Michele Dallapiccola
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TURISMO

Che fine ha fatto la Guest Platform?

Da Michele Dallapiccola 6 Gennaio 2022

Sotto, le parole della giunta provinciale alla conferenza provinciale del turismo. Quella dell’aprile 2019. 

Diventare smart, intelligenti e data-driven diventa un percorso imprescindibile per le destinazioni turistiche moderne, sfida che richiede un cambio di paradigma nella relazione 4 con il turista a 360° e nella scelta dell’infrastruttura tecnologica che ci traghetterà nei prossimi anni. Sfida che come Trentino accogliamo anche con il progetto Trentino Guest Platform, un progetto che mette al «centro» il Turista e le sue esigenze. Lancio della fase beta nel 2020 ma con una road map di rilasci già definiti nel corso dei periodi successivi. 

Le ho citate con orgoglio perché partono da lontano. Partono da un’altra conferenza provinciale sul turismo, una di quattro anni prima. 

Qui sotto il link del Comunicato Stampa relativo di allora.

A quel tempo, per il Trentino Digitale, di costruito c’era già molto. Recuperato il gap col resto della nazione, a partire dai primi anni duemila il governo Dellai aveva dato uno slancio fondamentale al completamento del sistema di fibra ottica che avrebbe connesso tutto il Trentino. Il Governo Rossi procedette alla sua ultimazione, in  parte non ancora definitivamente avvenuta. Ottenemmo finanziamenti importanti, spingemmo a che la parte strutturale del Trentino digitale del 2020 arrivasse al suo completamento nel più breve tempo possibile. A questo link, uno dei bei “goal” amministrativi di allora.

Le applicazioni in campo pubblico e privato sarebbero state moltissime. La digitalizzazione è la prima arma per provare, almeno un pochino, a combattere la burocrazia. E poi per le imprese. E tra queste quelle turistiche. Immaginiamo un Trentino digitale, connesso e capace di essere utile al turista e all’operatore. Conoscere le sue abitudini dell’ospite, gli spostamenti, le necessità avrebbe reso la sua vacanza qualcosa di unico e irripetibile.

Questa bozza di progetto lasciata in eredità al governo entrante è stata da quest’ultimo presa fortunatamente in carico e portata avanti. Certo, con troppo ottimismo sia il sottoscritto che il suo successore pensavano che dal 2020 si sarebbe potuto vedere qualcosa. In questi oltre tre anni di governo del progetto ci sono solo delle vaghe informazioni. Di sicuro non pubbliche, di sicuro non sulla stampa. Eppure, questa maggioranza è afflitta da tale bulimia di annunci che spesso comunica ben prima che le attività vengano ultimate.

Non è nemmeno servito ad un gran che dotare la Trentino Marketing di un direttore, 4 ATA, e un gran bel consiglio di amministrazione delle cui gesta e produttività concreta si fa altrettanta fatica a trovare traccia sui media.

Quella che pare sia diventata una super app – dal costo per altro milionario – ancora non c’è traccia. 

Ecco allora un’altra, delle belle cose, da augurarsi che il nuovo anno saluti.

6 Gennaio 2022 0 Commenti
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L’AUTONOMIA (PERSA) ANCHE NELLE REGOLE DEL TURISMO

Da Michele Dallapiccola 4 Dicembre 2021

Contestazioni della Corte dei conti al  comparto turismo. Ma questa maggioranza non si dichiarava autonomista?

Una nuova oscura incognita adombra i pensieri delle imprese turistiche provinciali. 

Ci riferiamo alla contestazione alle strutture ricettive da parte della Corte dei Conti. Riguarda la mancata presentazione del conto giudiziale dell’imposta provinciale di soggiorno. Praticamente si tratta del riepilogo di quanto riscosso e di quanto versato nell’anno finanziario di riferimento.

Come noto la Legge n. 8 del ‘20 prevede che i gestori delle strutture turistiche siano responsabili del pagamento dell’imposta con diritto di rivalsa su chi la dovrebbe pagare. 

E’ anche previsto l’obbligo di una dichiarazione, da presentare cumulativamente ed esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si è raccolta la tassa. Purtroppo, questa dichiarazione, si è aggiunta alla rendicontazione periodica già prevista dalla Provincia. Alla faccia della semplificazione! 

Per quanto riguarda il Trentino la stessa legge sopra nominata, stabilisce che i gestori delle strutture ricettive sono tenuti alla rendicontazione quadrimestrale dell’imposta per via telematica a Trentino Riscossioni senza ulteriori trasmissioni ad altri Enti.

