’io lo trovo necessario, perché così chi decide di partecipare alla tornata elettorale delle “provinciali” deve essere strutturato e dotato di una squadra seria.

Uno degli elementi fondamentali che la legge richiede è quello di corredare il documento di deposito del simbolo di un elenco di firme comprese tra le 500 e le 700. Queste, devono essere raccolte davanti a un autenticatore. Qualifica che in pratica può essere assunta soltanto da poche persone. Si tratta dei consiglieri comunali, che possono operare sul proprio territorio e di consiglieri provinciali che possono convalidare sull’intera Provincia.

Una curiosa esperienza personale.

Devo confessarvi che all’inizio l’operazione mi spaventava un po’. Lo percepivo come un lavoro impegnativo. Sia perché le firme da raccogliere sono tante, sia perché volevamo evitare di farlo attraverso l’utilizzo di gazebo o la convocazione in un luogo convenuto.

Alla fine, pur faticosa, l’operazione è risultata di veloce esecuzione. Nel giro di una settimana siamo riusciti a raccogliere oltre 600 firme. Più che sufficienti a poter depositare la Lista di MCA.

A livello personale mi sono dedicato particolarmente al mio paese natale di Civezzano. Lì, ne ho raccolte 200, visitando circa 150 famiglie. Casa per casa, in strada o nei luoghi di lavoro.

È stato un po’ come tornare al mio vecchio impegno di Sindaco, a particolare contatto con le persone. È stato molto utile per capire le problematiche del mio paese il suo rapporto con la sua attuale amministrazione comunale.

Mi hanno particolarmente colpito soprattutto le considerazioni relative al comportamento del mio ex-partito e del suo candidato locale.

Per quanto mi riguarda ho avuto la possibilità di chiarire la mia attuale posizione politica che vale sul piano provinciale. In particolare mi sono soffermato sul fatto che l’unica vera ragione che ci abbia costretto a fondare un Movimento.

Come noto, gli autonomisti storici hanno cambiato improvvisamente bandiera, collocandosi inspiegabilmente tra le braccia dei populisti locali e degli statalisti nazionali.

È anche il motivo a causa del quale non ho trovato necessità di chiedere deroghe a un’ulteriore mia candidatura lì dentro. Mai mi sarei sognato di sostenere un partito che finisse per allearsi con i suoi avversari storici di sempre.

Ironia della sorte, a Civezzano, sono pure minoranza comunale. Così gli Autonomisti storici sono amici per la provincia e nemici per il Comune. Magie della politica.

Al di là di queste note di colore, da evidenziare è il messaggio più forte che ho raccolto. Tra le persone contattate, Fugatti e la sua amministrazione non passano. Soprattutto per i danni alla sanità, alla scuola e al settore sociale in genere che la società trentina ha dovuto subire. Ma non solo.

Pesa il problema della gestione degli anziani, del mancato aiuto ai giovani in cerca di una propria stabilità di vita e di un agricoltura abbandonata a se stessa.

A Civezzano (come in altre parti del Trentino) è sentitissimo il problema della flavescenza nella vite e della sofferenza della zootecnia.

Il pendolarismo sottopone il nostro borgo ad uno stress di gestione di servizi piuttosto impegnativo. Le poche risorse assegnate dalla Provincia (specialmente in questi cinque ultimi anni), impegnano l’amministrazione a far salti mortali nonostante la vicinanza alla città.

Non ci sono elementi per mettere in dubbio la necessità di un cambio di passo. I fatti sono chiari, le carte sul tavolo, il 22 ottobre ormai alle porte.

27 Agosto 2023 0 Commenti
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Latte di sinistra, Trentodoc di destra? Dalla Giunta provinciale un nuovo metodo di promuovere l’agricoltura trentina.

Da Michele Dallapiccola 26 Agosto 2023

Una parlamentare della Destra trentina ha conquistato la ribalta nazionale mica per le sue battaglie su economia, etica o diritti. Pare le sia bastato citare Giorgio Gaber che racconta cosa è di destra e cosa è di sinistra parlando di se stessa.

Ebbene, la giunta provinciale, ha probabilmente pensato di far proprio questo metodo riuscendo ad andare oltre. L’ha applicato in senso amministrativo al campo delle produzioni agricole locali.

Così ha bollato come di sinistra il latte (da dimenticare) e di destra il Tretnodoc (tutto da promuovere). Insomma col suo solito spirito divisivo, tenuto anche durante tutta la legislatura, ha pensato bene di promuovere le Bollicine trentine sempre più a scapito (tra le altre cose) del povero settore lattiero caseario.

Dopo aver annullato il Festival del latte fin da inizio mandato, nel corso di tutta la legislatura ha poi lesinato anche su tutta la promozione del settore bianco.

Pare, a detta di molti, che a questa giunta sembrasse che in passato si fosse fatto fin troppo. Così, ha pensato bene di concentrarsi invece sul Trentodoc.

Con un festival che pure è una bellissima iniziativa, presenta tuttavia un paio di pesanti difetti sostanziali.

Innanzitutto, come già detto, quello di aver cannibalizzato un altro fondamentale settore agricolo trentino, quello del latte. Un fatto, a nostro avviso sostanzialmente imperdonabile.

Ma il vero “colpo di genio”, la Giunta provinciale l’ha avuto pensando bene di utilizzarlo anche a scopo elettorale. Intendiamoci, sono cose che sono sempre accadute. In questo caso mi sento di dire però che la Lega si è dimostrata cieca a tal punto da rivelare il completo distacco dalla realtà. Pur di utilizzare la kermesse a proprio fine promozional-politico, tra tutte le date dove era davvero possibile passarla, ha deciso bene di collocarla nel pieno settembre.

Alla faccia della destagionalizzazione e del fatto che sarebbe stato un ottimo evento da collocare anche ad autunno inoltrato. Invece no! Eccolo qui fissato in un momento topico per i produttori: nel pieno della vendemmia. Un momento dove le piccole cantine che si dedicano alla produzione, alla promozione e alla commercializzazione si trovano nel pieno della raccolta.

In pratica sarebbe come organizzare un convegno per bagnini a Ferragosto. O un fine settimana dedicato al Mondo dello sci Durante le vacanze di carnevale a Madonna di Campiglio.

Ma molto probabilmente la Giunta provinciale, a queste cose, non ci fa caso e preferisce tirare dritto così. Invece proprio in questi giorni contattando i vari produttori in un periodo di apertura di campagna elettorale si avverte un fortissimo stato di disagio. Sono tutti preoccupati a causa della gravità della situazione provinciale per quanto riguarda le fitopatie. Flavescenza dorata in prima linea.

Magari non capisco, e in fondo quella del festeggiarlo sopra è invece una strategia politica per aiutare i produttori a trascorrere dei momenti lieti e lenire il loro disagio.

26 Agosto 2023 0 Commenti
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