La Corte di Cassazione ha stabilito che i gestori delle strutture ricettive, sono soggetti solo alle sanzioni tributarie previste dalla legge e non al controllo della Corte dei Conti. 

E la Provincia che dice? Una posizione pubblica e severa su questa e su molte altre questioni sarebbe estremamente opportuna. Ne gioverebbero gli imprenditori del settore e la popolazione tutta. Sapete perchè? 

Rispondo da autonomista. 

Se poter disporre dello strumento normativo ha ancora un senso, se l’autonomia è ancora considerata un valore, impegnamoci tutti nelle opportune e reciproche sedi a rivendicarlo e a farlo valere come diritto. 

Altrimenti va  a finire come col reddito di cittadinanza che a livello nazionale oggi la lega tanto critica. Pur di accaparrarsi pochi miserabili spiccioli destinati da Roma al suo finanziamento, si è finito per adottarlo anche in Trentino. In Alto Adige invece, pur di conservare regole autonome, di certo più serie e maggiormente garantiste, si è deciso di rinunciare ai fondi nazionali e investire del proprio. 

Ecco perché sarebbe proprio il caso che la Provincia si facesse parte attiva presso la Corte dei Conti, e la Polizia Economico – Finanziaria di Trento. Andrebbero fatte presenti le disposizioni della Legge Provinciale e la loro corretta interpretazione.

O pensa forse la Provincia che le potenziali sanzioni, poi tutte da dimostrare, non siano un problema per il comparto turistico? 

Forse la crisi non è sembrata abbastanza dura.

4 Dicembre 2021 0 Commenti
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Una stagione in bilico

Da Michele Dallapiccola 28 Novembre 2021

Mentre la neve imbianca le speranze del comparto “turismo trentino” dal nord della Provincia arrivano cattive notizie riguardo a nuove strette sanitarie.

E’ banalità ricordarlo ma è anche giusto far notare che le nuove strette sanitarie si riverseranno anche sui nostri potenziali clienti stranieri. Come è noto nella stagione invernale, sono da sempre i più numerosi. 

Fortunatamente la tenuta del vaccino rispetto alla malattia non è in discussione. Dove la percentuale di vaccinati in rapporto alla popolazione è forte, il rischio di nuove chiusure è ancora basso. A questo punto anche per l’inverno, come è stato per la scorsa estate, il settore dovrà puntare su una clientela di vicinato e dunque italiana. 

La diversificazione del prodotto neve sarà dirimente.

Va salvata una stagione in bilico e le tante aspettative di imprenditori e amanti del manto bianco. E infatti il Trentino già da anni ha avviato un percorso per favorire attività ulteriori e collaterali alle lame sulla neve. E qualche località ha risposto meglio di altre. 

E’ in quest’ottica che nella piccola ma suggestiva stazione sciistica della Panarotta già da qualche anno si è avviato questo percorso di riposizionamento della stazione turistica. Oggi la possiamo vivere come località particolarmente vocata all’avviamento allo sci e luogo particolare adatto alle famiglie. 

La grande novità della pista da slittino in Panarotta

Proprio per questo non poteva mancare una pista da slittino fatta coi sacri crismi della sicurezza e del divertimento. Come poche ce ne sono in Trentino. Anzi, oserei dire unica per comodità da raggiungere e suggestiva nella collocazione.

Sarà un bel gol per la Panarotta aggiungere questo gioiello alla propria offerta sportiva e ricreativa. Un esempio da seguire per tutto quel Trentino d’impresa sciistica invernale che pur adeguatamente stimolato non ha mai voluto recepire. Ed è un peccato perchè invece le piste da slittino, in Alto Adige ad esempio, sono assai diffuse. 

 

Diversificare per resistere è un mantra dell’economia. 

E a questo trend, non può sfuggire nemmeno lo sci, pur essendo un prodotto tipico del Trentino invernale ancora assolutamente in grado di dare molte soddisfazioni.

Ma possiamo attendere flessioni o peggio stati di crisi per integrare nicchie di interesse e nuovi clienti? 

Largo alla fantasia dunque, largo alle novità.

28 Novembre 2021 0 Commenti
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ASAT: finalmente una nuova assemblea in presenza. Col fiato sospeso.

Da Michele Dallapiccola 25 Novembre 2021

Come quello che respira ogni singolo operatore del settore turismo in questo periodo.

L’estate e i  vaccini ci avevano fatto ben sperare. Pensavamo che il virus e i no vax non sarebbero stati un problema.

Invece eccola qui, la quarta ondata. Incombe da nord e uccide fiducia e prenotazioni

La speranza è seconda solo all’impegno di rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria. Nel frattempo, le nuove restrizioni e le ulteriori somministrazione di vaccino a minori e in terze dosi saranno dirimenti. 

Ma i grattacapi per il settore turismo non si esauriscono qui. A spaventare contribuisce anche la grave difficoltà nel reperire personale. 

Alla partecipata serata tenutasi ieri al PALALEVICO, due interventi tecnici hanno offerto qualche interessante spunto. 

Il professor Salomone esperto di politiche del lavoro. 

Nelle sue considerazioni insiste affinché la politica costruisca un sistema scolastico capace di orientare in maniera ancora più incisiva. Le persone vanno indotte a fare scelta giusta sulla base delle opportunità. Non solo quindi come dipendenti ma anche come persone di impresa. Fatto assai carente in Trentino dove manifestiamo record negativo, ad esempio, nei numeri dell’imprenditoria femminile. Sarà uno sforzo enorme fatto di tanti ingredienti quello che dovremo fare. Tutti insieme.

E non sarà nemmeno l’abolizione del reddito di cittadinanza a risolvere il problema. Perché, sostiene – a mio avviso giustamente – il professore, il settore ha bisogno di persone professionalizzate. Assai difficilmente reperibili tra quelle aiutate da questa controversa misura statale che anche il Trentino leghista ha voluto adottare.

Il professor Caliccia è un esperto di “Employer branding”.

È la disciplina che studia la capacità di gestire la propria immagine come luogo di lavoro.

E “Trentino” è un brand che attrae. Perché non usare la nostra immagine per richiamare l’interesse delle persone a venire a lavorare nella nostra provincia? Tutti d’accordo insomma sul rilanciare il Trentino come luogo attrattivo. Vacanza, ma anche luogo di lavoro e dunque di vita. Le carte in regola ci sono tutte.

Dalla politica, nel complesso, sono arrivate poche novità. Anzi nessuna. A parte i saluti, la Giunta che ha recitato delle misure del PNRR che lo Stato ha messo campo per sostenere il settore. L’impressione è quella che ad alloggiare meglio nei luoghi di questi ristori, saranno i primi ad arrivare.

Gli effetti invece, li valuteranno le imprese e i cittadini soltanto alla fine di questa crisi.

Intanto, la preoccupazione che qualcuno in fondo potrebbe non arrivarci, nel buffet di saluto finale, era davvero palpabile.

25 Novembre 2021 0 Commenti
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Non solo sci. Il sentiero del San Vili da Toblino attraverso Ranzo fino a Deggia.

Da Michele Dallapiccola 22 Novembre 2021

Insieme al benedetto sold-out sulle piste da sci, alla benvenuta folla ai mercatini, in attesa che la situazione sanitaria migliori, il Trentino turistico offre numerose alternative. 

Se anche le camminate nella neve richiedono un minimo di attrezzatura, rimanendo sotto lo zero termico, anche in inverno, ospiti e locali possono praticare attività sportivo ricreativa davvero con poco. Quanto a dove, la SAT e il volontariato in senso lato sono attenti custodi di un meraviglioso sistema a disposizione di tutti. Lo curano incrociando la passione per il viaggio inteso all’antica maniera. Si tratta del nostro patrimonio sentieristico e di percorsi pedonali. Attraversano luoghi meravigliosi resi tali anche solo perchè osservati da angoli di visione alternativi. 

Un esempio: il sentiero del San Vili

Così domenica scorsa, abbiamo voluto toglierci lo sfizio di ripercorrere un tratto del sentiero detto del San Vili. Da Toblino, fino al paese di Deggia. Si tratta di una frazione isolata, collocata su un poggio che guarda il suo Comune di riferimento San Lorenzo in Banale.

Eppure un luogo che appare così incantato, si concede il lusso di offrire sede ad un paio di attività economiche e a qualche residente. 

Anche il turismo più delicato abbisogna di un minimo di infrastrutturazione: il Rocol

La ricettività che permetta un minimo ristoro è assolutamente fondamentale. Ecco perché superata la ripida salita che in un attimo mangia gli oltre 500 metri di dislivello che separano il lago di Toblino da Ranzo, trovare un punto di ristoro come il Rocol, vale quanto un autentico miraggio. E’ situato in prossimità di un punto particolarmente significativo dell’intera via. La leggenda che narra del percorso della salma di San Vigilio racconta che i suoi necrofori avessero fatto sosta proprio in questo luogo. Il valore spirituale dell’episodio, spinse i fedeli ad erigere qui una cappella votiva. 

Molto più terreno invece, il bisogno che porta a fermarsi a salutare i simpatici gestori del servizio di ristoro offerto dal Bar Rocol a Ranzo Praticamente l’unico luogo dell’intero percorso tra Nembia e le Sarche con questo tipo di servizio dove per altro è presente anche il Bar Parisi.

 

Poi via, baciati dal sole che volge ad occidente verso il paese di Deggia. 

La politica e la legge dei numeri. E’ ancora l’unico parametro che conta nello sviluppo dei vari settori dell’ospitalità?

Questi luoghi incontaminati favoriscono sport alternativi quali l’arrampicata, l’escursionismo ciclistico e quello pedonale. Pur attraversando luoghi ancora selvaggi, raccontano tuttavia di quanto sia preziosa la presenza dell’uomo per offrire punti di sosta e basi d’appoggio.

 

Un’attenta politica turistica non può prescindere dal creare le condizioni economiche affinché queste attività possano partire ma soprattutto mantenersi in adeguata soddisfazione economica. Prima fra tutte la promozione locale dei vari esercizi d’impresa. Con la valanga di milioni di euro stanziati dalla Provincia e dalle APT, nessuno deve rimanere escluso dai circuiti di promozione. Senza contare che il compito è piuttosto facile. L’infrastrutturazione realizzata e realizzanda è più che sostenibile. Rispetta appieno i moderni trend di mercato che caratterizzano ogni attività economica attualmente pianificata dalla politica. 

Respira! Non può essere solo in spiaggia, funivia o con gli sci ai piedi, non trovate? 

Ecco perché consiglio a tutti di provare a vivere questo tipo di esperienza turistica. E’ un po’ faticosa ma straordinaria per chiunque voglia rilassarsi in un luogo lontano dalla folla.

 

La fatica e l’impegno richiesti, offrono la sensazione d’aver goduto di qualcosa di esclusivo. E subito la stanchezza si trasforma in impagabile soddisfazione.

 

22 Novembre 2021 0 Commenti
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Una nuova attività economica è come una nuova stella nel firmamento del Trentino

Da Michele Dallapiccola 18 Novembre 2021

Brilla una stella in più nel firmamento del Trentino. Succede ogni volta che si apre una nuova attività economica. Se poi il coraggio di fare impresa si concretizza in un’azienda agrituristica la cosa vale due volte.

È ammirevole la dedizione al lavoro che chi inaugura un’attività di questo tipo deve mettere in moto. Chi opera nel settore deve essere bravo due volte. In campo agricolo e nella ricettività. Eppure c’è chi ci riesce. E bene, pure.

A livello provinciale, in questi ultimi 15 anni questo tipo di strutture sono praticamente raddoppiate. Sembra un dato strabiliante vero? Eppure siamo ancora ben lontani dal vicino Alto Adige dove il raffronto con i nostri numeri è impietoso. In misura assai approssimativa, il settore confronta le cifre: 500 a 4000. La fiacca che battiamo è tanta!

Un settore dove c’è ancora margine. 

Va considerato infatti che la politica turistica provinciale ha evidenziato di volersi cimentare a favorire l’espansione delle attività anche nelle stagioni non tradizionalmente turistiche. Lo fa già da qualche anno e fortunatamente questo trend, dalla lega al governo del Trentino non è stato ostacolato.

 

Qui siamo a Pranzo di Tenno


Gli agriturismi sono presenti anche in zone non particolarmente infrastrutturate dal punto di vista turistico. Anzi. Proprio dove l’agricoltura è più fiorente, la convivenza con il turismo non affonda radici molto lontane nel tempo. 

 

 

Notte sul bel borgo di Tenno


I tempi però fanno cambiare in fretta le abitudini ai consumatori e dove un tempo il turismo aveva funzione di relax, oggi invece si presenta sotto forma di necessità esperienziale. A quella di strutture di servizio ai percorsi enogastronomici e di conoscenza dei gusti e dei sapori della terra visitata, gli agritur si prestano perfettamente. E’ forse questa la cifra che meglio ne definisce la collocazione. 

 

In una terra così organizzata ad accogliere gli ospiti e così prodiga nelle attività di promozione, questo successo non può che aumentare.

 

Specie se la professionalità emergenti sono come quelle visitate in questi giorni.

18 Novembre 2021 0 Commenti
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RI-PARTONO DA RANGO I MERCATINI DELLA RIVINCITA.

Da Michele Dallapiccola 14 Novembre 2021

Diciamocelo pure, il meteo ha cercato in ogni modo di ficcare bastoni tra le ruote. La comunità di Rango però l’ha messa giù più dura. 

Così, tradizionalmente, ieri pomeriggio sono ufficialmente partiti i Mercatini Natalizi. E’ occorso lassù, nel Bleggio, dove ha sede uno dei Bei Borghi d’Italia.

 

La tradizione è ormai rodata, conosciuta. Eppure funziona perché penso permetta di coglierne il giusto spirito. I Mercatini Natalizi sono un non luogo che ancora dimostra di saper mescolare valori umani ed economia. Perché la necessità dell’uomo di lavorare, per sostentarsi è innegabile. Ma la persona stessa ha bisogno di spessore e di luoghi dove ritrovarsi. E squisitamente qui, il commercio si sgancia dai circuiti internazionali e diventa integralmente local. Dove tutto è confezionato rigorosamente con cuore e mani locali, le idee per i regali natalizi non mancano proprio.

Così tra gli avvolti e le vecchie locande recuperate, ci si ristora dalla fredda giornata di novembre. Si riflette su come indovinare il regalo più azzeccato per l’amico o il parente più difficile da accontentare. E vi garantisco che la scelta è così ampia che il rischio di prender buca è davvero basso. 

 

 

L’immancabile sfilata inaugurale delle autorità.


L’agroalimentare va per la maggiore ma non mancano gli artigiani, tutti capaci di sorprendere con le loro creazioni. 

Dunque: green pass alla mano e via!

La voglia di riscatto verso questo tremendo virus guardando il Natale parte dal Bleggio. E almeno per chi non ha dovuto subire il dramma di un tragico lutto a causa del Covid, sembra quasi che questo anno di stop non sia nemmeno trascorso.

 

 

Il bello delle STELLE ALPINE. Le trovi ovunque!


E’ la grandezza della resilienza umana. Si può davvero cominciare a crederci. 

Grazie al vaccino, frutto del genio dell’umanità, sta davvero tornando tutto come prima? Dipenderà da noi, tutti.

14 Novembre 2021 0 Commenti
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Le Belle Stagioni del turismo Trentino

Da Michele Dallapiccola 12 Novembre 2021

Così il Trentino turistico ha voluto definire già da qualche anno, in una sua felice intuizione, le stagioni intermedie tra l’estate e l’inverno.

Ed in effetti anziché trascinare gli amanti del sole e della neve a godere di queste risorse naturali, oltre i classici periodi, è apparso molto più proficuo il tentativo di catturare l’attenzione di nuovi ospiti per nuovi prodotti turistici. Che in effetti necessitano di una infrastrutturazione del territorio meno pesante a quella necessaria per le stagioni classiche del sole e della neve. Piuttosto, invece, di una più profonda ed articolata collaborazione tra pubblico e privato.

La ricetta per un nuovo turismo

Creazione di percorsi, approntamento delle località, sviluppo e promozione dell’offerta enogastronomica, hanno fatto parte dei punti cardine dello sviluppo turistico che coinvolse il Trentino soprattutto a partire dagli anni ‘10. 

Queste attività hanno descritto la declinazione pratica del concetto di destagionalizzazione, ormai vecchio e defunto. Il loro grande valore costituisce cardine di sviluppo dell’espansione turistica post pandemia. 

Nuovi mercati, nuovi turisti

E’ un patto tra gentiluomini quello che potrebbe continuare a garantire futuro economico turistico al Trentino. Con la promozione portata avanti dall’Ente pubblico ed  il prodotto costruito dal privato al livello locale, si potrà gurdare lontano. 

E qualche opportunità ce la fa intravedere anche la ripresa post pandemia. La riscoperta della montagna da parte dei clienti italiani è senz’altro il dato più importante. Insomma, un lavoro partito da lontano, vestito in forma definitiva già tre anni fa. QUI IL LINK DEL COMUNICATO STAMPA DI ALLORA.

https://www.visittrentino.info/it/stampa/comunicati-stampa/il-turismo-trentino-lancia-la-proposta-primavera_pd_2936009

Oggi il sistema pubblico e privato del comparto turistico, attore ora come allora di questa profonda novità, si sta adoperando per far crescere al meglio queste opportunità. E’ un lavoro che chi amministra oggi si trova a disposizione. 

Ed è una grande soddisfazione vedere il Trentino a macinare risultati grazie al contributo di tutti. 

12 Novembre 2021 0 Commenti
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Dopo un po' nella vita, ti accorgi che intorno
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